Pere Cervantes
Traduttore: Laura Cervini
Editore: Elliot
Genere: thriller
Pagine: 408
Anno edizione: 2025

Sinossi. Barcellona. Il giornalista spagnolo Manu Pancorbo, detto Panco, riceve una lettera disperata da parte di una giovane sconosciuta che lo implora di aiutarla a ritrovare la madre scomparsa: si tratta di Taibe Shala, antico amore di Panco mai dimenticato. Basta questa richiesta di aiuto perché lui parta immediatamente per la città natale di Taibe – Pristina, in Kosovo – accompagnato dall’amica Olga Balcells, con la quale ha condiviso molte missioni come reporter di guerra. Vent’anni prima, Panco, inviato nei Balcani durante il conflitto, aveva conosciuto Taibe, interprete albanese per conto dell’Onu, con cui aveva iniziato una relazione amorosa, complicata dai molti silenzi di lei. Non solo Taibe custodiva il trauma della violenza subita in guerra ma era poi divenuta una spia, coinvolta suo malgrado in un doppio gioco tra albanesi e intelligence tedesca. La ricerca della donna scomparsa condurrà Panco e Olga in un mondo fosco fatto di vendette personali, trame segrete, sospetti e tradimenti, un mondo in cui ancora perdurano gli effetti delle violenze contro le donne perpetrate durante il conflitto. A partire dall’eredità di Graham Greene e John le Carré, e dalla propria esperienza personale come inviato Onu, Pere Cervantes intesse un’appassionante storia d’amore e spionaggio in cui vittime e testimoni della guerra combattono la stessa battaglia per restare umani nonostante l’orrore.
Recensione
di
Giusy Ranzini
Quando il passato non è mai davvero passato
Nel panorama della narrativa europea contemporanea, La spia di cristallo di Pere Cervantes si impone con forza come un romanzo che attraversa confini fisici, morali e temporali. Mescolando con finezza le atmosfere del thriller di spionaggio classico con una struggente vicenda umana, Cervantes ci restituisce un’opera profonda e coinvolgente, sospesa tra la memoria di una guerra mai davvero finita e il bisogno ostinato di verità e redenzione.
Tutto ha inizio con una lettera, apparentemente semplice ma gravida di richieste e implicazioni: Taibe Shala è scomparsa, e la figlia – ignota al protagonista – implora aiuto. Per Manu Pancorbo, detto Panco, giornalista di Barcellona ed ex inviato di guerra, questo messaggio è un tuffo nel passato. Taibe non è soltanto una donna da ritrovare, ma un amore mai dimenticato, consumato sullo sfondo del conflitto nei Balcani, e bruscamente interrotto da silenzi e misteri.
Il romanzo prende così la forma di un viaggio, sia fisico sia interiore. Accompagnato da Olga Balcells, collega e amica fidata, Panco vola a Pristina, cuore martoriato di un Kosovo ancora lacerato dalle ferite della guerra. Qui, tra le macerie della memoria e i nuovi volti della geopolitica contemporanea, si sviluppa una ricerca che è al tempo stesso un’indagine e una resa dei conti.
Pere Cervantes, ex funzionario dell’ONU e profondo conoscitore dei contesti post-bellici, costruisce una trama complessa ma perfettamente calibrata, in cui ogni dettaglio – dai documenti scomparsi agli incontri ambigui con vecchi informatori – contribuisce a un crescendo di tensione. Ma ciò che rende il romanzo davvero potente è l’attenzione al vissuto dei personaggi, soprattutto quello di Taibe, figura tragica e magnetica.
Taibe non è una semplice vittima, né una spia convenzionale. La sua è una storia di dolore e resistenza, di compromessi obbligati e di battaglie interiori. Costretta a collaborare con servizi segreti tedeschi e albanesi, vive nel limbo etico del doppio gioco, ma mai perde del tutto la propria umanità. La sua sparizione diventa, così, il simbolo di tutte le verità negate, delle tante donne dimenticate che la guerra ha devastato due volte: prima nel corpo, poi nella memoria collettiva.
Non è un caso che La spia di cristallo richiami esplicitamente le atmosfere di Graham Greene e John le Carré. Come nei loro romanzi, anche qui lo spionaggio non è spettacolo né azione, ma un intricato labirinto morale. Panco non è un eroe infallibile, bensì un uomo segnato, in cerca di redenzione. Il suo percorso è fatto di dubbi, di incontri con fantasmi del passato, di faticose risalite verso una verità che non offre alcuna consolazione, ma forse, solo un frammento di giustizia.
Sotto la superficie del racconto di spionaggio, Pere Cervantes firma un vero romanzo civile.
La guerra nei Balcani, qui raccontata con rispetto e profondità, non è uno sfondo decorativo ma un personaggio a tutti gli effetti. I crimini contro le donne, le tensioni etniche, le ombre delle missioni internazionali e le connivenze tra servizi segreti sono presentati senza sconti, con la forza di chi conosce davvero ciò di cui scrive. Eppure, non c’è mai compiacimento: lo sguardo dell’autore è empatico, umano, desideroso di dare voce a chi è stato messo a tacere.
La spia di cristallo è un romanzo che colpisce al cuore e stimola la mente. Un libro che riesce a essere insieme avvincente come un giallo, struggente come una storia d’amore impossibile, e lucido come un atto d’accusa contro l’oblio.
Pere Cervantes, con la sua scrittura elegante e incisiva, ci regala un’opera necessaria, che lascia il lettore con una domanda scomoda ma inevitabile: quanto siamo davvero disposti a conoscere la verità, se essa mette in crisi le nostre certezze?
Un libro per chi ama il noir d’autore, per chi cerca nella narrativa il riflesso del mondo reale, e per chi crede che ricordare sia già un modo per resistere.
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Pere Cervantes
Pere Cervantes è uno scrittore spagnolo. È autore di diversi romanzi, due dei quali, Tres minutos de color e Golpes, hanno vinto rispettivamente il Premio de Novela Cartagena Negra e il Premio Letras del Mediterráneo 2018 per il miglior romanzo noir e il QUBO Prize 2018. Il suo romanzo El chico de las bobinas (2020; edizione italiana: Il ragazzo che amava il cinema, Mondadori) è stato un best seller tradotto in molte lingue.
Laureato in Legge, è stato Osservatore di pace per l’Onu in Kosovo (1999-2001) e per l’Unione Europea in Bosnia ed Herzegovina (2002-2003). Del 2025 l’edizione italiana de La spia di cristallo (Elliot).