Quelle del Quarantanove




Recensione di Francesca Giovannetti


Autore: Marco Amato & Valerio Maria Fiori

Editore: IoScrittore

Genere: Storico

Pagine: 128

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Roma, 1849. Vincenza Diotaiuti porta il nome e il cognome che le hanno dato le suore dell’orfanotrofio in cui è cresciuta. Per gli amici è Cencia, e di «amici» ne ha parecchi, visto che fa la prostituta in una via del centro della capitale. Ma basta qualche mese di carcere per scoprire, appena uscita, una città diversa: confusa, turbolenta, irriconoscibile. È Peppe, il suo protettore, a spiegarle cos’è accaduto mentre lei era in prigione. A Roma è arrivato un certo Mazzini che ha instaurato la repubblica, e perfino il papa è scappato. Nel clima euforico della neonata repubblica romana, Cencia incontra una donna diversa da tutte quelle che ha conosciuto fino a quel momento. Si chiama Cristina Trivulzio di Belgioioso, è affascinante e colta ed è, soprattutto, una principessa. Le offre un lavoro in ospedale, dove sono ricoverati i rivoltosi feriti. Tra loro uno in particolare colpisce Cencia, un giovane soldato dallo sguardo azzurro e puro, che sembra molto legato alla principessa… Una storia di amore e rivoluzione, di ideali e delusioni, eroismo e spionaggio raccontata attraverso la voce di una donna semplice ma arguta. Un omaggio alle donne protagoniste del Risorgimento e sempre dimenticate dalla storia ufficiale.

Recensione


Il vero tocco da maestro di Quelle del Quarantanove è la scelta del punto di vista del narratore: attraverso gli occhi di Cencia, una prostituta poco istruita ma con una mente vivace, viene narrata la breve storia della Repubblica Romana del 1849.

Il linguaggio schietto e infarcito di dialetto, poco incline a divagazioni politiche ma concentrato sul lato pratico e necessario degli eventi, rende la lettura estremamente scorrevole. E se da una parte il lato ironico fa affiorare il sorriso, dall’altra lascia in bocca quel senso di amarezza nel calarsi in una persona comune che viveva tali eventi.

Un periodo storico di sacrificio e ideali, di rinunce per un bene superiore, di coraggio e disperazione, di orgoglio patriottico e di delusioni. E se da una parte si dà risalto a una donna del popolo, dall’altra si ricorda una protagonista del Risorgimento italiano, Cristina Trivulzio di Belgioioso, una donna forte e determinata, fuori dagli schemi del tempo, talmente risoluta da tenere testa a un universo maschile organizzando e gestendo un ospedale.

Completa il quadro delle protagoniste la giornalista americana Margaret Fuller, progressista e femminista. Una donna del popolo, una donna della borghesia, una donna della nobiltà: ma sotto le bombe francesi questo conta ben poco. Un libro meravigliosamente scritto sull’universo femminile.

Ma gli autori hanno saputo ben bilanciare questo romanzo, inserendo anche un narratore maschile, il sovraintendente della guardia civica Leonardi. Uomo con l’Italia nel cuore, attento e diffidente come richiede il suo ruolo.

Un libro lineare, scorrevole, che apre una finestra sul Risorgimento.

Un libro che tutti dovrebbero leggere per imparare, per ricordare, per non dimenticare.

Marco Amato Valerio e Maria Fiori


Marco Amato classe 1963, ha lavorato come sceneggiatore televisivo. Nel 2007 ha pubblicato il romanzo “Una bomba al cantagiro”. Dal 2015 è insegnante nella scuola media.

Valerio Maria Fiori, classe 1963, copywriter in agenzie pubblicitarie, affianca a questa carriera quella di sceneggiatore e autore presso importanti aziende televisive.