White People Rape Dogs




Jacopo Iannuzzi 


DETTAGLI:

Editore: Einaudi

Collana: Stile libero big

Genere: Narrativa

Pagine: 136

Anno edizione: 2024

Sinossi. Remo abita in un’imprecisata città del Nordest, indecisa fra la provincia e la metropoli, tra la montagna e il mare. Non studia, non lavora, eppure cerca di dare un senso alle proprie giornate, travolte dalle esistenze sconnesse dei suoi amici: Jem, pronto a tutto per sfangarla, i cui progetti di riscatto sono destinati a un inevitabile fallimento; Pingu, che è normale quando è fatto e coltiva hobby macabri; Francoboy, il piú scentrato di tutti (o forse no?), invischiato in confuse vicende eversive. Questa routine della sregolatezza viene spezzata da Gioia, anima libera, intensa, che vende il proprio corpo online per mantenersi. Tra lei e Remo nasce qualcosa, e potrebbe essere qualcosa di nuovo, di diverso. Ma a volte basta una piccola crepa a impedire ciò che conta davvero: «sapersi ballare dentro, darsi vita». Sfacciato, struggente, White People Rape Dogs canta la bellezza dell’imperfezione al ritmo compulsivo della musica elettronica.

 Recensione di Pier Livrieri

Una scrittura acrobatica e nervosa, vorticosa, accelerata e ipnotica: emergono vibrazioni che non picchiano in testa, ruvidezza che si mescola alla corrosività per scaturire nella curiosità.

Non potrebbe essere differente la voce di chi volesse descrivere storie alterate, furibonde, incomprese, capricciose, allucinate. 

Vite giovani in una città non precisata.

Giovani vite che si lasciano andare alla deriva tra droghe e alcolici.

Cinque capitoli senza tregua.

Cinque specchi che riflettono ciò in cui siamo immersi. Forse inconsapevolmente.

Eppure tra infinite asperità e asprezze non manca la dolcezza: che non è lì, accessibile al primo sguardo ma c’è ed è sotto il sipario pesante di quelle vite e ha le fattezze di un grido acuto, l’urlo di una generazione che ha bisogno di essere ascoltata perchè ha fame di esistere. 

E’ difficile definire con canoni consueti l’opera del giovane Iannuzzi, incastonarla entro limiti definiti e contorni evidenti: e d’altronde non potrebbe esserci migliore armonia tra le vite che descrive e lo stile con cui le inchioda sul foglio.

La lettura di questo breve romanzo ti scivola via, montagne russe, altalene emotive che non ti riportano al punto di partenza ma, come guidate dal magnetismo, ti spostano, ti ribaltano, ti ruotano la prospettiva di osservazione e di percezione. 

Resta la curiosità di attendere Iannuzzi alla prova più ardua: l’opera seconda.

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Jacopo Iannuzzi


è un autore italiano. Ha conseguito la laurea triennale a Ca’ Foscari e la magistrale all’Alma Mater di Bologna con tesi di traduzione dall’inglese (relative al romanzo Go del poeta americano John Clellon Holmes e alla miscellanea Solipsist dell’artista Henry Rollins ex frontman dei Black Flags). Nel 2023 vince il Premio Calvino con il romanzo White People Rape Dogs, pubblicato nel 2024 da Einaudi.