L’assassino del lago




Recensione di Katia Montanari


Autore: Pietro Garanzini

Editore: NEWTON COMPTON EDITORI

Genere: thriller poliziesco

Pagine: 352

Anno di pubblicazione: 2018

SINOSSI: “Perché lo avete fatto?” ha chiesto l’assassino alle sue tre vittime prima di sparare loro alla nuca. L’ispettore Mario Ferrari e il viceispettore Andrea Matheoud si trovano a indagare su questi tre misteriosi omicidi avvenuti in rapida successione e che presentano lo stesso modus operandi. Apparentemente, le tre vittime non hanno nulla in comune quindi sembra davvero difficili riuscire a scoprire chi è il colpevole e il movente. Grazie al loro accurato lavoro di indagine e alle preziose ricerche dell’agente Nanetti, Mario e Andrea scaveranno nel passato delle vittime per cercare la chiave per risolvere questo intricato mistero.

RECENSIONE: Questo poliziesco decisamente “funziona”. La trama, all’inizio semplice, si infittisce sempre di più e presenta intrecci davvero inaspettati. I dialoghi sono ben strutturati e risultano chiari e scorrevoli.

Gli indizi emergono dalle indagini in modo logico e sistematico, all’ interno di luoghi precisi e ben delineati intorno al lago Maggiore. L’ispettore Ferrari, protagonista della storia, è davvero ben caratterizzato e risulta molto affascinante.

Nonostante sia estremamente riservato, spesso irriverente, a volte irritante e dica troppe parolacce, è un uomo ironico, scherzoso, che ha fatto del lavoro la sua vita.

Il viceispettore Andrea è invece molto controllato, serio, rispettoso delle regole e delle gerarchie ma, nonostante siano uno l’opposto dell’altro, tra loro c’è stima e rispetto reciproco anche quando le loro differenze caratteriali li portano a scontrarsi un po’.

Le interazioni tra i due sono accattivanti, a volte divertenti, e ti rendono parte di questo perfetto duo. Nel romanzo vengono anche affrontate problematiche sociali piuttosto complesse come la tossicodipenza e la “sindrome da branco”. Lo consiglio vivamente agli amanti del genere.

Pietro Garanzini


Pietro Garanzini è nato a Novara nel 1978. Ha cambiato diversi lavori, conservando immutate le proprie passioni per la storia locale, la montagna e la scrittura. È diventato una Guida Alpina certificata UIAGM, con specializzazione Canyoning e lavori in fune. Ha viaggiato in Nepal, Argentina, Norvegia e Russia. Il suo primo romanzo, “L’ultima traccia”, è uscito a maggio 2016 per Nero Press Edizioni. “L’assassino del lago”, primo di una serie, è il suo secondo romanzo giallo, pubblicato da Newton Compton Editori nel 2018.