Recensione di Cristina Bruno
Autore: Loriano Macchiavelli
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi. Stile Libero Big
Genere: Giallo
Pagine: 264
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Bologna, anni Novanta. Una serie di crimini si sussegue a un ritmo inspiegabile, tanto che Sarti Antonio non riconosce più la sua città. Quando Settepaltò, chiamato così perché indossa un numero spropositato di cappotti l’uno sopra l’altro, viene massacrato di botte, il questurino decide di non archiviare il caso. Che senso ha picchiare a sangue un poveraccio che vive di stenti e non ha mai dato fastidio a nessuno? Forse rovinava l’estetica dei portici, o forse ha fatto o visto qualcosa che non doveva? Le ricerche spingono il sergente prima sui colli, a villa Rosantico – la cui soffitta Settepaltò ha da poco sgomberato – dove la bella Elena regala sorrisi enigmatici; poi addirittura lontano da Bologna, fino in Calabria: è la sua prima indagine «fuori casa». Testardo come pochi, Sarti Antonio arriverà a scoprire un terribile delitto, una verità che mai avrebbe immaginato.
Recensione
Sarti Antonio è un marchio di fabbrica di Loriano Machiavelli. Le sue storie si intrecciano a quelle di Bologna, trasudano di dialetto e portici, di vita quotidiana e di attualità, di passato e di memoria. Questa volta facciamo un salto temporale nella Bologna degli anni ’90 e Sarti Antonio, rigorosamente sempre invocato con cognome e nome, si trova a indagare su due duplici omicidi: una coppietta freddata da uno sconosciuto in pieno centro e due ragazzi uccisi da un losco personaggio che li ha accolti nel proprio appartamento.
Delitti che difficilmente possono trovare giustizia perché gli indizi su cui lavorare sono pochi e non lasciano spazio a conclusioni. Ma quello che attira maggiormente l’attenzione di Sarti è il pestaggio di un suo amico, Settepaltò, così chiamato per l’abitudine di indossare sette cappotti uno sopra l’altro per proteggersi dalle radiazioni.
È un uomo mite, che vive raccogliendo ciò di cui la gente si disfa. E proprio dopo aver sgomberato la soffitta di una ricca signora che abita in una lussuosa villa sui colli, Settepaltò viene aggredito. Sarti è determinato a scoprire il perché e inizia il suo pellegrinaggio per le vie cittadine e addirittura si spinge fino a un paesino della Calabria, sede principale degli affari del marito della bella signora della villa. La risposta la troverà cercando nel passato dei proprietari ma soprattutto di Bologna, grassa, sapiente, partigiana… Come al solito Rosas, la spalla di Sarti, sarà di fondamentale aiuto per trovare il filone giusto e ricostruire l’accaduto.
Rosas, Sarti e il narratore ci raccontano pezzi di storia, dallo stragismo fra gli anni ’80 e ’90, allo sgretolamento del tessuto sociale, ai cambiamenti, politici e non solo, del nostro paese. E ci riporta ancora più indietro nel tempo, alla guerra partigiana e ad altre stragi, quelle compiute dai nazisti che lasciando sconfitti il territorio si vendicavano con terribili eccidi che non possono e non devono essere dimenticati.
Tutte le vittime del romanzo vivono, anche se solo per poche pagine, e si raccontano in variopinti quadretti che li raffigurano in modo drammaticamente reale e rendono il lettore partecipe delle loro storie. Niente e nessuno viene tralasciato perché la Storia è fatta anche di questo, di tanti piccoli ignorati drammi quotidiani che si svolgono senza testimoni, nel silenzio e nella disperazione. Dare giustizia agli ultimi e ai dimenticati è il compito di Sarti e ancor più, dietro di lui, del narratore con la sua scrittura implacabile e asciutta.
A cura di Cristina Bruno
http://fabulaeintreccio.blogspot.com
Loriano Macchiavelli
Loriano Macchiavelli, bolognese, è uno dei fondatori del noir italiano. Ha pubblicato una trentina di romanzi e ispirato alcune fiction televisive. Einaudi Stile libero sta riproponendo con successo tutta la serie di romanzi con protagonista Sarti Antonio. Sono usciti finora: Fiori alla memoria (2001), Ombre sotto i portici (2003), Le piste dell’attentato (2004), Sui colli all’alba (2005), Cos’è accaduto alla signora perbene (2006), Passato, presente e chissà (2007), Sarti Antonio: un diavolo per capello (2008), che nel 1980 ha vinto la prima edizione del premio Tedeschi, Sarti Antonio: caccia tragica (2009), Strage (2010), L’archivista (2016) e Delitti senza castigo (2019). Macchiavelli ha inoltre scritto un racconto per l’antologia Crimini italiani (Einaudi Stile libero, 2008). Nei Super ET è uscito Trilogia di Sarti Antonio (ultima edizione, 2017), che riunisce in un unico volume i romanzi Le piste dell’attentato, Fiori alla memoria, Ombre sotto i portici (2009), Sequenze di memoria (2011). Nel 2013 ha pubblicato E a chi resta, arrivederci, scritto con sua figlia Sabina (Einaudi Stile libero), nel 2014 Sarti Antonio: rapiti si nasce (Einaudi Stile libero) e nel 2016 Noi che gridammo al vento (Einaudi Stile Libero).
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