L’esecutore




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Lars Kepler

Traduttore: Alessandro Bassini, Monica Corbetta, Barbara Fagnoni

Editore: Longanesi & C.

Pagine: 537

Genere: thriller

Anno di pubblicazione: 2010

Sinossi. Si chiama Joona Linna ed è di origini finlandesi, ma da anni ormai Stoccolma è la sua casa. È stato in ogni vicolo, viale e piazza. Ma Joona Linna non è mai stato in quell’appartamento elegante e lussuoso, da cui proviene una musica struggente e rarefatta. Un brano di violino suonato da un esecutore impareggiabile. Joona Linna non è mai stato nel salottino dell’appartamento: è l’unica stanza totalmente spoglia, priva di arredamento, senza soprammobili, insolitamente vuota. A parte il corpo. L’uomo è come sospeso a pochi centimetri dal pavimento e sembra ondeggiare nell’aria seguendo il placido suono del violino, mescolato al ronzio indolente delle mosche. Aveva ragione il collega che l’ha chiamato sulla scena del delitto: c’è qualcosa di inspiegabile. Il cadavere sembra fluttuare nel nulla. Omicidio o suicidio? Da ispettore della squadra omicidi di Stoccolma, Joona Linna sa che le apparenze sono soltanto il velo ingannatore dietro cui si nascondono i crimini. E i crimini nascono da una cosa sola: i desideri. Quello che Joona Linna non sa è che anche i desideri più ambiziosi, anche i sogni più sfrenati possono realizzarsi. Quello che Joona Linna non sa è che la paura può trasformare qualunque sogno in un orribile incubo. Quello che l’ispettore Joona Linna non sa è che dai nostri incubi peggiori non ci può sottrarre nemmeno la morte.

RECENSIONE. “La parola ‘musica’ rimanda all’arte delle muse e trae il suo significato dal mito greco. Le nove muse erano figlie di Zeus e della titanide Mnemosine, dea della memoria. La musa della musica, Euterpe, di solito viene raffigurata con un doppio flauto appoggiato alle labbra, e il suo nome significa ‘dispensatrice di gioia’”.

Di musica in questo libro se ne parlerà moltissimo ma di gioia non ce ne sarà per nulla.

Tre morti in circostanze diverse: un impiccato, un’annegata e un adolescente bruciato vivo per un incidente. Ma è tutto come sembra?

Come se non bastasse ci sono anche due ragazzi scomparsi che non si riesce a individuare da nessuna parte, e qualche cadavere qua e là che continuerà a comparire di tanto in tanto.

Aggiungiamoci un commissario che inizia a vedere dei nessi nei casi. Che ascolta le sue sensazioni e comincia a tracciare una mappa di ciò che sta accadendo ma che viene estromesso, almeno inizialmente, dalle indagini per lotte di giurisdizioni all’interno dei vari dipartimenti.

Secondo voi di chi sto parlando? Ma ovviamente del sostituto commissario Joona Linna, finlandese d’origine e un mito fra molti dei suoi colleghi.

Il ritmo del libro è dato dal cambio di scena costante proposto dai diversi capitoli. Ognuno è incentrato su un determinato avvenimento, talvolta c’è un passo indietro per mostrare un fatto già avvenuto da una prospettiva diversa, come in un telefilm. I capitoli terminano sempre in modo “sfumato”, lasciando in sospeso un pensiero, un fatto non chiuso completamente che poi verrà ripreso nel capitolo successivo o anche più tardi; questo abile gioco fa sì che tu ti senta ancora più invogliato a proseguire per sapere come continuerà la storia e dove ti porterà.

Una cosa è certa, ci ritroveremo a passeggiare sul filo di un rasoio!

“Cosa vuoi? Ti prego, dimmi solo cosa vuoi… Perché mi fai questo? Cosa ti ho fatto?”

“Tu non hai fatto niente, ma io devo dare vita a un incubo.”

Man mano che i tasselli piano piano inizieranno a congiungersi fra di loro, scopriremo che solo una mente malata poteva pensare a un piano così diabolico, a omicidi così efferati e sanguinari; il problema però ci indurrà a porci una domanda: Ma qual è l’obiettivo del killer?

Di solito ogni psicopatico che si rispetti “dà” un motivo a ciò che fa, uno scopo che ovviamente è tale solo per lui, ma è un qualcosa che lo appaga e gli provoca piacere, per cui uccidere e come farlo diventano parte del suo essere, la sua firma. Tendenzialmente ogni assassino ha un suo modus operandi e raramente si discosta da questo, anche perché col tempo si perfeziona a tal punto da diventare quasi inafferrabile.

Qui invece ci troveremo davanti un killer camaleontico e molto sanguinario ma fino a un certo punto non saremo in grado di capire cosa lo spinge a fare ciò che fa…

Per poter seguire il caso Joona Linna dovrà collaborare con Saga Bauer (commissario del nucleo antiterrorismo, Sapo) e, sarà proprio grazie al loro affiancarsi nell’indagine che inizieremo a vedere la luce in fondo al tunnel, anche se probabilmente avremmo preferito rimanere al buio!

Arriveremo a scoprire che tutto ciò ruota attorno al “Patto di Paganini”. Ma che cosa significa?

Questo ovviamente lo lascio scoprire a voi; lungi da me togliervi la suspense nella lettura di questo bel libro.

In questo secondo capitolo della serie creata dai Kepler avremo inoltre la possibilità di cominciare a conoscere meglio anche Joona. Attraverso i suoi occhi grigi come pietre levigate che spesso si adombrano, scorgeremo brevissimi flash, saremo messi a parte di ricordi, pezzetti di passato che lo riguardano e lo tormentano e che a me personalmente hanno fatto sorgere ulteriori domande.

Temo però che dovrò leggere il prossimo libro per saperne di più.

Vi garantisco che comunque sarà un piacere farlo perché Joona, come altri personaggi incontrati durante le mie letture, è uno di quelli che si sanno far voler bene così come sono, con pregi e difetti, perché si mostrano a noi nella loro interezza, senza maschere, assieme alle loro fragilità.

Arriverete alla fine con una tensione crescente, perché sarà proprio una conclusione all’ultima pallottola…

Buona lettura!

Lars Kepler


è lo pseudonimo di Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril (Helsingborg, 1966), coppia di scrittori svedesi che hanno deciso di unire il loro talento di autori in un genere diverso dal proprio. Proprio per mantenere la separazione tra la loro nuova avventura e le rispettive carriere, utilizzarono lo pseudonimo Lars Kepler per firmare, nel 2010, il loro esordio: “L’ipnotista”, un best seller che in Italia vende oltre 200.000 copie, superando la trilogia di Larsson. Da allora, con cadenza quasi annuale, i coniugi Ahndoril pubblicano diversi capitoli della serie con protagonista il commissario Joona Linna.