Sinossi. Per chi è nato e vive in un’isola il mondo si divide in due parti: il “qui e ora” oppure “al di là del mare”. Oltre il mare è fuga, chimera, disperazione, avventura, ma anche la ricerca del sé più profondo. La storia si svolge nel 2002. Rosa Mameli, trentaduenne, affronta l’avventura di un viaggio che la conduce nel sud della Francia allo scopo di portare a termine una ricerca storico/familiare sulle tracce di suo nonno, esule a Marsiglia sin dal 1932. Ma la partenza è anche un banco di prova per la protagonista, che ha abbandonato un lavoro noioso e rotto una relazione frustrante. A Marsiglia incontra Jean-Michel, un affascinante antropologo. La coppia, il cui rapporto ci appare subito oscillante tra la fiducia e la diffidenza, affronterà insieme il viaggio non solo sulle tracce del nonno di Rosa, ma anche alla ricerca di un prezioso tesoro e la storia si tingerà di giallo. Il percorso dei protagonisti ci porterà tra padri fondatori della nostra Repubblica, che con la loro lotta, anche da esuli, hanno permesso il rovesciamento delle sorti della seconda guerra mondiale.
La saga dei Mameli
Volume 4
di Silvana Meloni
Amazon pulishing 2023
Narrativa, pag.416
Recensione di Paola Iannelli
L’inizio di questo romanzo coincide con un mio desiderio di gioventù, mai compiuto fino in fondo, eppure colpevole nel far riemergere una goccia di malinconia. Tutto ciò non sfiora, nemmeno per un attimo Rosa, la quale rapita da un indomito spirito di avventura, si lancia in un’avventura che avrà l’odore acre del vino sbiadito dal tempo, invecchiato, perso nei vacui ricordi del passato.
La giovane avvocata decide di lasciare la sua isola, in altre parole la Sardegna, per dirottare la vita verso un lido senza confini, un luogo che riemerge dalle nebbie per donarle la verità sulla sorte di suo nonno.
All’orizzonte si profila la sagoma di un’altra città di mare, molto diversa dalla sua Cagliari: Marsiglia.
La città mediterranea la accoglie senza preavviso, schiaffeggiandola in volto con un ardore unico, una violenza che resuscita il mai sopito intento di vivere senza limiti razionali, ed è così che Rosa sfilerà le perle di una collana antica, cercando invano di non perdere nessun frammento, per ridare al suo avo una seconda chance.
Sul suo cammino appare Jean Mi, individuo dal passato ambiguo, la copia deformata dell’antieroe, seducente e temerario, sarà lui a rapirle il cuore, decimando ogni minima resistenza, in una donna che aveva reciso, le fila di quel tedioso scenario, in cui recitava un ruolo senza anima.
Insieme andranno alla ricerca di un tesoro perduto, frutto di rapine messe a segno dai combattenti partigiani, di cui il nonno faceva parte.
Le viscere di questa intricata trama si pongono in uno spazio ben preciso, dove le figure di donne e uomini mescolano il presente con i fantasmi del passato, ricordando che siamo frutto di coloro che hanno deciso di rischiare, di vivere, e anche di morire, in nome della libertà.
L’autrice declama autore quale Jean Claude Izzo, padre del noir mediterraneo, e profondo amante di Marsiglia, luogo di elezione di questa storia d’amore e di rivoluzione.
La caccia al bottino serra i ritmi narrativi in una parentesi costruita sui canali della memoria, che deposita la polvere della nostalgia, fedele compagna di anni bruciati, appassiti, resiliente alle fragili ondate dell’abbandono.
Rosa attraverserà labirinti infuocati per scoprire la verità, si leccherà le ferite, si donerà anima e corpo, chiedendo conferma del solo motore al mondo degno di questo nome: l’amore.
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Silvana Meloni
nata, cresciuta e residente a Cagliari. Laureata in Giurisprudenza, dal 1984 avvocato e insegnante nella scuola superiore. Per trent’anni ha svolto entrambe le attività, mantenendo un piccolo studio legale. I suoi hobby sono la lettura e la scrittura. Alle letture di saggi, in particolare specialistici nel settore del diritto, ha sempre affiancato la narrativa, per la quale nutre una vera passione. Ama il mistero, per cui le sue preferenze vanno ad autori di genere, tuttavia non disdegna i classici o i buoni prodotti di qualsiasi genere letterario. Il coinvolgimento richiesto dalle occasioni di lavoro e la personale sensibilità, hanno favorito la sua naturale attenzione per i comportamenti sociali, consentendole di raccontare le vicende quotidiane della gente comune e compenetrane le emozioni. Da qualche anno ha cominciato a dare più spazio alla scrittura, in particolare narrativa, che prima era soltanto un hobby. E oggi, chiuse entrambe le precedenti attività, dedica il suo tempo alla lettura, allo studio e alla scrittura, e, quella che era nata come una passione coltivata nei ritagli di tempo, è diventata la sua attività professionale principale. Gli intrighi e il diritto costituiscono una suggestione sempre presente nelle sue storie, così come l’accento sulle questioni civili, sociali e le problematiche dei giovani, interessi sorretti dal trentennale coinvolgimento professionale e personale. Attualmente collabora come recensore sul sito Thrillernord.it.
Ha pubblicato: la collana Vera Sulis avvocata, tre libri gialli, “Un caso quasi privato” (2002), “La valigia incartata” (2014), “Bagadìa” (2019), è stato anche pubblicato un cofanetto raccolta di questi tre libri, “Vera Sulis Avvocata- la serie”; la collana poliziesca Distorting Mirror “Era svedese” (2021) e “Le colpe di Maria” (2021). Ha scritto poi una saga familiare, giallo storico dal 1930 ai giorni nostri, divisa in diversi libri della quale sono pubblicati i primi tre romanzi: “Letizia, mia cara”, “Erba Mala” e “L’affaire Corbelius”, è stato anche pubblicato un cofanetto di raccolta dei tre libri finora pubblicati de “La Saga dei Mameli”.
A cura di Paola Iannelli