La sovrana lettrice




Recensione di Fiorella Carta


Autore: Alan Bennett

Traduzione: Monica Pavani

Editore: Adelphi

Pagine: 94

Anno: 2011

Sinossi. A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. E in effetti è successo qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga. Perché oltre alle irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena – uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo.

Recensione

Alcune scoperte ci cambiano la vita. Per quanto riguarda la lettura, amore viscerale e compulsivo, devo ringraziare Molnar e i suoi Ragazzi della Via Paal. Ecco che Alan Bennett in questo romanzo breve, sagace e con il sarcasmo e l’inconfondibile humour inglese, ci parla di un personaggio in vesti differenti dal solito.

La Regina Elisabetta scrolla dalle sue spalle la polvere dello stereotipo e dopo una visita a una biblioteca itinerante in sosta nelle sue cucine, scopre il mondo vasto, smisurato, infinito dei libri. Inizia così questo cammino fatto di scoperte, insegnamenti, presa coscienza di un’ignoranza che va colmata, anche se troppo tardi.
Piacevole come pochi, con un finale disarmante che mi fa ridere e sorridere anche ora, La sovrana lettrice è incorniciato da consigli di lettura, esalta questo mondo di carta e parole sempre troppo sottovalutato.


I libri se ne infischiavano di chi li leggeva; se nessuno li apriva, loro stavano bene lo stesso. Un lettore valeva l’altro e lei non faceva eccezione. La letteratura, pensò, è un commonwealth; le lettere sono una repubblica”

 A cura di Fiorella Carta

 

Alan Bennett


Drammaturgo e sceneggiatore inglese (n. Leeds 1934). Laureatosi in Storia a Oxford (Exeter College), è stato docente di Storia medievale sino alla fine degli anni Cinquanta, quando ha lasciato l’università per il teatro; ha portato in scena la sua prima commedia nel 1968 (Forty years on). B. racconta le peripezie dei suoi antieroi con uno humor tagliente, trattando tematiche anche drammatiche ma sempre in tono lieve e ironico

 

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