Recensione di Costantino Giordano
Autore: Glenn Cooper
Traduzione: Barbara Ronca
Editore: Nord
Genere: Thriller
Pagine: 544
Pubblicazione: 9 Luglio 2020
Sinossi. Il traguardo di una vita. Finalmente il dottor Steadman può affermare di aver curato l’incurabile: l’Alzheimer. E ora che passerà alla storia, poco importa se, per ottenere quel risultato, ha deciso di correre un rischio enorme… Una catastrofe globale. Nel giro di pochi giorni, miliardi di persone in tutto il mondo perdono la memoria a causa di un virus sconosciuto e altamente infettivo. Senza più nessun ricordo, uomini e donne agiscono solo in base all’istinto di sopravvivenza, spinti dalla fame e dalla paura. Le città sono al collasso, non ci sono più elettricità, acqua corrente, rifornimenti di cibo. I pochi immuni dal contagio si rifugiano in casa e pregano nel miracolo. Eppure c’è chi pensa che il miracolo sia già avvenuto: senza polizia e tribunali, è in vigore un’unica legge, quella del più forte… L’ultima speranza. Il dottor Jamie Abbott sa di poter rimediare all’errore di Steadman, fermare l’epidemia e, così, guarire la sua stessa figlia. Ma per riuscirci ha bisogno dell’aiuto di Mandy Alexander, una sua amica e collega che vive a Indianapolis. Da Boston, è un viaggio di millequattrocento chilometri attraverso un Paese allo sbando, in cui il pericolo si annida ovunque. Jamie può solo sperare che ci sia ancora qualcuno là fuori che si ricordi cosa ci rende umani. Perché quando tutte le certezze crollano e la memoria evapora, è necessario unire le forze e agire, prima che la nostra civiltà diventi una tabula rasa…
RECENSIONE
Come sarebbe il mondo se tutte le nostre conoscenze e comodità fossero improvvisamente cancellate?
Glenn Cooper attraverso il suo nuovo libro immagina un mondo devastato, disordinato e animalesco dove l’intelligenza, il raziocinio non contano più, conta solo la violenza e la capacità di sopravvivenza.
Cooper è un affascinante esempio di scrittore camaleontico in grado di cambiare stile narrativo e genere letterario senza mai essere banale, riuscendo a rendere ogni storia, ogni racconto, incredibilmente realistico e carico di pathos.
In un mondo devastato da una pandemia dovuta ad un nuovo virus chiamato FAV (Virus da Amnesia Febbrile), ricombinatosi per errore durante la fase di sperimentazione, c’è una sola speranza per l’umanità ed è il Dr. Jamie Abbott, l’unico in grado di trovare una cura e l’unico a conoscere il funzionamento della proteina mutata dal Virus, la CREB-1, un fattore di trascrizione cellulare che ha un ruolo importante nell’immagazzinamento dei ricordi nel cervello.
Una volta accortosi di essere immune al nuovo virus ed essersi reso conto che circa il 20% della popolazione mondiale ha questa immunità, venutasi a creare probabilmente con la ricombinazione di questo virus con altri adenovirus con i quali si è entrati in contatto in passato, inizia per Jamie Abbott la corsa contro il tempo per trovare la cura e salvare il mondo.
L’impresa non sarà facile in quanto in un mondo ormai allo sbando e governato da chi ha tutto l’interesse a non far trovare la cura, il Dr. Abbott dovrà superare situazioni al limite e difendere la sua vita e la vita di altre persone, compresa quella di sua figlia.
La narrazione è fluida e incredibilmente scorrevole, come sempre Cooper è un maestro nel saper creare situazioni di tensione altissima in ogni capitolo e poi man mano stemperarla, per poi riacutizzarla con di colpi di scena che si susseguono e che rendono il libro un incredibile viaggio in un mondo quasi parallelo al nostro incredibilmente reale e pericoloso.
Alla fine di ogni capitolo il lettore resta con un punto interrogativo, con un dubbio che vuole subito fugare leggendo il capitolo successivo e così, senza neanche accorgersene, il libro finisce in un turbinio di emozioni e sensazioni contrastanti.
Riuscirà il Dr. Jamie Abbott a trovare la cura e salvare il mondo?
Riuscirà ad eliminare per sempre la FAS (Sindrome da Amnesia Febbrile)?
Attraverso un meraviglioso viaggio letterario post-pandemico scopriremo che, un modo per uscirsene da una crisi e di trovare una cura alla fine c’è sempre ma, forse in alcuni casi, è meglio ricominciare da zero, fare tabula rasa di tutto e tornare ad essere più umani che umanizzati.
Glenn Cooper
(White Plains, 8 gennaio 1953) è uno scrittore, medico, archeologo, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. I suoi libri sono stati tradotti in 31 lingue e, sino al 2014, hanno venduto oltre sei milioni di copie. È stato presidente e amministratore delegato della più importante industria di biotecnologie del Massachusetts ma ha lavorato a lungo come sceneggiatore e produttore cinematografico. Il suo primo romanzo, La Biblioteca dei Morti, ha riscosso un successo clamoroso, confermato dai libri successivi. Uno straordinario fenomeno editoriale con oltre 2.500.000 di copie vendute solo in Italia.
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