Vieni a vedere perchè




Recensione di Francesca Mogavero


Autore: Amabile Giusti

Published through Laura Ceccacci Agency

Pagine: 244

Genere: Narrativa rosa

Anno di pubblicazione: 2018

RECENSIONE

Dico sempre che non cerco amore

Che preferisco badare a me

Ma questa non è la verità

Vieni a vedere perché

Se tra le parole “t’amo” si cela un bacio, cosa succede se di apostrofi rosa ce ne sono a iosa, e con contorno di punti esclamativi, ma quelle poche significative lettere latitano?

Con Vieni a vedere perché, l’atteso seguito di Trent’anni… e li dimostro, Amabile Giusti ci proietta nell’alba del giorno dopo: Luca ha rivelato a Carlotta di essere innamorato di lei, le ore di luce si tramutano in buio e viceversa e ancora e ancora tra tenerezze, sudore e lenzuola, ma per la nostra riccioluta protagonista “essere innamorati” e “amare” sono distanti mille miglia.

Perché l’aitante scrittore dagli occhi ora verdi come foreste ora neri come diamanti rari, così esperto di trame e romanzi, non riesce a pronunciare un pronome personale e un verbo corto corto? Forse è troppo concentrato su se stesso, troppo bello e dannato per cedere a un amore buffo, o forse nasconde qualcosa… o qualcuno?

Mi vedono sempre ridere

Ma questa non è la realtà

Piango ogni notte

Sempre per lei

Vieni a vedere perché

Quando all’orizzonte compare una prorompente e fulva agente letteraria dalle chiare intenzioni, i film mentali di Carlotta diventano kolossal, e la nostra eroina si troverà invischiata suo malgrado in incubi notturni, battute al vetriolo combattute e coppe di gelato, fraintendimenti e spassosi tentativi di suscitare la gelosia del suo sexy boyfriend… in compagnia delle amiche di sempre, di una sorella ritrovata, una famiglia ingombrante, piante sensibili e gatti girovaghi.

E Luca, il nostro eroe perennemente scanzonato, è davvero così indifferente?

Dico sempre che odio l’amore

Che non mi serve a niente però

Prego perché, il Signore lo sa

Che prima o poi lo troverò

Per citare un’altra canzone, “la vita non è un film” così, quando il sospetto supera i limiti, arrivare bruscamente ai titoli di coda e alla luce che si riaccende impietosa è un rischio tutt’altro che remoto. E l’amore – esplicitato o no – può diventare odio… Odio perché si ama, odio per se stessi perché non ci sente all’altezza di essere mittenti e destinatari di un sentimento fortissimo e devastante.

Voglio che tutto intorno ci sia solo la vita per me

Voglio te, notte e giorno, devo convincerti che

Capirai che il cielo è bello perché

In fondo fa da tetto a un mondo pieno di paure e lacrime

E piangerai, oh altroché!

Ma dopo un po’ la vita ti sembrerà più facile

E così fragile, ricomincerai

E da un’emozione intensa, vera e poderosa non si scappa… perché sa trovarti, arpionarti e tenerti stretto. E quando ci sente nel posto e nel tempo giusto, felice al centro della tempesta, le parole sono davvero necessarie?

Quindi Vieni – anzi, venite! – a vedere perché questo romanzo di Amabile Giusti merita di essere letto e assaporato come un cono alla vaniglia (o un piatto di cacio e pepe!) in Campo de’ Fiori… con il cuore e gli occhi spalancati come bambini saggi, spensierati, speranzosi e senza filtri.

Amabile Giusti


É nata in Calabria, proprio sulla punta dello stivale, fra il mare e la montagna, vicino a una distesa di verde che, vista dall’alto, sembra la sagoma di un cavalluccio marino.

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