VICINO
A CASA
Michael Magee
Traduttore: Carlo Prosperi
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa
Pagine: 312
Anno edizione: 2024
Sinossi. Anthony, il fratello di Sean, è un tipo tosto. Quando erano bambini, la madre cercava di tenerlo lontano dai guai, ma senza successo. Sean doveva essere diverso, doveva andarsene lontano e non tornare mai più. Ma Sean torna. Torna a Belfast, dove i posti di lavoro sono sempre meno, la sua laurea non ha valore e nessuno lo considera. Torna, suo malgrado, alle vecchie abitudini: notti folli, prestiti non restituiti, affitti non pagati, lavori occasionali che falliscono. Torna in queste strade lacerate, dove la prosperità promessa dalla pace non è mai arrivata. Torna dai suoi fratelli, dalla madre e da tutte quelle cose di cui non parlano mai. Finché una sera, a una festa, esausto e circondato da estranei che lo prendono in giro, commette un grosso errore che fa precipitare tutto nel caos. Il romanzo racconta le conseguenze di quella notte, mentre Sean cerca di dare un senso a ciò che è diventato e di confrontarsi con le relazioni che lo hanno formato, nel bene e nel male. Attingendo alla propria esperienza, Michael Magee esplora la mascolinità contemporanea plasmata dal luogo e dalla classe, dal trauma individuale e collettivo, dal silenzio e dalla violenza, ma anche dal coraggio, dalla lealtà e dalla volontà di sopravvivere. Scrive delle complesse forme di amore che esistono in una famiglia, tra fratelli, tra madre e figlio. Scrive dell’intimità dell’amicizia maschile e della dolorosa sensazione di non appartenere più alle persone con cui si è cresciuti. E scrive, con intelligenza e umanità sorprendenti, della povertà e della criminalità che minacciano i giovani della classe operaia, e della lotta per liberarsene. Luminoso e devastante, “Vicino a casa” parla di decidere che tipo di uomo si vuole essere e di come trovare il proprio posto nella città ferita che si chiama casa.
Recensione di Kate Ducci
Un romanzo di esordio tenero quanto spietato, che descrive con cinico spirito di osservazione un percorso fallimentare di tentata rinascita, di un ritorno al passato inevitabile, in quanto il tentativo di evadere, di dimenticare le proprie radici e di trasformare la propria vita in un qualcosa di più soddisfacente e corrispondente ai sogni effettuati, non sempre può realizzarsi, anche se l’impegno messo per riuscirci è ammirevole.
E quando i sogni del protagonista naufragano, nonostante la caparbietà da lui impiegata per riuscire a portarli a compimento, si lascia andare in una discesa che vuole regalare a quel fallimento i giusti connotati, come a volerlo sottolineare o a riconoscere la realtà di essere sempre stato destinato a un’esistenza ai confini, fatta di depressione, legata indissolubilmente al luogo di origine, a un destino già scritto.
Ma si tratta davvero di un fallimento, o dietro questa caduta si nasconde solo una presa di coscienza, un constatare che una vera rinascita debba passare necessariamente da una profonda conoscenza di sé, da un ritorno alle origini per poter finalmente allontanarsi?
Una storia che parla di famiglia e amicizia, che lascia con l’amaro in bocca, ma che sa anche di quel tipo di speranza e dolcezza difficili da provare a un primo assaggio, che la vita permette di sperimentare solo se hai il coraggio di guardarti dentro e volerti bene nonostante tutto, nonostante gli errori, nonostante i limiti, nonostante te stesso.
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Michael Magee
ha conseguito un dottorato in Scrittura creativa presso la Queen’s University di Belfast ed è editor di narrativa della rivista “Tangerine”. I suoi lavori sono apparsi su “Winter Papers”, “The Stinging Fly”, “The Lifeboat” e “The 32: The Anthology of Irish Working-class Voices”. “Vicino a casa“ è il suo primo romanzo.