Il killer dell’Apocalisse




Sinossi. Estate 1976. Milano è scossa da un’ondata di violenza malavitosa e politica. Nella «città della paura» ogni giorno si spara e si uccide, e il giovane bandito Renzo Vallaguzza, appena evaso, si prepara a mettere a ferro e fuoco la metropoli e a fare la guerra al boss Frank Turturro, il signore delle bische. In questo clima rovente ci sono altri delitti: li firma un assassino che rivendica i suoi omicidi con passi estratti dal libro dell’Apocalisse ammazzando con terra, acqua, aria e fuoco. Sulle sue tracce c’è il commissario Vittorio Maspero, affiancato dall’inquisitore padre Jadran, perché dietro questa scia di sangue si nasconde un orrore lontano e un segreto celato all’ombra del crocifisso.

 Il KILLER DELL’APOCALISSE

Acqua, aria, terra e fuoco:

quattro elementi per un assassino

di Fabrizio Carcano

Mursia 2023

Collana, Giungla Gialla

noir, pag.300

 Recensione di Salvatore Argiolas

Ogni giallista che abbia ambientato i suoi romanzi a Milano ha espesso una sua visione della città meneghina e la metropoli che emerge dai noir di Fabrizio Carcano è un territorio particolare, misterioso e misterico, percorso da correnti esoteriche e da diseminato di segreti custoditi da secoli.

La sua produzione narrativa ha come ciclo principale quello che riguarda il commissario Bruno Ardigò ma recentemente ha dato avvio alla seria del commissario Vittorio Maspero di cui “Il killer dell’Apocalisse” costituisce il terzo capitolo.

Ambientato negli anni Settanta, in una Milano diventata la “città della paura” terreno di scontro tra bande criminali, con la minaccia terroristica che grava come in tutta la Nazione, percorsa da batterie dedite alle rapine in banca e negli uffici postali, “Il killer dell’Apocalisse” segue due sottotrame che ogni tanto si incontrano nella figura del commissario Maspero, capo della squadra Omicidi che indaga sulla morte di una drogata, che fa pensare alla presenza sul mercato di dosi adulterate o tagliate male visto che qualche giorno prima era morta un’altra ragazza, sempre per overdose.

Il commissario viene poi convocato dove è stato ritrovato il cadavere di un ex pugile torturato e sepolto in un campo, con l’evidente scopo di farlo ritrovare al più presto e che viene collegato ad un versetto dell’Apocalisse di San Giovanni “Quando i mille anni saranno compiuti Satana verrà liberato dal suo carcere…con me avrà la ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere…. Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine.”

Questa infatti sarà la prima di una serie di uccisioni ispirata dall’ultimo libro del Nuovo Testamento che profetizza morti per acqua, aria, terra e fuoco e tale scia di sangue porta lontano, sino alla Seconda Guerra Mondiale.

“Gli dei stanno punendo la “città della paura”.

Ormai la chiamano tutti così.

La malavita uccide ogni giorno.

La guerra civile politica uccide ancora poco, meno del previsto, ma semina un odio che sta attecchendo, preparando lo scontro armato ormai imminente,”

La capitale economica d’Italia è terreno di scontro tra due bande criminali che si contendono il territorio, quella del vecchio boss Frankie Turturro, “il padrone delle notti dorate di Milano” e la nuova batteria del giovane e rampante Renzo Vallaguzza.

Anche se Maspero è un commissario di polizia, intrattiene rapporti ambigui con la banda Turturro perché ne frequenta la bisca e sfrutta il suo ruolo anche se poi si auto assolve: “Con lui i croupier sono ammorbiditi.

Non è corruzione si ripete: Turturro lo fa vincere e lui gli evita controlli e perquisizioni. Tutto lì.

Tanto Turturro troverebbe comunque il modo di ungere altri colleghi. Poi ognuno per conto proprio.

Turturro fa il gangster, si fa i suoi sporchi affari, e Maspero fa il poliziotto della squadra Omicidi e finché non si dovrà occupare di criminalità non vede nessuna violazione del suo codice deontologico.”

Con l’aiuto degli officiali inviati dal Santo Uffizio Jadran Diviach e Harald Ramoser, il commissario Maspero dovrò decifrare indizi, collegare ipotesi che scaturiscono dall’interpretazione di riferimenti e suggestioni che hanno attinenze con la millenaria storia della Chiesa.

I nomi dei protagonisti fanno capire che Fabrizio Carcano si è ispirato alle gesta criminali di Francis Turatello e di Renato Vallanzasca romanzandone le imprese che riempirono le pagine di cronaca nera di tutti i quotidiani italiani.

Fabrizio Carcano rende alla perfezione, sia qui sia negli altri suoi noir milanesi, il senso di angoscia, di pericolo e di violenza che aleggiava in quel periodo così difficile della storia italiana e documenta con precisione anche elementi storici, artistici e religiosi che fungono da cornice e da sfondo arricchendo la trama di attrattive culturali e rende manifesto il fatto che Milano non è solo la capitale della moda, dell’economia e del glamour ma ha anche una faccia oscura, occulta che la rende pervasa di correnti arcane come Torino.

“Il killer dell’Apocalisse” è un noir ben congegnato, caratterizzato da una scrittura veloce ed efficace che soddisfa in pieno tutte le aspettative dei numerosi lettori appassionati alle indagini di Maspero e di Ardigò.

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Fabrizio Carcano


è nato a Milano nel 1973. Giornalista professionista, ha cominciato la carriera nel 1992 alternandosi come giornalista politico e sportivo, lavorando per diverse testate milanesi. Scrive per «Il Giorno», ForensicNews e Zonamista Magazine. È opinionista a Ore 14 su Rai Due. Il killer dell’Apocalisse è il suo sedicesimo romanzo noir dedicato ai misteri e al fascino di Milano. I suoi romanzi sono stati più volte primi nella classifica vendita di Amazon. Dal 2020 è direttore della collana Giungla Gialla di Ugo Mursia Editore.