Chi nulla rischia




La prima indagine di William Warwick

 
Recensione di Marina Toniolo


Autore: Jeffrey Archer

Traduzione: Seba Pezzani

Editore: Harper Collins Italia

Genere: Saga, giallo

Pagine: 416

Anno di pubblicazione: 2021

 

 

 

 

 

Sinossi. William Warwick desiderava fare il detective dall’età di otto anni, dopo aver risolto il caso delle barrette di Mars scomparse, e da allora nessuno è riuscito a dissuaderlo dal suo proposito, nemmeno suo padre, Sir Julian, che speravasarebbe diventato un eminente avvocato come lui. E infatti, subito dopo la laurea in storia dell’Arte, il caparbio giovanesi arruola nella Polizia metropolitana di Londra dove, grazie alla brillante intelligenza e all’aiuto del suo mentore, un veterano della polizia a un passo dalla pensione, diventa rapidamente detective dell’unità Arte e Antichità. Il primo casoche gli viene affidato è il recupero di un preziosissimo Rembrandt trafugato dal Fitzmolean Museum, e per risolverloWilliam dovrà mettere in campo tutte le sue capacità e la sua tenacia. Arrivare alla verità non sarà facile, e nel corsodelle indagini il giovane detective incontrerà diverse persone che avranno una parte importante nella sua vita: un loscocollezionista d’arte, il suo ancor più losco avvocato, capace di piegare la legge fino quasi al punto di infrangerla, e l’assistente ricercatrice del museo, Beth Rainsford, una donna dai mille segreti che gli ruberà il cuore

 

Recensione

Consideriamo che l’autore di questo romanzo è un gentiluomo di ottant’anni, inglese fino al midollo, la cui carriera si è snodata tra politica e bel mondo: ecco che avremo una miscela esplosiva di puro British humor a cui più di una volta mi sono abbandonata con una sonora risata.

Non avrei mai pensato che l’Inghilterra fosse di strada per andare da qualche parte” commenta un giudice durante il dibattimento: questo punto riassume l’ironia che aleggia in tutte le pagine, tra detective che snocciolano perle di saggezza a beneficio della recluta Warwick, al padre dello stesso, avvocato della Corona Reale.

La storia è abbastanza articolata: ci sono furti di opere d’arte e falsari abilissimi nel creare copie delle stesse; ci sono cercatori di tesori nei mari italiani e furfanti sia dentro che fuori la polizia. Ad un certo punto, quando conosciamo il segreto della giovane Beth, innamorata di Warwick, la trama un po’ si confonde fino ai capitoli finali con i processi.

Decisamente un romanzo che mi è piaciuto dall’inizio alla fine, ben scritto, ben tradotto e con argomenti di mio personale interesse: opere d’arte e detective alle prime armi e di primo pelo che oltretutto intrecciano una relazione con un’assistente di un museo…il tutto sempre con uno stile che si ritrova solo ed esclusivamente trattando gli autori inglesi.  Mi è parso quasi di ritrovarmi a leggere una storia di Jane Austen per la vivacità dei dialoghi quasi che fossero stati scritti al momento e non studiati a tavolino.

I personaggi sono tutti ben delineati caratterialmente e ad alcuni è stata aggiunta una vaga descrizione fisica per fissare l’impressione del lettore e l’ho trovata una scelta indovinata.

Decisamente una storia sui generis, tant’è che lo stesso Archer dice che non è una detective story, ma è la storia di un detective. Inoltre, come prologo, lo stesso considera che se William Warwick riuscirà mai a raggiungere il grado di commissario dipenderà dalla determinazione e abilità che dimostrerà, tanto quanto dalla sua speranza di longevità(dell’autore): la sua, non la nostra.

Geniale.

 

A cura di Marina Toniolo

https://ilprologomarina.blogspot.com/

 

 

Jeffrey Archer


è un ex politico e uno scrittore inglese, barone di Weston-super-Mare. Nato in Inghilterra nel 1940, si è laureato a Oxford e nel corso della sua carriera politica è stato candidato sindaco di Londra, membro del Parlamento europeo, vice presidente del partito conservatore e deputato alla Camera dei Lord per venticinque anni. Oltre a essere uno scrittore di bestseller è anche drammaturgo, autore di raccolte di racconti, opere teatrali e saggi. Tra i suoi maggiori successi si ricordano i Prison Diaries, la serie di Caino e Abele e la saga dei Clifton, edita da Harper Collins Italia, di cui Solo il tempo lo dirà e I peccati del padre (ambedue usciti nel 2018) sono i primi due capitoli. Seguono Un segreto ben custodito e Attento a quel che desideri, entrambi editi nel 2019 e Questo fu un uomo (Harper Collins 2020).

 

 

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