Lacrime di coccodrillo




Sinossi. Uruguay, oggi. Germán, criminale recidivo accusato di un rapimento, esce di prigione grazie alle manovre di un losco avvocato. Tuttavia, c’è una condizione per il suo rilascio: dovrà aiutare ad assaltare un furgone blindato strapieno di soldi. Il colpo è pianificato in ogni dettaglio, ma qualcosa va storto… Sul caso si trova a indagare una poliziotta in crisi: Leonilda Lima crede ancora nella giustizia nonostante debba scontrarsi ogni giorno con la misoginia e la corruzione dei colleghi. Mentre il malaffare si propaga come un contagio invisibile, avvelenando Montevideo, alcuni personaggi solo all’apparenza secondari finiscono per prendersi il centro della scena. In particolare, la vendicativa Úrsula López, un’irresistibile antieroina – interprete di un radicale sovvertimento dell’estetica femminile dominante – decisa a superare ogni sfida, anche violando la legge. Di professione traduttrice, Úrsula è una donna matura, ma piena di insicurezze. La sua obesità è il tentativo di colmare un vuoto profondo creato da dolorosi traumi infantili che tornano a farle visita.

 LACRIME DI COCCODRILLO

di Mercedes Rosende

SEM 2023

Pierpaolo Marchetti ( Traduttore )

Thriller, pag.224

 Recensione di Giusy Ranzini

Il romanzo ambientato nell’Uruguay contemporaneo offre uno sguardo crudo e implacabile sulla società attraverso la lente di personaggi complessi e tormentati.

Germán, il criminale recidivo, diventa il fulcro di una trama intricata, liberato da un avvocato losco con condizioni che portano a un colpo rischioso. La poliziotta Leonilda Lima emerge come un’eroica figura di resistenza, combattendo la misoginia e la corruzione in un contesto avvelenato dalla criminalità.

La trama, inizialmente ben congegnata, si snoda attraverso il fallimento imprevisto del colpo al furgone blindato, gettando l’intera situazione in una spirale di tensione crescente. La scelta di Leonilda come investigatrice aggiunge uno strato di dramma, portando a galla la lotta interna tra la sua fede nella giustizia e la corruzione dilagante intorno a lei.

Il personaggio di Úrsula López, con la sua figura antieroi, offre una prospettiva unica. La sua storia personale, incentrata su traumi infantili e insicurezze, aggiunge profondità al personaggio, ma a tratti sembra eccessivamente enfatizzata, rischiando di stancare il lettore.

La trama, sebbene ricca di potenziale, a volte perde slancio a causa di sviluppi scontati o convenzionali. La crescita dei personaggi secondari, tuttavia, aggiunge una dimensione interessante, portando alcuni di essi al centro della narrazione in modo inaspettato.

L’autore fa un efficace uso della Montevideo come sfondo, descrivendo la città come un luogo avvelenato dal malaffare. Tuttavia, la rappresentazione della corruzione potrebbe risultare troppo spinta, rischiando di dipingere un quadro troppo oscuro e poco bilanciato.

In conclusione, il romanzo offre una panoramica intensa e oscura della società uruguaiana contemporanea, con personaggi vibranti e complessi. Tuttavia, alcune eccessive enfasi sulle dinamiche personali di Úrsula e alcune convenzioni narrative limitano il suo potenziale.

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Mercedes Rosende


Mercedes Rosende, nata a Montevideo, Uruguay, ha una laurea in Giurisprudenza, un Master in politiche di integrazione e lavora come notaio. Ha pubblicato i romanzi: Demasiados blues (La Gotera, 2005, Premio Municipal de Narrativa), Historias de mujeres feas (2008), La muerte tendrá tus ojos (Premio Nacional de Literatura Sudamericana, 2008), El miserere de los crocodiles (Cosecha Roja, 2016).