Recensione di Sara Ferri
Autore: Jens Henrik Jensen
Traduzione: Margherita Podestà Heir
Editore: Salani
Genere: Thriller
Pagine: 560
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Jutland, Danimarca. Splendidi boschi, silenzio. Ma non c’è pace per Niels Oxen, eroe nazionale, un cocktail vivente di medaglie al valore e disturbi da stress post-traumatico, di coraggio e incubi. Ha assunto una falsa identità e non vuole farsi trovare da nessuno, nemmeno da Margrethe Franck, la sua unica amica. Se ‘amica’ si può definire la giovane e attraente donna senza una gamba con cui lui ha rischiato la pelle un anno fa, quando è stato incastrato e quasi ucciso dalla Danehof, un’organizzazione criminahle che coinvolge i vertici del potere danesi. Solo i segreti che custodisce lo hanno tenuto in vita, ma quegli stessi segreti ora rischiano di farlo ammazzare perché, quando il direttore di un museo – e grande esperto della storia della Danehof – viene trovato morto in un castello, troppi elementi fanno pensare che i colpevoli occupino le sfere più alte del potere a cui Oxen ha già pestato i piedi in passato. L’eroe diventa il bersaglio di una spietata caccia all’uomo: c’è chi vuole aiutarlo, c’è chi vuole ucciderlo. Ma chi sono gli amici e chi i traditori? Per sopravvivere Niels Oxen dovrà combattere contro uomini oscuri che hanno mille volti e mille risorse.
Recensione
Si ricordano le storie per le ambientazioni. Si ricordano i romanzi per le vicende, narrate con indiscutibile maestria. Ma queste, a volte, passano e di quel romanzo ci rimane ben poco. I dettagli sfumano. I personaggi diventano sfuocati e la storia finisce nel dimenticatoio.
Ma alcuni personaggi illuminano di una luce che non si esaurisce mai le storie di cui sono protagonisti. Sono questi i romanzi che restano. Rimangono impressi nella memoria, indelebili, come il primo giorno in cui li abbiamo letti.
E se il personaggio è splendente, fa la vittoria del romanzo. Perché difficilmente la maestria che l’autore mette nel creare il protagonista non si ritroverà anche nella storia stessa. L’ambientazione, diventerà così un abito cucito alla perfezione sul nostro protagonista. E la vicenda diverrà il palcoscenico perfetto a mettere in scena una storia magnifica.
Avevo incontrato Oxen nel precedente libro, il primo della trilogia. Niels Oxen è un uomo rude, come la natura selvaggia in cui si trova così tanto a suo agio. Intorno a sé pochi personaggi, per lo meno pochi sono quelli che interagiscono direttamente con lui. Nel precedente romanzo, l’amico fidato del nostro protagonista è un cane, che difficilmente si associa solo alla figura dell’animale che tutti conosciamo. È questi infatti un compagno fedele per Oxen, un amico instancabile che lo accompagna nella solitudine dei suoi giorni. Un auditore pronto ad ascoltare i suoi silenzi, carichi di significato.
In questo secondo romanzo Oxen si ritrova di nuovo solo, avendo perso il fidato amico in modo tragico. La sua solitudine diventa un personaggio che accompagna di nuovo il lettore lungo la lettura. Come se il silenzio del bosco, il suono dei suoi stessi pensieri prendesse forma, diventando tangibile.
Si ha la sensazione, nei romanzi di Jensen, che manchi qualcosa. Quel qualcosa, che invece, in altri thriller, la fa da padrone: la storia.
Perché difficilmente troverete in questi due primi libri una serie concatenata di eventi che si susseguono rapidi uno dietro l’altro. Non ci sono momenti da cardiopalma che lasciano il lettore senza fiato per la rapidità con cui accadono. Nessuna scena troppo truculenta da non riuscire ad essere letta.
Ma non per questo Oxen si può considerare meno bello. Anzi, il suo pregio sta proprio in questo. Il lento scorrere del tempo del protagonista ci accompagna nei meandri della sua vita, scavando tra le pieghe di un personaggio dal profilo spigoloso, come un diamante grezzo.
Ma in fin dei conti, Oxen non è altro che questo. Un diamante raro, come lo è la scrittura di Jensen. Non troverete uno stile che si avvicini nemmeno lontanamente a quello di questo autore, davevro meritevole.
Difficile staccarsi da Oxen. Difficile abbandonarlo di nuovo alle proprie peregrinazioni. Unica certezza: quello di poterlo ritrovare in futuro, nell’ultimo romanzo della trilogia.
Jens Henrik Jensen
Jens Henrik Jensen ha cinquantatré anni. Ha lavorato nel campo del giornalismo per venticinque anni. È sposato e ha due figli. Ama le trame sofisticate con personaggi ambigui, piani segreti e spie. È autore di un romanzo e tre trilogie di successo. La trilogia di Oxen ha venduto oltre 350.000 copie ed è in corso di traduzione in tredici Paesi. La prima vittima ha vinto il Reader’s Crime Award 2017 e diventerà presto un film prodotto dalla principale casa di produzione scandinava.
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