La corona del potere





Recensione di Laura Salvadori


Autore: Matteo Strukul

Editore: Newton Compton Editori

Genere: romanzo storico

Pagine: 512

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. 1494. L’ombra di Carlo VIII si allunga come una maledizione sulla penisola italica. Intanto Ludovico il Moro ha da tempo usurpato il ducato di Milano. A Roma Rodrigo Borgia, eletto papa, alimenta un nepotismo sfrenato e colleziona amanti. Venezia osserva tutto grazie a una fitta rete di informatori, magistralmente orchestrata da Antonio Condulmer, Maestro delle Spie della Serenissima, mentre il re francese valica le Alpi e, complice l’alleanza con Ludovico il Moro, giunge con l’esercito alle porte di Firenze. Piero de’ Medici, figlio del Magnifico, lascia passare l’invasore, accettandone le condizioni umilianti e venendo in seguito bandito dalla città che si offre, ormai prostrata, ai sermoni apocalittici di Girolamo Savonarola. Mentre il papa si rinchiude a Castel Sant’Angelo, Carlo marcia su Roma con l’intento di saccheggiarla, per poi mettere a ferro e fuoco Napoli e reclamare il regno nel nome della sua casata, gli Angiò. L’inesperto Ferrandino non ha alcuna possibilità di opporsi. In un’Italia sbranata dal “mal francese”, che dilaga come un’epidemia mortale, convivono lo splendore del Cenacolo di Leonardo da Vinci e l’orrore della battaglia di Fornovo; le passioni e la depravazione del papa più immorale della Storia e le prediche apocalittiche di un frate ferrarese che finirà bruciato sul rogo…

Recensione

Leggere quest’opera imponente è stata un’avventura meravigliosa. Un viaggio nel tempo e nello spazio che ha preso in ostaggio il mio tempo libero e alcune delle ore tradizionalmente dedicate al riposo, che sono state risucchiate dal vortice della storia.

La storia, intesa come trama del romanzo e la Storia, quella con la maiuscola, da intendersi come lo studio degli eventi del nostro passato, che hanno fatto l’Italia per come la conosciamo adesso.

Che Matteo Strukul sia un maestro della fiction storica è cosa risaputa. Tutti conosceranno la saga dei Medici, che gli è valsa nel 2017 il Premio Bancarella e che ha incantato il grande pubblico grazie alla sua trasposizione televisiva.

Con “La corona del potere” Strukul va a raccontarci gli anni a cavallo tra la fine del 1400 e l‘inizio del 1500 in Italia.

Anni decisivi, in cui il bel Paese vide disgregarsi i sottili equilibri consolidatasi tra le varie Signorie grazie all’opera di Lorenzo il Magnifico e che aprirono le porte ai domini stranieri, segnando l’inizio di quella presenza straniera che divise nettamente l’Italia in tanti regni e che fu definitivamente sconfitta solo con la formazione del Regno d’Italia nel 1861, dopo l’epopea del Risorgimento.

Non occorre che il lettore vada a rispolverare le proprie nozioni storiche, con tutta probabilità stagnanti in uno stato di confusa latitanza e oblio dai tempi del Liceo.

L’autore fa prima di tutto un’opera di diffusione delle notizie storiche di quegli anni con una stretta aderenza alle fonti ufficiali. Sopra alla Storia riesce, in seconda battuta, a ricamare tante storie, in seno a quelle che sono le principali vicende di quel periodo.

L’opera risultante è una fiction che aggiunge colore e sentimento ai personaggi storici. Nella trama, che nulla toglie e niente aggiunge alla Storia, Strukul muove gli attori dandogli voce, anima, intenti, sentimenti, donando ai lettori una costruzione storica fedelissima ad altissima intensità narrativa.

Dimenticatevi il tedio che da studenti abbiamo provato almeno una volta davanti al testo di Storia. Avanti, confessiamocelo con sincerità. La Storia a volte è pesante. Troppi nomi, troppe date. E poi battaglie, guerre, vincitori, vinti.

Ecco, con “La corona del potere” tornerete a fare pace con la Storia. La rivaluterete. Vi dirò di più! Ne vorrete sapere ancora! Vorrete approfondire, rivedere, ripassare. Almeno questo è ciò che ho fatto io! Che leggevo ingorda e in trance, con a fianco a me gli alberi genealogici delle Dinastie italiane, che si intrecciano spesso mediante matrimoni e alleanze intestine. Che divoravo pagine su pagine con il PC aperto su Wikipedia per rispolverare velocemente i miei ricordi di liceale.

Insomma, leggere “La corona del potere è stato un vero e proprio viaggio, che rifarei subito.

I luoghi che ho visitato sono stati Milano, Firenze, Roma, Ferrara, Venezia, Napoli. Alle Corti dei Signori del tempo c’è grande fermento. Mecenati ospitano i migliori artisti del tempo (uno su tutti il grande Leonardo da Vinci); duchi, signori, nobildonne, cardinali vivono i loro sogni di potere e le loro mire d’amore. Su tutti aleggia la brama del potere, in nome del quale si compirà il destino della nostra Italia, solcata da invasori terribili e sanguinari, fiaccata dal “mal francese” che colpisce orrendamente il cuore della passione amorosa tra uomo e donna.

Le grandi famiglie italiane compiranno le proprie scelte in quegli anni a cavallo tra due secoli. Cosa accadrà è facile da scoprire o da riscoprire, proprio perché qui si racconta la Storia. Sarà inevitabile affezionarsi ai personaggi, umanizzati con grande maestria da Strukul, la cui padronanza delle vicende passate è straordinaria ed inesauribile!

Ho amato in particolare le vicende della famiglia Borgia. I personaggi di Cesare e di Lucrezia sono superlativi. Pieni di sentimenti contrastanti, vittime e carnefici dei loro stessi destini, pedine mosse con cieca prepotenza dal loro padre, il Papa nepotista e dedito alla lussuria più sfrenata, che non seppe assecondare le inclinazioni dei propri figli e ne stravolse le vite.

Cesare Borgia, l’uomo che fu tutto e fu niente, fu notte e fu giorno, croce e spada, ma mai, mai gli riuscì d’essere chi davvero voleva. E Lucrezia, tradita fin dalla nascita: dalla vita che l’aveva ingannata per prima, da un padre al quale doveva tutto ma che aveva tolto a lei e ai suoi fratelli ogni possibilità di scoprire le proprie reali ambizioni.

Quando, alla fine dei conti, i protagonisti delle meravigliose vicende di questo romanzo arrivano all’epilogo della loro esistenza, si percepisce chiaramente la consapevolezza che ogni vita, anche quella dell’uomo più potente del mondo, quella di chi ha avuto nelle proprie mani il destino di popoli interi e che di quelle vite se ne è fatto beffa, non è altro che un minuscolo ingranaggio della Storia. La Morte, del resto, è la più grande perequatrice che esista, perché colpisce tutti allo stesso modo, senza fare sconti, poiché incorruttibile e incontrovertibile. Di fronte alla Morte anche i potenti della Storia si fanno piccoli e hanno sempre un momento, finanche un solo attimo, per rivedere la loro condotta. In fondo ogni meschinità perpetrata al soldo della gloria e del potere non sarà che una inutile meschinità, che non potrà aggiungere niente né togliere alcunché ad una vita che è stata forse inutile e indegna.

La Storia ci offre sempre la propria verità. Ecco perché va conosciuta e decifrata. Perché la Storia custodisce sempre dentro di sé la chiave per interpretare il futuro. Perché gli errori del passato non siano replicati.

La lettura di questo bellissimo romanzo non solo è consigliata, ma è necessaria. I capitoli brevi, la superba contestualizzazione degli eventi storici, il linguaggio efficace e semplice, lo studio certosino dei costumi del tempo. L’incredibile capacità di interpretare pensieri e parole dei potenti di allora, scoprire le loro debolezze, i loro timori, scalzare la loro aurea di invulnerabilità, tutto questo fa parte dell’incredibile avventura che è stata la lettura di questo capolavoro storico!

La Storia non ha mai una voce sola. La Storia non è solo quella dei libri. La Storia è un enorme puzzle in cui ogni tessera è fondamentale per determinare l’armonia dell’intero. La voce è dunque un coro e nella melodia ogni voce fa la sua parte.

Perdersi nelle vicende che hanno fatto l’Italia sarà un’esperienza esaltante ed unica, che non dovrete in nessun modo negarvi!

 

 

 

Matteo Strukul


È nato a Padova nel 1973. Le sue opere sono in corso di pubblicazione in 16 lingue, pubblicate in 30 Paesi e opzionate per il cinema. La saga sui Medici, che comprende Una dinastia al potere (vincitore del Premio Bancarella 2017), Un uomo al potere, Una regina al potere e Decadenza di una famiglia, è in corso di pubblicazione in 12 lingue e in più di 25 Paesi. La Newton Compton ha pubblicato anche Inquisizione Michelangelo e la nuova serie che comprende Le sette dinastie e La corona del potere.

 

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