ANTONIO BOGGIO
Autore: Antonio Boggio
Editore: Mondadori
Genere: Giallo
Pagine: 396
Anno edizione: 2025

Sinossi. L’autunno in Sardegna è ancora mite, con giornate perfette per uscire in barca. Tuttavia, il commissario Alvise Terranova deve mettere da parte il richiamo del mare e delle sue amate melagrane. A Carloforte, Cristiano Galileo, orologiaio e gioielliere, è stato ritrovato senza vita nel suo negozio. Sembra un suicidio… eppure c’è qualcosa che non quadra. Speranza, la figlia, racconta che la sera prima della tragedia il padre aveva un misterioso incontro e sembrava stranamente felice. Mentre il questore insiste per archiviare il caso, Alvise è determinato a scavare più a fondo. Per fortuna, la piemme è dalla sua parte. Nel groviglio di indizi che affiorano, emerge il ritratto inquietante di un uomo con segreti tenebrosi: chi era davvero Cristiano Galileo e cosa celava nel suo passato? Con il suo innato talento nel cogliere i dettagli che sfuggono a tutti, Alvise dovrà trovare la chiave per risolvere il mistero. Ma anche la sua vita privata è un enigma: la relazione con Elisabetta è in piena tempesta e questa volta neanche il fiuto infallibile del commissario sembra bastare. Entra nel Giallo Mondadori la fortunata serie di Antonio Boggio, ambientata nella splendida isola di San Pietro, con protagonista un commissario innamorato di Tom Waits, empatico e umanissimo.
Recensione
di
Salvatore Argiolas
“Assassino all’isola di San Pietro” è la terza indagine di Alvise Terranova, dopo “Omicidio a Carloforte” e “Delitto alla Baia d’Argento” ed è il primo pubblicato nella prestigiosa collana “Il Giallo Mondadori” che raccoglie il gotha dei giallisti, premio meritato per Antonio Boggio che ha fatto dell’isola a sud ovest della Sardegna un perfetto scenario per libri che stanno alla confluenza tra giallo e noir.
A Carloforte, non succede mai niente dicono gli abitanti, ma ogni tanto accade un omicidio e anche in questo suo ultima inchiesta Alvise Terranova deve scoprire cosa è successo nel laboratorio dell’orologiaio Cristiano Galileo, trovato impiccato, con tanto di biglietto d’addio.
Tutto sembra chiaro ma qualcosa non convince il commissario Terranova, forse l’intuito o forse il fatto che l’uomo non pareva avere motivo per l’insano gesto e basandosi su labili indizi cerca di approfondire la questione anche se le alte sfere tendono a chiudere il caso senza ulteriori investigazioni.
Terranova è un uomo con diverse zone d’ombra, macerato da un vissuto doloroso, che l’ha allontanato a quattordici anni per il trasferimento della famiglia a Genova e dopo tanti anni è tornato nell’isola natale con un carattere forgiato dalle vicissitudini e dalla malinconia.
“Come avrebbero potuto capire che la sua zona di comfort era la malinconia e che fuori da lì non valeva niente?”
“Si sentiva come un estraneo nei suoi stessi ricordi. E allora si domandò, come aveva già fatto tante volte da quando aveva acquisito quella consapevolezza: Quand’è che sei cambiato? Esiste un momento in cui, senza premeditazione, si diventa qualcos’altro da quello che siamo stati?”
Terranova si trova a lottare contro ricordi, rimpianti e problemi personali e, malgrado sia teoricamente in ferie, si applica totalmente a capire l’enigma dell’uomo Galileo, che piano piano si rivela meschino e sciagurato e proprio scavando nel passato dell’orologiaio il commissario è sicuro di trovare il bandolo della matassa.
Il commissario, uomo dall’animo inquieto, si rispecchia nella figura dell’orologiaio, emigrato in Svizzera tanti anni prima e poi tornato nell’isola di San Pietro dove riuscì a trovare quella fortuna che i genitori avevano cercato in terra elvetica, dove si potrebbero trovare le radici del crimine che ha traumatizzato tutta Carloforte.
Il tema del “nostos”, il ritorno è stato trattato tantissimo in letteratura perché è un archetipo universale che in tanti hanno sofferto sulla propria pelle in quanto chi parte non è più quello che torna e neanche il posto che lascia è quello in cui ritorna per cui si ha un’incapacità di comprendere e riconoscere ciò che poteva essere un luogo familiare e amico e invece diventa estraneo e quasi inospitale.
“Alvise trasse una boccata d’aria, quasi a voler respirare quello scorcio di Carloforte, quella perla del Mediterraneo da cui era stato strappato a quattordici anni e ora era tornato, ma dopo un anno si sentiva ancora un po’ nativo e un po’ forestiero. Provava una sensazione di fragilità, come se dovesse camminare sulla lastra sottile di un lago ghiacciato.”
L’investigatore non ha il dono dell’intuizione vincente ma ha il merito della perseveranza e dell’ostinazione perché “quando ho un tarlo, per quanto ci siano mille questioni a distrarmi, qualcosa dentro la mia testa continua a elaborarlo, giorno e notte, senza sosta finché non affiora in superficie.”
Sottotraccia, con messaggi subliminali, Antonio Boggio ci suggerisce una somiglianza con il celebre tenente Colombo, noto per avere già in mente la soluzione del misfatto ma che, non avendo prove, bracca il colpevole sino a quando questi non fa il passo falso fatale e in effetti alla fine il caso si risolve quando Terranova capisce da tanti piccoli fatti, lo svolgimento dei fatti anche se tanti comportamenti elusivi o reticenti rischiano di portarlo fuori strada e, con la tenacia tipica del mitico tenente, riesce a trovare la soluzione del mistero.
“Assassinio all’isola di San Pietro” è un giallo molto intrigante, ben costruito con tematiche universali come quelle che legano al nascita e la morte, il destino dei giovani che è determinato dalla certezza della paternità e proprio quello della discendenza è il filo rosso che si snoda in tutto il libro è che coinvolgerà Alvise Terranova in modo sorprendente.
Carloforte, cittadina di soli seimila abitanti ma ricchissima di bellezze, tradizioni e suggestioni è la vera protagonista di questo giallo molto intrigante che ambisce, con pieno merito, a diventare uno dei migliori titoli del “giallo mediterraneo”.
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Antonio Boggio
è nato nel 1982, ed è cresciuto a Carloforte, nell’isola di San Pietro, a sudovest della Sardegna. Attualmente vive e lavora a Cagliari. Omicidio a Carloforte e Delitto alla Baia d’Argento, i primi due romanzi con protagonista Alvise Terranova, sono stati pubblicati da Piemme nel 2022 e nel 2023.