L’ultimo di sette




Recensione di Gabriele Loddo



Autore: Nina Zilli

Editore: Rizzoli

Genere: Narrativa

Pagine: 252

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Anna è come i suoi quadri: istinto, energia pura, eleganza e creatività. Nella vita e nella pittura cerca sempre di seguire il cuore, ma ci sono impegni a cui un’artista giovane e quotata come lei non può proprio sottrarsi: il cocktail di stasera, ad esempio, un vernissage su uno yacht di lusso dove critici e collezionisti si contenderanno la sua attenzione rivolgendole le solite, noiose domande a cui non avrà alcuna voglia di rispondere. Ma quando Raffaello, rocker dall’aria sexy e stropicciata, acquista un quadro di Anna per una cifra da capogiro, la serata prende una piega inattesa…

Recensione

Quando sui giornali leggo articoli che parlano di Nina Zilli, associo al nome della professionista l’idea di una donna dalla personalità solare, eclettica e di indiscusso talento. Nelle settimane passate ho scoperto “L’ultimo di sette”, romanzo con cui la cantante esordisce nel campo della narrativa generale, fatto che dimostra, ancora una volta, come non tema discostarsi dalla sua comfort zone (il mondo della musica e, in successione, quello della radio e della televisione, col ruolo di conduttrice).

Pervaso da una grande curiosità ho letto il suo romanzo e, con la medesima onestà, affermo di averci trovato tante luci ma anche qualche piccola ombra.

Da lettore son rimasto piacevolmente sorpreso da come abbia utilizzato la focalizzazione interna variabile come scelta tecnica narrativa. I personaggi principali si alternano e, mantenendo la narrazione in prima persona, assurgono, a turno, al ruolo di protagonista.

Di volta in volta l’autrice ci fa immergere nei loro panni, gestisce con abilità le differenti personalità, che si tratti di donne o di uomini, di giovani o di figure mature, facendoci vivere sensazioni forti attraverso pensieri, ricordi o tramite i loro sogni. Anche la caratterizzazione psicologica è accurata e profonda, piano piano scava e si sviluppa col procedere della storia.

Le note dolenti le ho trovate nella trama, a dire il vero non troppo originale, così come noto una mancanza di obiettività nell’esposizione dei fatti e una imparzialità nei ruoli. Sembra che l’autrice abbia già scelto, impedendo al lettore di trarre le proprie conclusioni, a chi dei personaggi ci si debba affezionare, nonostante tutti abbiano atteggiamenti reciproci poco corretti. Tutti sono abili e impegnati professionisti, tutti hanno poco tempo da dedicare al proprio partner a causa del lavoro. In questo senso, tutti trascurano le rispettive relazioni amorose.

Tutti abusano di alcol e droghe, tutti si lasciano trasportare dal canto delle sirene del sesso. Mi chiedo allora, da lettore, perché dovrei tifare per Anna e Raffaello o giustificare le loro scelte rispetto a quelle degli altri personaggi come sembra voler indirizzare la storia?

Perché Raffaello, noto sciupafemmine, mi dovrebbe apparire più simpatico di Marco?

Anna è insoddisfatta per le poche attenzioni che le rivolge il marito, in quanto troppo assorbito dagli impegni del lavoro. Invece lei, allo stesso modo, non passa da una mostra o da un vernissage all’altro? Marco le regala un gioiello, ma Anna non lo gradisce (cosa di per sé già strana) perché non sopporta i regali di valore, in quanto nasconderebbero chissà quali malefatte. Pur sapendolo, per quale motivo Marco compie il gesto o per quale motivo l’autrice glielo fa compiere?

In definitiva: sono rimasto colpito dallo stile moderno, preciso e pulito dell’autrice, che è sì un’artista ma che comunque si deve ritenere un’esordiente nel campo letterario. Sono un po’ meno soddisfatto per la trama e per la poca imparzialità nella stesura della storia. Ad ogni modo, se questo è il suo primo romanzo, posso prevedere per lei un futuro ricco di soddisfazioni anche in questo settore artistico.

Non ricordo neanche quando mi sono messa a letto stanotte, ero veramente sfinita da tutti quei discorsi sull’etica della bellezza, la semeiotica, la mancanza di sprint dell’arte contemporanea e altre cose simili, tutte prive di senso, per me che dipingo semplicemente perché mi piace. 

 

Nina Zilli


nome d’arte Maria Chiara Fraschetta, è una delle più celebri cantautrici italiane. Dopo l’esordio nel 2009 con il singolo 50mila, ha pubblicato quattro album e partecipato più volte al Festival di Sanremo, aggiudicandosi numerosi riconoscimenti. È stata conduttrice radiofonica e televisiva. Questo è il suo primo romanzo.

 

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