L’alibi perfetto




Sinossi. In una futura versione della Gran Bretagna, le donne hanno un ruolo dominante nella società, il divario salariale tra i sessi non esiste più e la maternità apre le porte invece di chiuderle. Inoltre, le donne non temono più di tornare a casa da sole perché tutti gli uomini sono schedati elettronicamente e non possono uscire dopo le sette di sera. Ma questo sistema non ha reso la vita più semplice a tutti. Sarah è una madre single il cui marito, incarcerato per aver violato il Coprifuoco, sta per essere rilasciato. Cass, la figlia adolescente, odia vivere in un mondo che limita la libertà dei ragazzi, come quella del suo migliore amico Billy. Helen, invece, desidera tanto una bambina. Ecco perché ha richiesto un certificato di convivenza con il suo ragazzo ed è terrorizzata all’idea di non ottenerlo: l’ultima cosa che vuole è crescere una figlia da sola. Una di queste tre donne sta per essere brutalmente assassinata, a tarda notte, e dagli indizi sembrerebbe che la vittima conoscesse il suo aggressore. Ma con il coprifuoco attivo, il colpevole non può di certo essere un uomo. Oppure sì?

 L’ALIBI PERFETTO

di Jayne Cowie

Fanucci Editore 2023

Francesco Vitellini ( Traduttore )

Thriller distopico, pag.352

 Recensione di Patrizia Argenziano

Con gli uomini costretti al coprifuoco, le donne dovrebbero essere al sicuro…”

Le ultime parole famose. Al sicuro da chi, da cosa?

E’ inquietante, queste pagine sono inquietanti. L’aria che si respira è rarefatta e chiudere gli occhi diventa quasi impossibile. “E’ un libro, è solo un libro”, mi ripeto in continuazione nella testa e mi guardo intorno in cerca d’aiuto. E’ paradossale, non sono “spaventata” dal corpo ritrovato sfigurato e privo di vita nella notte ma dalle parole che si ripetono, di donna in donna, con un’energia e un’intensità tale che quasi mi angoscia, mi destabilizza.

Sento la loro determinazione, la loro rabbia, il sospetto, la sfiducia, la paura che si è quasi tramutata in odio. Sento tutto e mi attraversa come una scarica elettrica il corpo, ne rimango folgorata in negativo. Ho paura.

La potenza delle parole, dei pensieri, dei piccoli atteggiamenti sminuisce persino tutto quello che vedo: la limitazione della libertà maschile con l’entrata in vigore del Coprifuoco e la schedatura elettronica.

Tante donne in questo thriller portano avanti la loro causa con una forza inaudita, con fermezza, on orgoglio e passione. Ciò che hanno conquistato con fatica permette loro di governare, quasi, il mondo indisturbate.

Dovrei essere contenta, in quanto donna, di qualche conquista eppure, scusate la ripetizione, mi sento disturbata. E disturba anche la giovane Cass il cui padre è in prigione. Cass, unica delle poche ribelli per il momento, in una realtà fatta con lo stampino. Quanto dolore, rabbia, inquietudine, sofferenza, solitudine legata a questa figura il cui unico bisogno è quello di affetto!

Se il mistero insegue il lettore e non lo abbandona perché c’è un colpevole da trovare e un movimento strano nelle indagini ancora da capire, un malessere generale è già presente dalla prima pagina ed è una costante.

I personaggi sono “disegnati” con grande cura in particolare nella loro parte più intima, li sentiamo vicini e percepiamo in tutti un masso al centro del cuore, per un motivo o per l’altro. Ognuno di loro, racconta un pezzetto speciale di sé. Per esempio Pamela, per lei potrebbe essere l’ultima indagine, l’ultima vera indagine prima della pensione e nessuno vuole seguirla nelle sue intenzioni. Per esempio Sarah, divisa tra la paura per l’ex marito, il lavoro spesso troppo impegnativo e il difficile rapporto con la figlia Cass, proprio come ogni mamma che si rispetti. Per esempio Billy, così giovane e già così rassegnato a una vita limitata e controllata. Per esempio Helen, due facce, un cuore in tempesta e tanti desideri per i quali sarebbe disposta a tutto. Per esempio Mabel, che porta in alto la bandiera dell’amicizia. 

Incalzante, trasgressivo, provocatorio, fa riflettere, fa mettere in discussione, gela per la proposta estrema.

Proposta che rischia molto. Fa tremare, è una presunta realtà che fa tremare. Dove vogliamo arrivare? Quali sono le vie per combattere la violenza? Quanto conta l’educazione?

Da leggere assolutamente. Una bomba, bellissimo 

Complimenti anche al traduttore, credo non sia stato semplice per lui affrontare un lavoro del genere.

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Jayne Cowie


Lettrice appassionata e scrittrice da sempre, Jayne Cowie ama anche prendersi cura del suo giardino e preparare delle eccellenti devil’s food cake. Vive vicino a Londra con la famiglia. L’alibi perfetto, un thriller distopico e femminista i cui diritti cinematografici sono stati opzionati da una casa di produzione indipendente britannica, è il suo primo romanzo a entrare nel catalogo Fanucci Editore. 

A cura di Patrizia Argenziano

Instagram/patrizia.arge