La morte si chiama




Sinossi. In una Assemini che non è mai stata tanto afosa, l’investigatore Antony Depin si risveglia dal coma. Vorrebbe ricominciare da dove aveva lasciato, ma due pallottole nel ventre e tre settimane di buio hanno messo a dura prova il suo corpo. Convinto che un buon bourbon sia il migliore degli analgesici, si incammina verso il bar di Billy. Ad accoglierlo, però, non c’è il solito locale, bensì un negozio di paccottiglia cinese. Che fine ha fatto Billy? Le domande si accavallano veloci nella mente confusa di Depin. Le pallottole non solo lo hanno quasi ucciso, ma gli hanno portato via tempo prezioso, un tempo in cui il mondo sembra essere andato avanti alla velocità della luce. I casi da risolvere si sono moltiplicati e, come se non bastasse, una tizia inquietante dalla voce melodiosa gli affida un’indagine: trovare un uomo misterioso entro Natale. Con il fisico ancora in ripresa, l’investigatore dovrà indagare su un nuovo caso. Il fallimento non è contemplato: troverà quell’uomo. A costo di rimetterci la pelle, proprio come l’ultima volta.

 LA MORTE SI CHIAMA MADAME

di Paolo Pinna Parpaglia

Newton Compton Editori 2023

Narrativa Gialla Umoristica, pag.270

 Recensione di Gabriele Loddo

Antony Depin è tornato. Qualcuno non ha voluto che oltrepassasse la soglia dell’inferno, così, l’investigatore privato del ’53 di Chicago, esce dal coma. Si ritrova sdraiato sul letto d’ospedale di Cagliari che ancora riporta ammaccature evidenti lungo tutto il corpo e nello spirito: tre buchi gli adornano la pancia e solo uno è il suo originale ombelico, i restanti due sono il pegno lasciatogli in regalo un nemico che gli ha sparato nella precedente avventura d’esordio. 

Il presunto omicida però non conosceva la scorza dura di Anthony, e sebbene l’uomo abbia ancora il fisico atrofizzato da tre settimane di immobilità è comunque pronto per tornare in pista, per riprendere il lavoro dal punto interrotto e svolgere l’unica cosa che ha imparato a fare nella vita: indagare e rincorrere personaggi malavitosi durante incarichi a rischio di rimetterci l’osso del collo.

Su tutti, deve risolvere il quesito postogli da Madame, una donna inquietante e misteriosa. Lei è l’unica persona al mondo che Depin non riesce a guardare nel profondo degli occhi: c’è qualcosa di strano nel modo di fare della lady e per la prima volta nella vita Depin teme per la propria incolumità.

A ogni modo, l’investigatore privato riprende possesso dell’ufficio, divenuto sempre più sporco e malandato durante la sua assenza, dell’amata Alfa Romeo GT Junior rossa e torna a calcare le strade dell’hinterland cagliaritano per sbrogliare i tanti incarichi che gli piovono addosso da mandanti ambigui e paradossali.

Tra botte, risate e numerosi colpi di scena, anche questa volta l’investigatore privato li porta a termine tutti, sebbene nessuno sia disposto a scommetterci sopra un centesimo di euro.

A lungo ho sperato che Anthony Depin tornasse alla ribalta con una nuova avventura, un personaggio tanto riuscito, grazie all’abilità del suo creatore Paolo Pinna Parpaglia, non meritava di chiudere la sua esistenza tra le pagine di un unico romanzo.

I miei desideri sono stati avverati e devo ammettere che hanno superato ogni aspettativa: l’autore è riuscito a confermare l’esplosiva novità ottenuta con la prima pubblicazione, ha continuato a strapparmi risate senza mai risultare pesante o forzato, e trovare interessanti escamotages durante lo svolgimento della trama.

Fantastico, una lettura che sento di consigliare a tutti quei lettori che vogliono interrompere la solita narrativa di genere standardizzata e che desiderano passare alcune ore di divertimento e spensieratezza tra le pagine di un libro originale.

Che dire? Attendo con ansia il terzo capitolo del pazzo protagonista di Assemini. 

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Paolo Pinna Parpaglia 


È nato nel 1974 e vive a Cagliari. Laureato in giurisprudenza, svolge la professione forense dal 2005. La Newton Compton ha pubblicato le prime indagini dell’investigatore Antony Depin, Chi ha ucciso Desiré Bellanova? e La morte si chiama Madame, oltre ai romanzi Quasi colpevole, Quasi innocente, Vendetta privata, Inviato a giudizio e Il quarto testimone.