Una storia sbagliata
Chiara Ricci
Editore: Golem Edizioni
Genere: Narrativa
Pagine: 225
Anno edizione: 2023
Sinossi. 11 aprile 1953. Sono trascorsi quasi settant’anni dalla morte di Wilma Montesi, la ragazza romana trovata cadavere sulla spiaggia di Torvaianica. Suicidio, omicidio o disgrazia? Ancora oggi è un mistero. Una lunga inchiesta, un processo, centinaia di testimoni, dichiarazioni, interrogatori eppure nessun colpevole. Gli inquirenti arrivano a questa soluzione: morte per sincope dovuta a pediluvio. Ma cosa si nasconde dietro la morte di questa ragazza con il sogno del cinema? Costruito come fosse un’opera teatrale, mediante la consultazione e l’analisi degli atti processuali, della fase istruttoria, della stampa dell’epoca e con i paragrafi che richiamano il mondo del cinema, il testo desidera raccontare la storia di una ragazza ancor oggi senza giustizia.
Recensione di Gabriele Loddo
1953, l’Italia è in fermento e come l’araba fenice vuole risorgere dalle ceneri che hanno ricoperto il nostro paese durante la seconda guerra mondiale. In questi anni, il cinema è uno dei pochi settori economici in grado di offrire una opportunità di riscatto ai giovani che vogliono dimenticare le recenti sofferenze.
Roma, con Cinecittà, diviene la capitale, la custode e la fata madrina in grado di realizzare in tempi rapidi i sogni di centinaia di uomini e donne che aspirano diventare attori.
Tra loro c’è Wilma Montesi, una ragazza dalla bellezza “maggiorata”. Ha un carattere riservato, è dedita alla famiglia ed è prossima al matrimonio con l’agente di polizia Antonio Giuliani. La giovane ottiene un ruolo da comparsa nel film “Ergqstolo” di Luigi Capuano, qualche piccola parte secondaria e frequenta locali e ambienti dove può incontrare le personalità in grado di farla entrare a far parte nel “bel mondo” della società romana.
Purtroppo, i suoi desideri si spengono il 9 aprile del 1953.
Il corpo di Wilma Montesi viene ritrovato privo di vita sulla spiaggia di Torvaianica: l’Italia ancora non lo sa ma la sua morte darà origine a uno tra i maggiori misteri della vita politica e sociale del Belpaese. Son passati settant’anni e nulla ancora si sa della sua morte.
L’autrice Chiara Ricci dà vita a un romanzo d’inchiesta che prova a ricostruire la vita della giovane donna, i momenti che hanno preceduto le sue ultime ore, le indagini e i reportage giornalistici del tempo.
Il quadro risultante è un intrigo composto da segreti, personaggi loschi e interessi politici che qualcuno ha la volontà di mantenere nascosti nonostante il tempo passato.
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Chiara Ricci
Chiara Ricci nasce a Roma nel 1984. Nel 2008 si laurea in Dams (Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo) con una tesi dal titolo Il Teatro davanti alla Macchina da presa. Elementi di teatro nel cinema di Anna Magnani. Nel 2010 consegue la Laurea Magistrale con lode in “Cinema, Televisione and Produzione Multimediale” con una tesi dedicata alla prima regista donna del cinema italiano Elvira Notari la cui riduzione è stata pubblicata negli Stati Uniti. Ha curato e scritto i saggi monografici: Anna Magnani. Vissi d’Arte Vissi d’Amore (Edizioni Sabinae, 2009) con il quale vince il Premio Internazionale Giuseppe Sciacca nella sezione “Saggistica”, Signore & Signori… Alberto Lionello (Ag Book Publishing, 2014), Valeria Moriconi. Femmina e donna del Teatro italiano (Ag Book Publishing, 2015), Il cinema in penombra di Elvira Notari (Lfa Publishing, 2016), Lilla Brignone. Una vita a teatro (Edizioni Sabinae, 2018), Ugo Tognazzi. Ridere è una cosa seria e Monica Vitti (entrambi Edizioni Sabinae, 2022), Wilma Montesi. Una storia sbagliata (Golem, 2022). Nell’aprile 2017 l’Università degli Studi Roma Tre le conferisce la nomina di “Cultore della materia di Storia del Cinema e di Filmologia”. È Presidente dell’Associazione Culturale “Piazza Navona”, creatrice e ideatrice della Rubrica online “Piazza Navona” e del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”. È curatrice di mostre dedicate al cinema con materiale proveniente dal proprio archivio personale e tiene lezioni e conferenze in Italia e all’estero dedicate alla Storia del Cinema e del Teatro.