Anna O




Matthew Blake


DETTAGLI:

Traduttore: Tiziana Lo Porto

Editore: La nave di Teseo

Genere: Thriller psicologico

Pagine: 506

Anno edizione: 2024

Sinossi. Anna Ogilvy è una scrittrice venticinquenne di talento, ha fondato da poco un suo giornale, proviene da una famiglia importante e ha un brillante futuro davanti a sé. Una notte, però, durante il sonno, pugnala a morte i suoi due migliori amici e, da quel momento, non si risveglia più. È stata colpita da quella che i neurologi chiamano “sindrome della rassegnazione”, un rarissimo disturbo psicosomatico che la induce in uno stato di sonno perenne. Sono passati quattro anni da quella terribile notte quando il dottor Benedict Prince, uno psicologo forense esperto nel campo dei crimini legati al sonno, viene incaricato di indagare sul caso di Anna O, la “Bella Addormentata”, come i tabloid l’hanno ribattezzata. I suoi studi e i suoi metodi sembrano essere l’ultima speranza di risolvere il caso, svegliando l’assassina per far sì che possa essere finalmente processata. Ma la situazione in cui si trova Benedict è molto più complicata: altre persone sono coinvolte nella vicenda e non sono affatto felici del compito che è stato assegnato al dottore. Lui, a sua volta, è un uomo dal passato turbolento e costellato di misteri. Mentre lavora con Anna cercando di svegliarla, Benedict dovrà anche capire cosa è realmente accaduto e se è giusto ritenerla responsabile dei suoi crimini. Non sa, però, del pericolo che incombe su di lui e sulla sua paziente, e nemmeno immagina la portata dei segreti che si celano dietro al caso Anna O. Matthew Blake firma un thriller psicologico in cui il confine tra preda e predatore, tra vittima e carnefice, tra innocente e colpevole è sempre effimero e volubile.

 Recensione di Fiorella Carta


Anna O. (1859 – 1936) è il nome letterario attribuito a Bertha Pappenheim, celebre paziente di Josef Breuer che fu trattata mediante ipnosi per diversi sintomi di isteria, finché del caso non si appassionò Freud, dal cui interesse derivò un importante stimolo per la nascente disciplina della psicoanalisi.

Potete partire da questa informazione per delineare i fili di questo romanzo, un dedalo psicologico fra realtà e finzione, fra citazioni di pazienti e fatti realmente accaduti.
Quattro anni in cui Anna O. , quella contemporanea, dopo aver ucciso nel sonno i suoi due migliori amici, ha continuato a dormire.

Per poterla processare serve però che si risvegli e così, mentre l’opinione pubblica, fra social, bloggers, giornalisti, fazioni pro e contro crea un mondo fatto di notizie false e illazioni, la paziente, l’assassina, viene trasferita ad Abbey, una famosa quanto discreta clinica del sonno dove il Dottor Prince cercherà di stimolarla con nuovi metodi.

Nel vortice di Anna O. fin dalla notte degli omicidi, girano diverse persone, non tutte così entusiaste di questo nuovo tentativo e le speranze si dividono.
Perché Anna O. non è solo un’assassina, ma sa cose che forse è meglio restino ancora a dormire.

Un romanzo di circa 500 pagine che non appesantisce ma informa, non è prolisso e necessita di tutto questo spazio perché gli intrecci, i segreti che verranno svelati e lasceranno il lettore in  tensione fino all’ultimo rigo, devono trovare il loro momento perfetto.
Ciò che ha spinto l’autore a scrivere un romanzo sulla sindrome della rassegnazione, sul sonnambulismo e le sue conseguenze è il pensiero che ogni persona passa 33 anni della sua vita a dormire.

Un tempo in cui potrebbero succedere un’infinità di cose, nei nostri sogni o nella realtà.
Freud, Capote, casi clinici, leggi contro la violenza sui pazienti negli esperimenti condotti nelle case di cura.

Tutto viene ricomposto per creare una storia fatta di bugie, tradimenti e, proprio questa vicinanza alla realtà, rende il lettore più incline al coinvolgimento, proverà anche lui a schierarsi, ma capirà, troppo tardi, di aver tralasciato qualcosa, qualcuno.

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Matthew Blake


ha studiato Lettere alla Durham University e al Merton College di Oxford. Ricercatore e speechwriter a Westminster, dopo aver scoperto che in media una persona passa dormendo trentatré anni della propria vita, inizia una ricerca approfondita sui crimini legati al sonno e sulla misteriosa malattia conosciuta come “sindrome della rassegnazione”, che lo porta a indagare su delitti compiuti in casi di sonnambulismo. Anna O nasce da questo interesse ed è il suo romanzo d’esordio.