chi lo è?
Autore: Oliver Lovrenski
Traduttore: Andrea Romanzi
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa
Pagine: 300
Anno edizione: 2025

Sinossi. Ivor, Marco, Jonas e Arjan sono adolescenti inquieti e incasinati. Le loro vite sono piene di paure, stupefacenti e speranze. I genitori (quasi tutti immigrati) vivono in quartieri popolari di Oslo, e la polizia e i vari uffici di assistenza ai giovani gli stanno col fiato sul collo praticamente ogni giorno. La scuola è un luogo di incontri, scontri, divertimento e frustrazioni. Per loro non c’è posto nei bar chic o negli accoglienti caffè della capitale norvegese, così si ritrovano un po’ dove capita: per strada, in palestre improvvisate o in centri commerciali fatiscenti, e, a poco a poco, muovono i primi passi dentro un mondo fatto di intossicazione, violenza, spaccio e criminalità. La profonda amicizia che li lega alimenta un forte sentimento di invincibilità, finché uno di loro non si spinge troppo oltre e il mondo che si sono creati va completamente in frantumi. Sospesi tra un candore pieno di affetto e una quotidianità feroce e frenetica, il gruppo di amici incarna alla perfezione le esistenze difficili dei giovani che popolano le periferie di tutta Europa. Oliver Lovrenski, ventenne norvegese e autore sensazionale, con un linguaggio poetico e crudo ci trascina in un viaggio intenso e sorprendente alla scoperta di un universo brutale che a volte cela squarci di tenerezza dove nessuno se li aspetta.
Recensione
di
Giuseppe Tursi
Ciò che colpisce a primo impatto del libro di Oliver Lovrenski è l’utilizzo della lingua. Una lingua plasmata dalle influenze di differenti etnie che si amalgamano, come sempre più frequentemente accade nei grandi centri abitati.
Lovrenski utilizza un norvegese spesso sgrammaticato, poi inglese, libanese, croato, arabo, somalo e berbero, e in più si aggiungono slang giovanili e della malavita.
Questo rende il suo primo romanzo atipico, facendolo uscire dalla bolla che l’editoria ormai da anni ci propina, con scritture impersonali, senza slanci stilistici che rendono i testi poco originali.
Ivor, Marco, Jonas e Arjan sono adolescenti con genitori immigrati che abitano nei quartieri popolari di Oslo. I quattro ragazzi fanno uso di sostanze e spacciano, rischiano la vita, ma sono uniti come una famiglia e si proteggono le spalle a vicenda.
Nel buio delle loro esistenze, però, ci sono lampi di vita che li accarezzano: come un amore inatteso o il grande affetto verso una nonna scomparsa. Ivor è il narratore, e le sue esperienze di vita spesso coincidono in parte con quelle vissute da Lovrenski stesso.
L’autore ha rilevato di aver scritto gran parte del romanzo mentre era in treno, annotando tutto sulle note del cellulare. Forse per questo motivo ne è emersa una narrazione frammentata e spontanea, con brevi capitoli che si susseguono e che riescono a catturare l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine.
Per me, la lettura di Bro, se non siamo noi una famiglia, chi lo è si è rilevata una esperienza illuminate.
Finalmente, dopo tanto tempo, ho letto qualcosa di originale che, senza tanti fronzoli, ha saputo cogliere e raccontare una generazione di adolescenti della periferia di una grande città come Oslo, ma che si rispecchia con molte similitudini in diverse città d’Europa e del mondo.
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Oliver Lovrenski
Oliver Lovrenski (nato nel 2003) è uno scrittore norvegese che ha debuttato all’età di 19 anni con il romanzo Bro, se non siamo una famiglia, chi lo è? nell’autunno del 2023. Lovrenski è figlio dello scrittore Håvard Rem ed è cresciuto a Oslo con la madre croata.