La collana di cristallo




Sinossi. Il vetro soffiato si gonfia in attesa di prendere forma: è quasi una magia e, quando la meraviglia si realizza, Juliet si sente forte e al sicuro. I suoi famigliari la fanno sentire sempre fuori posto, non accettano il suo mondo fatto di creatività, perché per loro la cosa più importante è la razionalità. Per questo non vogliono che parta per Murano, dove è stata ammessa alla scuola per vetrai più prestigiosa del mondo. Ma Juliet non sente ragioni, se non quelle del cuore, e non rinuncia all’opportunità di realizzare il suo sogno più grande, anche se questo vuol dire trovarsi da sola dall’altra parte dell’oceano. Con sé ha un amuleto, una collana di cristallo che la tata di famiglia le ha affidato sussurrandole parole misteriose: «È tua, perché le somigli così tanto». Juliet non ha idea di cosa significhi ma, arrivata nella colorata isola attraversata dai canali, sente che il gioiello le dà la forza di affrontare una sfida in cui non mancano ostilità e pregiudizi, perché lei è l’unica ragazza ammessa. Ma soprattutto le fa dimenticare la paura di non essere all’altezza. Ciò che non si sarebbe mai aspettata è che in una delle perle di cristallo sia incastonato lo stesso stemma che spicca sul palazzo che ospita la fornace. C’è un segreto che deve scoprire. Un segreto che lega la sua famiglia a un diario in cui sono custodite geniali formule per lavorare il vetro e a una donna di Murano vissuta nel secolo scorso. Ad aiutarla c’è Marcus, il direttore della scuola: insieme si perderanno tra le calli incantate in cerca del passato, ma soprattutto in cerca di sé stessi. Cristina Caboni regala ai suoi lettori il suo decimo romanzo. In questo nuovo lavoro ha scelto il fascino di Murano per raccontare la storia di una ragazza che scopre la propria forza guardando alle donne che, prima di lei, hanno provato a farsi strada, e a un futuro che non fa paura, ma è pieno di voglia di vivere.

 LA COLLANA DI CRISTALLO

di Cristina Caboni

Garzanti 2023

Narrativa, pag.336

 Recensione di Roberta Canu

Tutti i romanzi di Cristina Caboni lasciano nel cuore di chi li legge un qualcosa che ha a che fare con il profumo, con le sensazioni e le atmosfere quasi magiche… ma stavolta credo si sia superata per davvero in quanto è riuscita a commuovermi, mi sono sentita parte integrante della storia e sono onorata di poterne parlare. 

La ragazza, Juliet, la protagonista assoluta del romanzo, rappresenta da un lato la fragilità e il sentirsi inadatta, è quasi un pesce fuor d’acqua quando si tratta della sua famiglia che non la appoggia e non crede in lei e questo è decisamente un peccato in quanto le persone che ci amano devono supportarci sempre, in ogni modo possibile, ma Juliet fa fatica e arranca e detiene quasi il primato di pazienza e tolleranza, non si arrabbia mai e si tiene tutto dentro fino a scoppiare… proprio lei che è capace di amare, di realizzare con il vetro forme e geometrie fantastiche, proprio lei che umilmente sa raggiungere vette invalicabili da altri e soprattutto lei che va oltre i preconcetti e vuole essere libera come una farfalla colorata, bellissima e leggiadra.

Da un altro lato è l’emblema appunto della forza, del coraggio e rappresenta le sfide che il mondo, spesso codardo e vile, ci pone dinnanzi, è un esempio di vita per tutte le donne che rischiano ogni giorno di impazzire perché non aiutate, perché schivate e non comprese nel proprio io più sorprendente e altruistico.

Il romanzo di Cristina Caboni è, per me, un manifesto culturale, morale, sociale e anticonformista che bisogna tenere bene a mente e custodire come un manufatto di impareggiabile valore, cosicché anche gli uomini stolti e coloro che non hanno il coraggio di vedere al di là del proprio naso, cerchino invece di aprire il cuore a nuovi orizzonti, si inventino nuove strade per raggiungere quella raffinata bellezza che è delicata come una collana di cristallo… e ci sembra quasi di vederle quelle perle incantevoli che quasi scivolano a terra, separandosi le une dalle altre, cadendo come metafora dell’abbandono dei propri sogni che invece, come ribadisce spesso la Caboni, non deve succedere mai! 

Juliet cade, si rialza, si reinventa sempre, è bruco e farfalla assieme, è dono e speranza, è magia pura, è il concetto chiave della resilienza e del lavoro assiduo che porta sempre i suoi frutti.

Una storia ribelle e delicata che deve ricordare al mondo intero che non dobbiamo accontentarci mai di esistere appena, ma di vivere appieno ogni singolo giorno.

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Cristina Caboni


vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell’azienda apistica di famiglia. È autrice dei romanzi Il sentiero dei profumi – bestseller venduto in tutto il mondo, adorato dai lettori e dalla stampa, che ha conquistato la vetta delle classifiche italiane e straniere –, La custode del miele e delle api, Il giardino dei fiori segreti – Premio Selezione Bancarella 2017 –, La rilegatrice di storie perdute, La stanza della tessitrice, La casa degli specchi, Il profumo sa chi sei, La ragazza dei colori, La via del miele.

A cura di Roberta Canu

https://annabel3lovecraft.blogspot.com/