I figli della polvere




Recensione di Ilaria Bagnati


Autore: Arnaldur Indriðason

Traduzione: Alessandro Storti

Editore: Guanda

Genere: Thriller

Pagine: 336

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. In una fredda notte di gennaio, Daníel, da anni ricoverato per schizofrenia presso un ospedale psichiatrico di Reykjavík, si uccide gettandosi da una finestra sotto gli occhi del fratello Pálmi. Poche ore dopo, in un altro quartiere, un anziano insegnante in pensione muore nell’incendio doloso della sua casa. Le due morti, apparentemente così lontane fra loro, hanno in realtà un punto di contatto: Daníel è stato allievo del professore negli anni Sessanta e i due negli ultimi tempi si erano incontrati più volte… Ora spetta all’ispettore Erlendur e alla sua squadra investigativa scoprire quale segreto inimmaginabile nasconde questa turbolenta relazione. Personaggi avvincenti, suspense, dilemmi morali e ricerca della giustizia: in questo primo thriller della serie troviamo tutti gli elementi che hanno portato Arnaldur Indriðason al successo internazionale e facciamo conoscenza con il tormentato e geniale Erlendur, cupo e mutevole come il cielo islandese.

Recensione

Indriðason con I figli della polvere dà vita ad una nuova serie thriller molto avvincente con un nuovo protagonista tutto da scoprire e apprezzare.

Ci troviamo a Reykjavík in Islanda, Danìel ha passato quasi tutta la sua vita in un ospedale psichiatrico con la diagnosi di schizofrenia. L’unico che gli fa sempre visita è il fratello minore Pàlmi che lo vede morire suicida gettandosi da una finestra.

Pàlmi nonostante non abbia mai veramente legato con quel fratello che ricorda malato da sempre, non riesce a darsi pace dopo la sua morte. Egli decide così di parlare con il personale dell’ospedale per cercare di scoprire cosa abbia portato Danìel al suicidio. Scopre così che negli ultimi tempi lui non era l’unico che faceva visita al fratello, il suo vecchio insegnante è andato più volte.

Cosa avrà spinto il professore a cercare il suo vecchio alunno dopo tanto tempo? Lo stesso giorno del suicidio di Danìel il professore viene trovato carbonizzato nella sua casa, cosa sarà successo? I due casi possono essere collegati?

Ad indagare sul caso è Erlendur, un investigatore della vecchia scuola, burbero e tormentato dai demoni del passato e da problemi familiari. A fare coppia con lui c’è Sigurður Oli, una giovane leva che si è formata negli Stati Uniti, cosa di cui va molto fiero. Se siete abituati alle coppie di investigatori che sono tutto “pappa e ciccia” qui non è così, Sigurður ed Erlendur non si piacciono e non ne fanno mistero. Ne vedrete delle belle! Erlendur è un bel personaggio anche se sono convinta che dobbiamo ancora conoscere molto di lui, non credo sia venuto fuori del tutto.

La trama appare fin da subito intricata e le indagini mettono in risalto progressivamente un groviglio di misteri, bugie e fatti insabbiati. Anche Pàlmi decide di investigare per conto suo sulla faccenda. Non mi aspettavo uno svolgimento così ben architettato e geniale, nella parte finale il lettore viene a scoprire dei fatti raccapriccianti che rendono la lettura complessivamente ancora più convincente ed interessante. La narrazione è scorrevole, ricca di colpi di scena e indizi che vengono forniti al lettore in modo graduale così da saziare la sua fame piano piano senza fornirgli una mega abbuffata.

Consiglio la lettura di I figli della polvere a chi ama i thriller nordici e a chi ama scoprire e conoscere una nuova serie con un bel protagonista.

 

A cura di Ilaria Bagnati

ilariaticonsigliaunlibro.blogspot.com

 

Arnaldur Indriðason


Arnaldur Indriðason è uno scrittore islandese di romanzi polizieschi che hanno come protagonista il personaggio di Erlendur Sveinsson. Ha lavorato come giornalista indipendente e come critico cinematografico. Laureato in storia, ha scritto il suo primo romanzo nel 1997. Ha vinto numerosi premi fra i quali il Glasnyckeln e Gold Dagger. Tra i suoi romanzi pubblicati da Guanda: Sotto la città (2005), La signora in verde (2006), La voce (2008), Un corpo nel lago (2009), Un grande gelo (2010), Un caso archiviato (2010), Un doppio sospetto (2011), Cielo Nero (2012), Le abitudini delle volpi (2013), Sfida cruciale (2013), Le Notti di Reykjavík (2014), Una traccia nel buio (2015), Un delitto da dimenticare (2016), Il commesso viaggiatore (2017), La ragazza della nave (2018), Quel che sa la notte (2019) e I figli della polvere (2021).

 

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