Colpo di ritorno




Sinossi. L’omicidio di un personaggio imbarazzante semina il panico nella Roma che conta. Il caso va risolto senza fare sconti ma con tatto, per evitare strumentalizzazioni. Quella vecchia volpe del procuratore non ha dubbi: nessuno meglio del Pm Manrico Spinori, aristocratico capitolino con la passione della lirica, può riuscirci. Il Mago Narouz, al secolo Capomagli Giuseppe, viene trovato morto nella sua casa di Trastevere. L’uomo vendeva filtri d’amore, numeri vincenti e consigli a una selezionatissima, fedele clientela di gente dello spettacolo e politici. Incaricato delle indagini, Manrico Spinori ha come l’impressione di girare a vuoto, e talvolta perfino di essere manipolato. Poi, proprio quando la situazione pare sul punto di sfuggirgli di mano, un suggerimento inaspettato gli permette di tirare i fili dell’ingarbugliata matassa. A rimanere un groviglio, in compenso, sono le vite private di Manrico e dei membri della sua squadra, interamente composta da donne. Soprattutto quella dell’ispettora Deborah Cianchetti, elemento dal pessimo carattere eppure utilissimo se invece del fascino e del savoir-faire occorrono metodi più spicci.

 COLPO DI RITORNO

di Giancarlo De Cataldo

Einaudi 2023

Collana Stile Libero Big

thriller, pag.248

 Recensione di Paola Iannelli

Non vi è maggior pericolo, per un individuo, l’affido illusorio di ricamare la riuscita dei propri successi, sulla tela delle pratiche esoteriche messe a punto dai codici della magia nera.

In questo racconto poliziesco Giancarlo De Cataldo dipinge un affresco a tinte forti, dove l’assassinio di un mago, espone al pubblico l’intricato mondo dell’occulto. 

Il “colpo di ritorno” è uno dei parametri essenziali che compone il rituale adoperato dai maghi, Triple choc retour sta per indirizzare verso se stesso l’azione malvagia durante la formulazione del rito. L’energia applicata dal mago rischia di triplicare per l’appunto l’azione, rimandando al soggetto emissario il premio o il castigo.

Nel caso del mago Narouz la forza sviluppata nel processo magico era ritornata indietro, provocandone la morte violenta. Le leggi dinamiche sono le forze propulsive che regolano il mondo, non è da meno la magia, sarà da questo principio che Manrico Spinori partirà per definire le linee della ricerca che lo condurrà alla risoluzione del caso.

Il circolo della clientela di Narouz è ampio, non esclude persone influenti, definendo un gruppo di frequentatori alquanto eccellenti.

Spinori, insieme alla sua squadra, troverà il bandolo della matassa, mettendo in collegamento tracce e spunti, in apparenza lontani anni luce, che in cambio nascondono un nesso consequenziale decisivo.

All’omicidio del mago Narouz seguirà quello di un altro soggetto, sarà proprio quest’ultimo atto a portare Spinori alla risoluzione finale.

La dipendenza dal gioco, la falsa predizione, amuleti, le note di un’opera di Tchaikovsky si mescoleranno nella mente del commissario, che con grande maestria dirigerà le operazioni, scovando la verità nell’universo intimo e segreto della magia, dove l’atto di volontà coincide con conseguenze non sempre prevedibili.

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Giancarlo De Cataldo


Giancarlo De Cataldo (Taranto, 1956), è magistrato, drammaturgo, sceneggiatore. Ha scritto molti romanzi (il più noto è di certo Romanzo criminale, edito nel 2002 per Einaudi e vincitore l’anno successivo del Premio Scerbanenco: da questo libro Michele Placido ha tratto un celebre film, seguito poi da una serie tv), sceneggiature per cinema e televisione e testi teatrali.  Collabora a quotidiani e a riviste come, tra le altre, «la Repubblica», «Il Messaggero», «L’Unità» e «Corriere della Sera Magazine». Nel giugno del 2007 esce nelle librerie Nelle mani giuste, ideale seguito di Romanzo criminale, ambientato negli anni ’90, dal periodo delle stragi del ’93, a Mani Pulite e alla fine della cosiddetta Prima Repubblica; i due libri hanno alcuni personaggi in comune. Nel 2009 esce per Einaudi La forma della paura, scritto a quattro mani con Rafele Mimmo. Dell’anno successivo è Il padre e lo straniero, sempre per Einaudi. Nel 2012 esce Io sono il Libanese, e nel 2013 De Cataldo firma con Gianrico Carofiglio e Massimo Carlotto un volume di racconti intitolato Cocaina, pubblicato da Einaudi Stile Libero. Sempre del 2013 è Suburra(Einaudi), di cui è autore insieme a Carlo Bonini. Tra gli altri suoi libri ricordiamo: I semi del male (Rizzoli 2014), Nell’ombra e nella luce (Einaudi 2014), Alba nera (Rizzoli 2019), Quasi per caso(Mondadori 2019), Un cuore sleale (Einaudi 2020) e Il suo freddo pianto (Einaudi 2021).

A cura di Paola Iannelli

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