ARIANNA FARINELLI
Editore: Einaudi
Collana: Stile libero big
Genere: Autobiografia
Pagine: 192
Anno edizione: 2025

Sinossi. Se nascere femmina può complicarti la vita, figuriamoci nascere femmina in una borgata romana alla fine degli anni Settanta. Crescere, scoprire l’altro sesso, le differenze di classe, e la vergogna. E andartene dall’altra parte del mondo, sposarti, fare figli, divorziare, costruire una carriera, con tutto lo sforzo che implica cambiare il proprio destino. Arianna Farinelli è una politologa: ha insegnato alla City University di New York, viene da un quartiere popolare. Negli anni del liceo si vergognava di abitare «allo sprofondo», ma grazie al lavoro da barista della madre ha fatto un dottorato negli Stati Uniti. Eccellere nello studio era un modo per essere vista al di là del suo corpo, che i maschi tentavano continuamente di predare, maldestri e ingordi come si è nell’adolescenza, soprattutto in un Paese sessista, in cui fino al 1996 lo stupro è stato reato contro la morale anziché contro la persona. Che cos’è un corpo femminile, che cos’è una donna? Farinelli si interroga e ci interroga, mettendo a nudo la sua storia personale e quella delle donne della sua vita: la nonna, la madre, le amiche di sempre. Facendo appello alle scrittrici che hanno segnato la sua strada, da Annie Ernaux a Bell hooks, da Virginia Woolf a Susan Sontag, porta il loro sguardo fino alla periferia romana, per esplorarne le dinamiche primordiali e restituirle con irresistibile ironia. E ci racconta una tormentata emancipazione, senza negare le contraddizioni che toccano ciascuna di noi: l’aver introiettato, malgrado la fatica fatta per combatterlo, tutto il patriarcato possibile.
«Puoi davvero scappare da un destino quando quel destino è scritto sul tuo corpo di donna?»
Recensione
di
Matilde Russo
Partendo da spunti di vita quotidiana, ricordi dell’infanzia e adolescenza Arianna Farinelli ci racconta la sua vita, ma anche quella di milioni di altre donne. I pregiudizi, il dover lottare per affermarsi a scuola e nel lavoro, solo perché si è donne.
Il cercare di essere viste, i commenti che ogni donna ‘deve’ ascoltare sulla propria fisicità. Insieme alla sua voce ascoltiamo quelle delle donne della sua famiglia e le amiche che ruotano intorno a lei.
Leggiamo della ‘scelta’ di sembrare meno ‘intelligenti’ di come si è davvero, per essere viste belle, corteggiabili, per non essere criticate.
Una biografia scritta benissimo, con una prima persona che aiuta il lettore ad essere ancora più coinvolto.
Un libro che si legge d’un fiato per la scrittura, ma soprattutto per la tematica attualissima.
Questo è un libro che secondo me dovrebbero leggere tutti.
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Arianna Farinelli
vive negli Stati Uniti dal 2000, ha un dottorato in Scienze politiche e ha insegnato per dieci anni alla City University of New York. Nel 2020 ha pubblicato Gotico americano (Bompiani) e nel 2022 Gli ultimi americani (Mondadori). Per Einaudi ha pubblicato Storia di una brava ragazza (2025). Collabora con diverse testate italiane.