Irina Nikolaevna




Sinossi. Un neo nero a forma di stella, poco sopra il polso: Lady Brown non può fare a meno di notarlo mentre conduce il colloquio di assunzione con Irina Nikolaevna, che rispondendo al suo annuncio si è candidata per diventare sua dama di compagnia. Così Irina le spiega di essere figlia illegittima di un gentiluomo di camera della zarina Maria Aleksandrovna e di essere vissuta a lungo “nell’orbita della corte”: ora è in cerca di un impiego, ma nelle sue vene scorre il nobile sangue dei boiardi. Lady Brown non ha esitazioni, e Irina Nikolaevna si trasferisce nella sua grande casa di Sanremo, accanto a un compassato maggiordomo e a due personaggi silenziosi ma capaci di osservare ogni cosa con sorniona intelligenza: i gatti Lady Rowena e Sir Galahad. Per più di vent’anni le due donne vivranno insieme le stagioni della riviera ligure, la mondanità invernale, i languori estivi, le calamità, gli incontri sorprendenti: come quello con un ex insegnante anarchico che sembra riconoscere Irina, o con il barone von Tronka, che vorrebbe chiedere la sua mano, o con Alfred Nobel, tormentato dai presagi riguardo alle proprie invenzioni… Nella luce dorata della riviera ligure fin de siècle, con il rombo del Novecento che si avvicina – in un’atmosfera così simile alla nostra recente “belle époque”, spezzata all’improvviso dalla pandemia e dalla guerra – le due protagoniste di questo romanzo vivono e amano: o forse sognano, perché è questo il modo migliore di vivere e di amare. Paola Capriolo costruisce un gioco letterario elegantissimo e profondo, sul crinale tra la luce deludente della realtà e l’ombra affascinante delle grandi speranze. E celebra il potere della letteratura, luogo più reale di quanto pensiamo, dove si può scegliere una terza via: quella dell’immaginazione che tutto trasfigura.

 Irina Nikolaevna

O l’arte del romanzo

di Paola Capriolo

Bompiani 2023

Narrativa, pag.224

 Recensione di Roberta Canu

Si rimane piacevolmente colpiti e affascinati dall’eleganza con cui l’autrice, Paola Capriolo, ci parla con una semplicità davvero disarmante, di un microcosmo letterario, artistico, sociale e storico, in cui le protagoniste sono diverse tra loro sia per provenienza che per carattere e indole, eppure non mancano mai di stupire il lettore che si affeziona sia alla giovane Irina Nikolaevna e sia alla signora Lady Brown.

Una storia ricca di contenuti in cui vi è addirittura una velata ironia che non guasta ma anzi smuove quella rigidità tipicamente classicheggiante che potrebbe altrimenti risultare tediosa o fin troppo impostata. È sicuramente curioso come fin dal principio si instauri un rapporto di fiducia tra lettori e protagonisti, vi è quel calore umano che si discosta sicuramente dalla freddezza russa a cui si è abituati per sentito dire, forse addirittura per pregiudizio retrogrado, per mancata apertura mentale.

Fin dalle prime pagine risulta chiaro che il libro ha una forza intrinseca, è quasi valoroso, potente, riesce a destabilizzare in maniera positiva, è pregno di vitalità e autentica originalità, e inoltre, dettaglio non indifferente, è di godibile e facile lettura.

Una storia che suscita molta curiosità soprattutto perché la figura enigmatica e ambivalente di Irina Nikolaevna, sembra voler rappresentare una ventata di freschezza con la sua verve, con la sua destrezza e intelligenza sopraffina, tanto da indurre la stessa Lady Brown a provare quasi un senso di invidia nei suoi confronti seppur forse comunque sana e appena velata.

Grande rilievo avranno anche due personaggi molto simpatici, irriverenti e curiosi che suscitano ammirazione e devozione in tutti coloro che li conosceranno.
Questi personaggi prendono rispettivamente i nomi di: Sir Galahad e Lady Rowena, e no, non si parla di persone bensì di amici a quattro zampe e precisamente di due gatti molto affettuosi che avranno un ruolo importantissimo all’interno della storia.

Un libro indimenticabile che fa riaffiorare nella mente del lettore i ricordi di una vita sospesa tra passato e presente, immaginando un futuro che sia all’altezza dei sogni e delle speranze da sempre custodite nel cuore con cura e segretezza. 

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Paola Capriolo


è nata a Milano nel 1962. Ha esordito come narratrice nel 1988 con la raccolta di racconti La grande Eulalia (Premio Berto) alla quale sono seguiti, tra gli altri, Il nocchiero (Premio Rapallo Carige e Selezione Campiello), Il doppio regno (Premio Grinzane Cavour), Vissi d’amore, Una luce nerissima, Il pianista muto, Mi ricordo (finalista al Premio Viareggio), Avventure di un gatto viaggiatore, Marie e il signor Mahler. Le sue opere hanno vinto importanti premi letterari e sono tradotte in molti paesi. È anche autrice di libri per ragazzi (tra cui Il primo bambino del mondo, Bompiani, 2021) e traduce classici della letteratura tedesca, da Goethe a Kafka, da Kleist a Thomas Mann.

A cura di Roberta Canu

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