La casa nella nebbia




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Robert Bryndza

Editore: Newton Compton Editori

Traduzione: Giulio Silvano

Serie: Kate Marshall #2

Genere: Thriller

Pagine: 320 p., R

Anno di pubblicazione: 2021

 

 

 

 

 

Sinossi. Kate Marshall scoprirà la verità prima che il serial killer torni a colpire? La professoressa di criminologia Kate Marshall è in gita con suo figlio, quando insieme fanno una scoperta scioccante: il corpo senza vita di un adolescente, impigliato sotto la superficie del bacino idrico di Shadow Sands. L’ipotesi di un tragico annegamento non quadra, e quando Kate comincia a indagare si trova a fare i conti con un’inquietante scoperta: la vittima potrebbe essere solo l’ultima di una serie di morti e scomparse legate alla brughiera. Nei dintorni di Shadow Sands, infatti, circolano strane voci a proposito di un sadico assassino che, come un fantasma, si nasconde nella nebbia, pronto a colpire.  Quando una giovane collega dell’università scompare senza lasciare traccia, Kate sa che è solo questione di tempo prima che venga uccisa. Per lei e il suo socio Tristan Harper ha così inizio una drammatica corsa contro il tempo. Ma l’inafferrabile serial killer a cui Kate sta dando la caccia non è l’unico a esserle un passo avanti. Qualcun altro è interessato a fare in modo che i segreti di Shadow Sands rimangano sepolti…

 

Recensione

Era ora.

Potrei dire solo questo. Ma non lo farò, mi conoscete e sapete che mi piace parlare di libri.

Quando due anni fa, con molta curiosità mi sono avvicinata a questa seconda serie di Robert Bryndza, autore che già conoscevo bene per i suoi quattro libri pubblicati in Italia, in cui si narravano le avventure di Erika Foster, immergermi anche nella vita di Kate Marshall mi era parso del tutto naturale (trovate la mia recensione de “I cinque cadaveri” qui nel sito).

Avevo la curiosità di capire se si sarebbe dimostrato all’altezza o se, nel tentativo di dar vita a qualcosa di nuovo, non avesse osato troppo fin tanto da risultare scontato e banale.

Non è semplice dar vita ad un altro personaggio, simile al precedente per alcuni aspetti ma, anche tanto diverso su altri versanti, a tal punto da riuscire ad emergere senza incorrere nel rischio di farlo scomparire dietro l’ombra del precedente che ha già ottenuto un discreto successo.

Per cui, alla luce di questa mia “parentesi riflessiva”, lo scorso anno attendevo con ansia un seguito che invece, a causa della pandemia, non è arrivato perché molte pubblicazioni sono state spostate nel tempo ma, finalmente eccolo qua.

Tanta attesa è valsa la pena, anche se poi il libro si è esaurito in poco più di ventiquattro ore.

“… aveva visto troppo spesso il male che si annida nell’animo umano.”

Kate è e si rappresenta semplicemente come il frutto di quanto scaturito da questa sua riflessione.Verrà messa alla prova su ogni versante e nonostante tutto, riuscirà a mantenere ancora il controllo della sua vita, almeno per ora.

Non sapeva più a chi o a cosa credere.”

E lo stesso valeva per me durante la lettura.

Quando però ogni cosa sarà riportata in superficie, allora sì che ogni nostra certezza verrà meno e inizieremo a vacillare, a mano a mano che dal tappeto verranno estratti e ricomposti i pezzi di un mistero volutamente ignorato lungo vent’anni. Quei segreti che vanno protetti ad ogni costo e che finiscono per trasformarsi in qualcosa di molto peggiore, un incubo senza fine che in vite avrà un prezzo altissimo.

Un personaggio particolare, quello di Kate, che da quando si ha il piacere di conoscere si dimostra fiero e molto orgoglioso. Una donna che è stata colpita e fatta cadere in quello che avrebbe dovuto essere il suo mondo, che ha pagato un prezzo pesantissimo a livello umano e professionale, ma che dalle macerie, dopo un periodo di straniamento e perdizione difensiva, ha iniziato a ricostruirsi con l’unico scopo di poter rientrare nella vita del figlio, che nel mentre le era stato definitivamente allontanato.

Ancora adesso, però, un giorno alla volta, non può permettersi di abbassare la guardia.

Altrettanto superba la figura di Tristan, il suo collega all’università ma anche nelle indagini private, che durante queste pagine, viv una quanto mai tormentata esistenza fatta di luci e ombre allo specchio, nei confronti di una figura che sta cercando di accettarsi e di rimettersi in gioco, anche se con la paura di farsi male nel riconoscersi e farsi riconoscere apertamente.

Una storia che dopo due romanzi, racconta la rinascita di molte persone, ma che ancora, io credo, anche nel futuro ci stupirà.

Il ritmo è febbrile, con la perenne sensazione di essere avvolti da una umidiccia e impenetrabile nebbia che copre e nasconde ogni cosa. Mille tentazioni e una quantità spropositata di situazioni ambigue che non faranno altro che confondervi ancora di più, costringendovi a girare in tondo, con una mano sempre appoggiata alla parete, per non rischiare di cadere in acqua.

Quella di Bryndza è una scrittura che non delude e tiene il lettore avvinghiato al romanzo in modo quasi morboso, seppur finendo, in taluni momenti, per suscitare in lui il bisogno di scappare, nel tentativo di riuscire a pescare aria fresca e pulita. Dal canto suo, però, il lettore avverte una sorta di follia e il bisogno smanioso di proseguire addentrandosi sempre più all’interno di questo incubo fatto di buio, di goccioline umide di acqua e sangue, di persone scomparse nel nulla e di cui nessuno si è curato fino ad ora oltre che di segreti che rifiutano di farsi svelare.

Non c’è che dire, più scrive e più questo autore continua a dimostrarci le sue grandi abilità narrative nel raccontare, nel tenere alto il ritmo e l’adrenalina e, nel proporci sempre qualcosina di alternativo e intrigante, che finisce per riuscire a stupire anche noi, lettori di thriller appassionati e navigati del settore.

Ho passato molti anni a cercare di capire cosa muove un serial killer. Spesso tutto si riduce a una profonda mancanza di empatia, al desiderio di potere e controllo.” (Kate Marshall)

 È proprio il caso di dirlo, a presto Kate e Tristan!

 

Robert Bryndza


è inglese ma vive in Slovacchia. Ha avuto molto successo con il suo thriller d’esordio, La donna di ghiaccio (Newton Compton, 2017), che in pochi mesi ha venduto oltre un milione di copie. La vittima perfetta (Newton Compton, 2018), è il secondo libro della serie che ha come protagonista la detective Erika Foster che, successivamente, ritroveremo protagonista anchedel terzo intitolato La ragazza nell’acqua (Newton Compton 2019). Con I cinque cadaveri, Bryndza il via ad una nuova serie, che vedrà come protagonista Kate Marshall (Newton Compton 2019).

 

 

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