Angeli innocenti




Recensione di Dario Brunetti


Autore: Paola Mizar Paini

Editore: Fratelli Frilli

Pagine: 163

Genere: Giallo

Anno di pubblicazione. 2017

Alagna è un piccolo paese della Lomellina immerso tra la nebbia e le risaie dove di solito non accade nulla o meglio quasi nulla, perché viene improvvisamente colpito da un orrendo delitto: in un cassonetto dell’immondizia vicino al cimitero viene trovato il corpo di un ragazzino di 15 anni.

Le indagini vengono affidate al Maresciallo Marchi e al Tenente Sabrina Ferri della caserma di Garlasco e si rivelano piuttosto complicate dato che mancano sia gli indizi che il movente. All’improvviso una svolta alle indagini, viene ritrovata una fotografia scattata la sera del ritrovamento del corpo.

L’istantanea porterà il Maresciallo Marchi e il Tenente Ferri, coadiuvati dal direttore della “Provincia Pavese “, quotidiano locale, a far luce su un fatto accaduto molti anni prima. Le indagini vanno dritte per un’unica via da seguire che è quella della Cascina Montagnola abitata da Antonio Bianchi detto “Tunen Gamben”, un personaggio misterioso e fin troppo strano che è facile bersaglio dei bambini visto che viene più volte deriso.

Il romanzo scritto brillantemente dalla Mizar Paini è concentrato maggiormente sulle figure dei bambini, i cosiddetti “Angeli innocenti”, che sono i più puri e i più semplici, ma facili prede per un mostro che si nasconde ed è pronto a colpire quando meno te lo aspetti.

L’impatto di questo noir scritto con particolare minuziosità è devastante, e l’abilità della scrittrice sta proprio in questo, nel trattare un argomento così particolare con estrema delicatezza.

Secondo me la scrittrice nasconde un messaggio in codice che sta al lettore scoprire, perché si parla di orrore, di compassione, di rabbia e di vendetta, tutti stati emozionali che mettono a dura prova i protagonisti di questa vicenda, in particolare quelli chiamati in causa, e solo facendo scorrere le pagine di questo convincente romanzo si può arrivare alla soluzione finale.

L’esordio della Mizar Paini promette bene e vale la pena attendere i suoi prossimi scritti, perché sono certo che troverà dall’altra parte dei lettori curiosi dato che in questa storia è riuscita a coinvolgere, emozionare e a catturare fin troppo l’attenzione.

Missione compiuta!

Paola Mizar Paini


Nasce in un nebbioso 28 novembre a Marcignago (PV). Attualmente risiede ad Alagna Lomellina. Lavora nel comparto Viabilità come assistente al traffico per Milano Serravalle. È mamma di Andrea, Ylenia e Denny. Si definisce felicemente single ma pazzamente innamorata dei suoi due nipoti: Omar e Amily. Adora i thriller e tutto ciò che riguarda paranormale e mistero, la musica e le cene in compagnia di amici. Ama il sole e il mare, il rumore della pioggia sui vetri e anche la pianura con le sue nebbie. Odia le zanzare, le diete e la palestra. Scrive prevalentemente di notte con le cuffiette nelle orecchie, alternando brani di musica classica a quella new age. Angeli innocenti, suo romanzo d’esordio, è un noir psicologico dove i personaggi non sono quello che sembrano.