Vico dell’Amor Perfetto





Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Adelaide Barigozzi

Editore: Frilli

Serie: Un’indagine per taglie forti #1

Genere: Noir

Pagine: 276 p. R.

Anno di pubblicazione: 2017

Sinossi. Quale oscuro segreto custodisce il decrepito ma sontuoso Palazzo della Polena, nel cuore del centro storico di Genova? Quando Patti, Clara e Rosanna, tre amiche diversamente rotonde, decisero di realizzarvi il loro sogno, ovvero aprire la Boutique Tutta Curve, un negozio bomboniera specializzato in taglie forti, mai avrebbero immaginato di ritrovarsi di lì a un anno sulla scena di un delitto. Chi sono veramente gli abitanti del palazzo? Forse è tra loro che si nasconde uno spietato assassino? Una sola cosa è certa: nessuno è al sicuro. E tutti hanno qualcosa da nascondere. Lo psicologo esperto in adolescenti inquieti, l’ex moglie volitiva, una parrucchiera facilmente eccitabile, una vegliarda altezzosa con un debole per i carlini, uno strano ragazzo che pare un elfo… E così, tra prove d’abito, tazze di tè, cioccolatini, omaggi floreali anonimi, incontri pericolosi e molti pettegolezzi, Patti, Clara e Rosanna si improvvisano detective. Ma scoprire la verità non sarà per niente facile.

Amo l’elemento sorpresa. Lo cerco nei miei film, lo ritrovo nei miei libri. Racchiude il segreto stesso della vita. L’amore ti sorprende, l’amicizia ti sorprende. La volontà di sorridere nonostante tutto, ti sorprende. Perfino la morte nella sua ineluttabilità ha il potere di sorprendere sempre. Ebbene, questo romanzo ha il dono di sorprendere. C’è l’amore, c’è l’amicizia, c’è la volontà di sorridere sempre nonostante tutto senza mai prendersi troppo sul serio e, naturalmente, abbonda la morte, trattandosi di un noir.

(Prefazione – Vico dell’amor perfetto – Ferzan Ozpetek)

Recensione

Un romanzo che si presenta da subito con quel qualcosa in più, proprio grazie alle parole che ne introducono i contenuti e che ho riportato qui sopra, che sono state scritte nere su bianco niente meno che dal grande Ferzan Ozpetek, regista, sceneggiatore e scrittore turco.

Come non bastasse la presentazione di pregio, già dal primo capitolo il libro ti prende subito alla grande, con quei suoi toni un po’ caotici, quel chiacchiericcio e la maldicenza a bocca piena tipici dei palazzi, quell’atmosfera un po’ casinista, i bisbigli attraversando l’androne da parte delle signore che appena vedono qualcuno passare neanche trascorsi 5 secondi iniziano a spettegolare, che finisce per farti sentire a casa e ti induce a ridere e ti coinvolge ancora di più.

Un altro libro incrociato per caso in questo lungo periodo di isolamento, che sicuramente regala un po’ di buonumore, ci fa vivere un pizzico di mistero e ci darà un’indicazione sul dove rivolgerci quando tutto ciò che stiamo vivendo si spera finirà, e ci ritroveremo lì con delle forme un po’ più arrotondate, la bilancia che ci mostrerà le molle e noi che al posto della prova costume, desidereremo null’altro se non la prova accappatoio, rigorosamente modello extra large.

Clara, Patti e Rosanna, tanto diverse nel carattere ma uguali nello spirito.

Tre donne per così dire nel fiore degli anni, tre modi diversi di essere enormi.”

Cosa le unisce, vi chiederete voi?

Beh, sicuramente qualche chiletto in più e la voglia di non rinunciare a vivere, il desiderio di crearsi nuove opportunità oltre la volontà a non cedere mai, perché una buona occasione di riscatto sia nella vita privata che in quella lavorativa può e deve ripresentarsi sempre.

Ma entriamo nel romanzo.

Le protagoniste.

Patti, la riccioli d’oro del gruppo, prepotente e un po’ manipolatrice, Rosanna dalla capigliatura corvina, eterna sognatrice e anche la più giovane delle tre amiche, Clara la rossa e la più meditativa e riflessiva del trio, con doti degne della miglior Miss Marple.

Fra dolcetti, tisane golose e stravaganti senza dimenticare le cene multietniche per asporto di Clara, indispensabili per mettere a tacere i suoi insaziabili e un po’ selvaggi figlioli, come in un giallo inglese d’altri tempi l’atmosfera si presenterà serena, frizzantina e accogliente.

Il luogo.

Un negozio sorto negli spazi del portierato di Palazzo della Polena in Via Vico Dell’amor perfetto al numero 9 in quel di Genova.

“La Boutique tutta curve”.

Il crimine.

Uno degli abitanti del palazzo verrà brutalmente ucciso nel suo appartamento.

Il mistero si apre e poi si chiude, ma all’interno di tutto, come in un cioccolatino farcito, si ritroveranno amore, passione, follia, cattiveria, bugie, orrori, dolcezza e il tutto, è stato così sapientemente amalgamato da non lasciare nulla al caso. I colpi di scena, i battiti del cuore accelerati per la sorpresa, gli attimi di terrore, le azioni rischiose fino a giungere all’epilogo finale.

Come in un caso seguito dalla cara Miss Marple, sarà proprio davanti a the e pasticcini, che una volta radunati tutti i sospetti la verità emergerà in tutta la sua potenza. Il cattivo sarà assicurato alla giustizia e ancora una volta, si avrà la prova, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che è proprio nelle situazioni più semplici e, nei luoghi dalla facciata più onorabile e rispettabile che spesso si annida il male, quello da sempre nascosto sotto al tappeto.

Una delle prime cose che mi hanno colpita leggendo questa storia è sicuramente il buon livello di umorismo, mescolato sapientemente alla vita quotidiana in famiglia e che a sua volte, viene unita alla capacità di riproporre quello che effettivamente avviene in tutti i palazzi che poi, è solo una versione ridotta di ciò che capita in un paese o in un quartiere, ovvero il pettegolezzo.

Dal pettegolezzo prendono vita propria intenti e situazioni imprevedibili, che spesso finiscono per mettere in difficoltà le persone che vi si trovano coinvolte, finendo per creare equivoci che a loro volta porteranno verso strade sbagliate.

Adelaide Barigozzi, inoltre, mi ha incantata con le sue descrizioni calde e vivide di ambienti, colori, vestiti e arredi. Io mi immaginavo le tre Charlie’s Angels” di Palazzo della Polena ricche di colori, con abiti sicuramente che non passerebbero inosservati ma che le ragazze indossavano con classe ed eleganza, arrivando a dare loro quel tocco in più.

Grasso e sexy, era il loro motto: “Più carne hai, più vale la pena mostrarla!”

Il libro si presenta con una scrittura veloce e freschissima, che in questo momento, almeno per quanto mi riguarda, era proprio quello che ci voleva: un modo alternativo per svagare la mente senza però rischiare di annoiarmi e credetemi, con le tre grazie la noia proprio non ci sarà.

Buona lettura!

 

 

Adelaide Barigozzi


Adelaide Barigozzi: è giornalista. Lavora per “Cosmopolitan” e ha scritto per diversi giornali e periodici tra cui “Corriere Mercantile”, “Bella”, “Corriere della Sera”, “Grazia”, “Marie Claire,” ed “Elle”. Cresciuta a Genova, ha abitato per alcuni anni in Brasile. Da tempo vive a Milano.

 

Acquista su Amazon.it: