L’inconsapevole




 L’inconsapevole


Autore: Fausto Manara

Editore: Piemme

Genere: giallo

Pagine: 217

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. È notte fonda quando Antonio Mazzini risponde a una telefonata che mai avrebbe voluto ricevere. Psichiatra di successo, si occupa in particolare di adolescenza, e un giornalista gli dà una notizia che lo getta nello sconforto: Paola, una sua giovane paziente, si è suicidata in ospedale. Per Antonio – che ha dedicato tutta la propria vita alla professione, a parte qualche piccola scivolata nel mondo delle scommesse e dei locali notturni – quella morte è un fallimento che non può perdonarsi. È quindi per senso di colpa e forse anche per puntiglio che inizia a fare qualche ricerca sulla tragica fine della ragazza. Era un’anima fragile, sì, con un forte disturbo dell’alimentazione, ma gli ha sempre dato l’idea di essere una combattente, una che avrebbe fatto qualunque cosa per uscirne, e quel suicidio stona con tutto il suo quadro clinico. Il muro che Antonio si trova di fronte è spesso, la procura non ha dubbi, ma lui è convinto che qualcosa non quadri. Forse l’ombra che un infermiere ha visto fuggire per le scale e poi c’è il referto, anche se non decisivo, dell’autopsia… La ricerca ha sempre fatto parte del suo modo di lavorare ma questa volta sarà costretto ad addentrarsi in una storia intricata e agghiacciante, da cui gli sarà difficile uscire incolume.

 Recensione di Cinzia Passaro


L’inconsapevole è un giallo psicologico, il protagonista uno psichiatra, Antonio Mazzini, che s’improvvisa detective  per il caso di suicidio di una sua ex paziente.

Antonio Mazzini è uno psicoterapeuta con una razionalità sconcertante anche nel giustificare i suoi vizi, ma soprattutto nel decidere se Beatrice, la donna che frequenta, è congeniale a una storia d’amore o se può farsi bastare gli incontri con Anissa sua collega e occasionalmente compagna di letto. 

È un professionista di successo che però nasconde un rapporto difficile con la madre ottantacinquenne, rea di avergli creato non pochi problemi esistenziali e relative difficoltà emotive. 

A mimare l’apparente sicurezza di Mazzini la notizia del suicidio di Paola, una paziente che ha avuto in cura due anni prima, curata per i suoi disturbi alimentari, il dubbio che dietro ci potesse essere altro lo convincerà di non aver pienamente gestito la situazione e soprattutto che il suicidio sia in realtà un omicidio. 

Ed è così che lo psichiatra si trasforma in detective, facendosi coinvolgersi suo malgrado nella vicenda, scoprendo punti salienti che durante la psicoterapia con Paola gli erano sfuggiti. La figura dei genitori di Paola, la madre Giovanna soprattutto, lo porteranno a dubitare delle convinzioni a cui era giunto. Il rischio di aver fallito lo rende così vicino a Paola e Giovanna da giustificare quest’ultima vedendola sia colpevole che innocente.

Il coinvolgimento di un’altra sua paziente, Carlotta, la cui storia è strettamente intrecciata con quella di Paola, lo metterà seriamente in difficoltà, ma la sua testardaggine lo spingerà a continuare a investigare. A un certo punto pare che siano i pazienti a condurre lo psicoterapeuta dove loro vogliono.

Un romanzo che è uno spaccato sulla psiche umana, uno sguardo consapevole sull’inconsapevole o su cose che ognuno vorrebbe rimanessero tali e quali anche quando si chiede aiuto. Con  notevole  capacità di addentrarsi nell’animo umano, l’autore stana le fragilità non solo di chi ha bisogno di aiuto ma anche dello stesso Mazzini. 

Un giallo che si dipana all’ultima pagina in un finale aperto, con tante domande e altrettante incertezze, che lascia al lettore non poche perplessità, tuttavia l’attenzione rimane alta. 

Per chi ama i gialli intricati e a tratti inverosimili, la lettura di questo romanzo non potrà che essere piacevole.

Consigliato.

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Fausto Manara


psicoterapeuta e psichiatra specializzato nella cura di disturbi clinici quali ansia, depressione, stress e attacchi di panico. È stato professore universitario alla scuola di specializzazione in Psichiatria dell’Università di Brescia ed ha fondato e diretto il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare degli Spedali Civili. Offre consulenze per il trattamento di disturbi alimentari, anoressia e bulimia. Ha tenuto lezioni e conferenze in Università e Istituzioni italiane ed internazionali, nonché seminari ed incontri a scopo formativo e didattico. Si è dedicato ad attività editoriali pubblicando cinque volumi scientifici e di dieci saggi divulgativi pubblicati da Sperling e Kupfer tradotti in varie lingue.Nel 2008 ha iniziato a dedicarsi all’arte, esponendo in gallerie e siti museali in Italia, Svizzera, Francia e Belgio.