Abisso




Coronavirus: il romanzo della profezia

 
Recensione di Salvatore Argiolas


Autore: Dean Koontz

Traduzione: Alessia Battistella, A. Lini, M. Martina, E. Antonini

Editore: TimeCrime

Genere: Thriller

Pagine: 360

Anno di pubblicazione: 2020

 

 

 

 

 

Sinossi. E se lincidente che le ha portato via suo figlio non fosse mai avvenuto? È trascorso un anno da quel giorno fatale in cui Tina Evans ha perso suo figlio Danny e anche se la sua vita è cambiata per sempre, ora sta finalmente iniziando ad accettarlo. Il successo nel lavoro, un incontro di passione e sentimento… tutto sembra rimettersi al posto giusto. Ma le basta confondere il viso di un bambino per quello di suo figlio nellauto di uno sconosciuto per scatenare in lei un vortice di dubbi ed emozioni incontrollate. E poco dopo, nella camera del suo bambino, sulla lavagna cominciano ad apparire due parole: NON MORTO. Tina ha motivo di credere che quellincidente con gli scout non si sia mai verificato, e che forse suo figlio viene tenuto lontano da lei, prigioniero di un uomo in nero, e disperatamente bisognoso del suo aiuto. E così, verso un lento e inesorabile destino, il dolore e il dubbio genereranno in lei unossessione da cui le sarà impossibile sottrarsi: il bisogno di rivedere suo figlio a costo di sprofondare nellabisso. Organizzazioni militari segrete e misteriose sperimentazioni sono al centro del romanzo di Dean Koontz, che grazie alla sua straordinaria capacità di descrivere lanimo umano già nel 1981 riuscì a profetizzare una minaccia del nostro tempo in un thriller angosciante e sensazionale.

 

Recensione

Allo scoppiare dell’epidemia di coronavirus in Cina, si parlò molto di un romanzo di Dean Koontz The Eyes of Darkness, ora pubblicato in italiano con il titolo di Abisso, che avrebbe profetizzato la pandemia.

La storia di questo libro è abbastanza complessa in quanto fu pubblicato nel 1981 con lo pseudonimo di Leigh Nichols, uno dei tanti usati da Koontz in quel periodo. Dopo la caduta del muro di Berlino venne modificato in alcune parti per renderlo più adeguato alle mutate condizioni geopolitiche e fu cambiato anche il nome del virus da Gorki-400 (che alludeva alla città sovietica supersegreta) in Wuhan-400, derivato dalla città cinese che ospita tantissime industrie e laboratori biochimici, visto che almeno nominalmente i cinesi avevano preso il posto dei russi come nemico numero uno per gli Stati Uniti.

Il virus Wuhan-400 però, diversamente da quello che sta contagiando milioni di persone, ha un periodo di incubazione di sole quattro ore, colpisce il cervello e ha una percentuale letale del 100% per cui è completamente diverso da quello che tanto ci preoccupa attualmente.

Ripubblicato in seguito sotto il vero nome di Dean Koontz, Abissonon ha il ritmo adrenalinico e serratissimo di thriller successivi come Intensityo Il fiume nero dell’animama presenta un buon melange, tipico degli anni Ottanta, tra diversi generi narrativi come suspense, romanticismo, azione e soprannaturale.

E’ proprio l’aspetto paranormale, che riflette qualche suggestione tipica di Stephen King, il lato più originale del romanzo in quanto tiene sempre tesa la narrazione lasciando il lettore con il fiato sospeso sino alla fine.

L’amore di una madre per il figlio è la forza più potente che esista e Tina Evans dimostra di saperlo benissimo non riuscendo a credere, nonostante le prove, che suo figlio Danny sia morto davvero.

Tina è un’ex ballerina che è diventata coreografa e produttrice di varietà molto famosi ma è sempre ossessionata dal ricordo del ragazzo. La sua tranquillità è scossa anche da misteriose incursioni nel suo appartamento che lasciano scritte inquietanti.

Con l’aiuto del suo amico Elliot Stryker, avvocato ed ex agente dei servizi segreti dell’esercito, Tina cerca di far riesumare il corpo del figlio per non essere più turbata dall’idea non sia morto.

La richiesta di disseppellimento scatena un’immediata e cruenta azione di un’organizzazione occulta che vuole tenere nascosti segreti inconfessabili.

Dean Koontz amalgama con abilità diverse tematiche ancora attuali e mette in evidenza interrogativi etici di estrema importanza:

Perché lavoriamo così tanto per tenere testa ai nostri nemici, non stiamo forse diventando come loro? Non stiamo diventando uno Stato totalitario, proprio quello che dicevamo di disprezzare?(…) Non stiamo lasciando che la paura del nemico ci trasformi nel nemico? E alla fine non è solo un altro modo di perdere la guerra?

Queste frasi ricordano il famoso aforisma di Friedrich Nietzsche, che probabilmente ha suggerito il titolo all’edizione italiana: Chi combatte contro i mostri deve guardarsi da non diventare egli stesso un mostro. E quando guardi a lungo in un abisso, anche l’abisso ti guarda dentro.

Abisso” è un thriller incalzante che mette in primo piano la competizione tra le grandi potenze per scoprire e usare nuove armi biologiche e il rischio che queste diventino incontrollabili e la sottotrama paranormale viene inserita in un meccanismo narrativo coerente con lo svolgimento della trama.

 

 

 

Dean Koontz


Dean Koontz: classe 1945, è autore di thriller di successo. Nato e cresciuto in Pennsylvania, attualmente vive in California insieme a sua moglie e due cani. Per tanti anni è stato insegnante di inglese in una scuola superiore, prima di dedicarsi alla scrittura, pubblicando nel 1968 il suo primo romanzo: Jumbo-10. Il Rinnegato. Con più di 120 titoli allattivo e oltre 500 milioni di copie vendute, Dean Koontz è considerato uno dei maestri del genere thriller. Da Il silenzio uccide, con cui fa il suo ingresso nel catalogo Timecrime, presto una serie tv prodotta da Paramount Television e Anonymous Content.

 

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