Diario di un seduttore




Sinossi. Di giorno Ichiro Honda è un professionista ineccepibile e un marito esemplare, che tutti i fine settimana lascia il tran tran della capitale per tornare tra le braccia della moglie a Osaka. Ma di notte, quando su Tokyo scendono le ombre e si accendono le luci dei locali più libertini, Ichiro Honda si trasforma in un inguaribile dongiovanni, così innamorato di questa seconda vita da tenere un diario delle proprie conquiste. Quando quattro delle donne che ha sedotto e abbandonato muoiono, però, quel diario sembra una prova incontestabile della sua colpa. Ma qual è la vera colpa di Ichiro Honda? L’uomo è solo un adultero o è anche un assassino? Pubblicato in Giappone nel 1963, “Diario di un seduttore” trascina il lettore in una storia sordida dove niente è ciò che sembra, e lo porta alla scoperta di quella scena notturna di Tokyo, tra cabaret e locali gay, di cui la stessa Togawa Masako era la regina.

 DIARIO DI UN SEDUTTORE

di Togawa Masako

Marsilio 2023

Antonietta Pastore ( Traduttore )

Noir, pag.208

 Recensione di Cinzia Passaro

Una bella storia, che si legge in poco tempo, una lettura che ti prende fin dalla prima pagina e ti catapulta nelle atmosfere di una storia sordida e al tempo stesso sensuale, dove nulla è come sembra, in una Tokio ambigua tra dancing e locali fumosi, con molte descrizioni di un Giappone anni 60.

Nelle prime pagine il brano Zigeunerliedchen di Schumann, accompagna la lettura ed è protagonista dell’episodio che darà il via alla storia; ben presto con l’evolversi dei fatti ci troviamo parallelamente a quella che è la vita particolare di Ichiro Honda, una serie di delitti, donne brutalmente uccise che hanno in comune l’aver conosciuto Ichiro.

Un’indagine meticolosa, che sin dall’inizio indica come colpevole, Ichiro Honda, un uomo sposato che lavora lontano da casa, da una moglie, che sicuramente ama o ha amato molto, che vede solo nei fine settimana e durante le feste comandate. La sua vita si svolge  tra lavoro e bar dove è solito conoscere le sue vittime.
Vittime, è così che le definisce nel suo Diario di un seduttore, un quaderno su cui appunta meticolosamente i suoi incontri con donne, vittime del suo indubbio fascino di cui è sicuro di essere dotato. Un diario che scompare in grado di spiegare il rapporto con queste donne. Non le ama, è un cinico, le usa per il proprio piacere, spesso in un unico e solo incontro fatale.

Quando le ultime quattro donne con cui ha consumato una relazione muoiono uccise, pur sapendo come sono andate le cose, sia Ichiro che il lettore hanno il dubbio che ad ucciderle sia stato proprio lui, cosa di cui non dubita la polizia, anche lo stesso seduttore, a un certo punto della storia, èpersuaso che in una sorta di blackout della sua mente possa aver compiuto ciò di cui è accusato, ma poi capisce di essere stato incastrato, ma da chi? 

A svolgere la matassa l’avvocato Hatanaka e il suo assistente Shinji Hajime,  a cui è stata affidata la difesa in appello da parte della moglie e dal padre di quest’ultima, la famiglia lo vede e lo vuole innocente?

Un perplesso Shinji si aggirerà per terme, bar gay, locali fumosi, complessi residenziali  e le strade di una Tokio viva e corrotta al tempo stesso.   

E, naturalmente, la persona che lo ha incastrato sarà la persona a cui puntano tutte le prove trovate dagli avvocati, ma sarà davvero così?

Per chi conosce i romanzieri nipponici sa che chiunque sia l’indiziato principale quasi sempre non è sicuramente l’assassino.

Sarà così anche per questo romanzo di Masako Togawa? 

Ci sarà un clamoroso colpo di scena? 

Una trama ricca di grandi dettagli su dove, quando e cosa è successo,  difficilmente può sfuggire qualcosa al lettore, in una logica quasi elementare.

Una lettura veloce, piacevole e avvincente che non delude, nonostante qualche imprecisione che ben ci può stare in un giallo scritto nel 1963, ma che nulla toglie alla trama.

Un’autrice che ho scoperto grazie a questa brillante operazione della casa editrice Marsilio e che ringrazio per avermi dato la possibilità di conoscere Masako Togawa.

Ottima traduzione di Antonietta Pastore, utilissimo il glossario a fine volume che aiuta il lettore a districarsi fra gli usi e costumi di un popolo e di un luogo misterioso come il Giappone.

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Togawa Masako


è stata una delle più importanti autrici giapponesi di noir. Nata a Tokyo, cantante, attrice e per anni titolare di un nightclub, ha raggiunto la fama non solo come giallista, ma anche come icona gay e femminista. Residenza per signore sole, portato in Italia da Marsilio nel 2022, ha vinto il prestigioso premio per il genere intitolato a Edogawa Ranpo.