Inquietante delitto in Vaticano




Recensione di Simona Vallasciani

Autore: Flaminia P. Mancinelli

Editore: Newton Compton

Pagine: 416

Genere: Thriller

Anno di Pubblicazione: 2017

Roma: la bellissima capitale d’Italia, centro di un Impero potentissimo e fonte di testimonianza storica incommensurabile. Ogni anno milione di turisti giungono nella città per visitarne le bellezze di cui tutti noi abitanti del Bel Paese ci vantiamo. Ma forse non tutti sanno che ciò che si può vedere in superficie è solo una piccola parte di quello che Roma può mostrare. Sotto di essa, infatti, si estende una vera città nella città: si tratta delle catacombe, cunicoli sotterranei anticamente usati come cimiteri dai primi cristiani che si nascondevano in esse per sfuggire alle persecuzioni. Ed il brutale assassino di questo romanzo deve conoscerle molto bene, perché è proprio al loro interno che uccide e abbandona le sue vittime, dopo aver eseguito su di esse un accurato rito

“Inquietante delitto al Vaticano” di Flaminia P. Mancinelli, pubblicato nella prima edizione con il nome di “Omicidi all’ombra del Vaticano. I delitti delle catacombe” e poi riadattato ed edito nel 2017 da Newton Compton, rappresenta una vera sorpresa nella letteratura gialla/thriller contemporanea.

Quando si parla di questo genere, infatti, noi lettori siamo abituati ad autori d’oltreoceano, che “padroneggiano” sugli scaffali delle librerie e a cui viene attribuita una fama quasi per principio, ed è bello scoprire che anche nel nostro Paese stanno sempre più emergendo scrittori degni di nota, soprattutto se si tratta di una donna.

Forse è proprio per questo motivo che nel romanzo appare anche una forte vena femminista; le donne non ricoprono solo il ruolo delle vittime, come invece succede nella maggior parte degli altri thriller, ma sono anche coloro che, grazie al loro carisma e alla loro determinazione, diventano elementi fondamentali nella risoluzione del caso.

Per buona parte del libro sono infatti le donne, Marion Calvè e la sottotenente Sara Vittorini, a prevalere sugli altri personaggi, eclissando anche il protagonista in questione, il tenente dei Carabinieri Nicola Serra, il solito ispettore dedito al dovere e con un passato doloroso alle spalle, la cui personalità emerge lentamente e alla fine neanche del tutto.

Pur trattandosi di un romanzo di fantasia, il libro denuncia atteggiamenti assolutamente reali, in special modo quelli del Vaticano, o per meglio dire quello di alcuni membri di esso, che ancora oggi tendono a sfruttare il loro potere per nascondere e insabbiare scomode verità.

La Chiesa non è mai un argomento facile da trattare, soprattutto se si decide di scrivere un “libro- accusa” e ancor di più qui nel nostro Paese, che è da sempre profondamente condizionato da questa vicina e ingombrante presenza. Questo denota in Flaminia Mancinelli un grande coraggio. Decisamente apprezzabile.

Le poche e superficiali descrizioni fanno sì che si debba fare un grande lavoro di fantasia per visualizzare personaggi e luoghi, ma in compenso uno stile narrativo quasi “cinematografico” permette al lettore di immergersi con abbastanza facilità nella storia. Per il mio modesto parere, da questo libro potrebbe tranquillamente nascere la sceneggiatura di una serie televisiva decisamente affine a molte che possiamo trovane nel nostro palinsesto tv.

In conclusione, si tratta di un romanzo piacevole e ben riuscito, scritto egregiamente da una scrittrice che speriamo di poter rivedere presto sugli scaffali delle librerie.

 

 

Flaminia P. Mancinelli


È nata a Roma. Giornalista, appassionata di nuove tecnologie, con uno pseudonimo ha scritto La profezia della stella. Con la Newton Compton ha già pubblicato Inquietante delitto in Vaticano, che ha riscosso un notevole successo online. Senza movente è il nuovo romanzo sulle indagini di Nicola Serra.