Recensione di Mariasilvia Iovine
Autori: Anders Roslund e Börge Hellström
Traduttrici: Katia De Marco e Alessandra Scali
Editore: Einaudi
Collana: Stile Libero Big
Genere: Thriller
Pagine: 616
Anno di pubblicazione: 2017
Medellín è una città condannata a cambiare volto nel giro di pochi isolati: fatiscente, lurida, lussuosa e sfacciata. Lì dentro, anche Piet Hoffmann è costretto all’ennesima metamorfosi. Da tre anni è un infiltrato pagato dal governo statunitense per combattere il traffico di droga e lavorare all’interno di una spietata banda di narcos. Quelli del cartello lo conoscono come El Sueco, il sicario infallibile con una lucertola tatuata sul cranio rasato.
Non sanno, però, che ogni notte El Sueco prega di poter tornare a una vita normale insieme alla propria famiglia. E quando la sua banda resta coinvolta in una violenta rappresaglia e perfino il governo degli Stati Uniti lo abbandona, Hoffmanji capisce che è arrivato il momento di progettare la fuga, anche se stavolta il prezzo da pagare potrebbe essere molto alto.
Tra ragazzini disposti a uccidere per riscattarsi dalla miseria, prostitute guerrigliere e politici corrotti, l’ultimo romanzo della coppia di maestri del crime svedese, uscito in contemporanea in oltre venti Paesi a pochi mesi dalla prematura scomparsa di Börge Hellström.
Recensione
Colombia. Locali esclusivi, ville lussuose, ma anche torture, ricatti, esecuzioni sommarie.
Uno Stato dalle mille contraddizioni, sfregiato dall’orrore di una criminalità organizzata che non risparmia neppure i bambini e li trascina in giochi di morte come vittime e carnefici.
Il narcotraffico può vantare una fitta rete di corrotti, gregari, guerriglieri, ma proprio tra i vertici dell’organizzazione si nasconde una spia: Piet Hoffmann, conosciuto anche come Peter Haraldsson, nome in codice Paula.
Marito e padre, assassino, guardia del corpo di un uomo sanguinario: tre anni dopo i fatti raccontati nel romanzo precedente (Tre secondi), l’uomo che si era infiltrato in un carcere di massima sicurezza per conto della polizia svedese lavora adesso per il governo degli Stati Uniti.
Ma in questo fragile equilibrio di ricatti e ambiguità, nessuno è al sicuro quando la criminalità organizzata incontra una politica avida di denaro e potere…
Tre minuti è un romanzo monumentale: più di seicento pagine di azione, tra spionaggio e thriller, una trama articolata, personaggi complessi e indimenticabili, da El Mestizo, criminale spietato e violento, all’anziano commissario Ewert Grens, già conosciuto negli altri romanzi di Roslund & Hellström.
Un’opera ambiziosa con la quale, grazie a una narrazione avvincente che travolge il lettore fin dalle prime pagine, gli autori intraprendono un viaggio nei meandri più oscuri dell’animo umano, perché chi sfida l’impero dei narcos rischia di perdere se stesso nel gioco di specchi tra verità e menzogna, lealtà e tradimento.
Roslund e Hellström
Anders Roslund (1961) e Börge Hellström (1957 – 2017) sono tra i più importanti autori del crime svedese: hanno esordito assieme con La bestia (Cairo Editore, 2006), il primo dei sei romanzi con il commissario Ewert Grens. Le loro opere sono state tradotte in più di venti lingue e hanno ottenuto importanti riconoscimenti.
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