Prima del diluvio




 PRIMA DEL DILUVIO

di Dolores Redondo

Rizzoli 2023

Claudia Marseguerra (Traduttore )

thriller, pag.552

Sinossi. Glasgow. Alla fine degli anni Sessanta un uomo ribattezzato dalla stampa “Bible John” uccise tre giovani donne, tutte con caratteristiche fisiche simili, adescate in un club notturno della città. L’assassino si presentava con un volto pulito e le carte giuste per convincere una ragazza a passare del tempo con lui, per poi stringerla nel suo abbraccio mortale. Non verrà mai arrestato. Quindici anni dopo Bible affolla ancora le pagine di cronaca nera, perché ogni tanto capita che un delitto mostri proprio la sua impronta. E l’investigatore Noah Scott Sherrington ne è ossessionato, convinto com’è di poterlo trovare, anche se nessuno ci scommette più. Ma non importa. La caccia non si deve fermare e in una notte di pioggia, sulla sponda limacciosa di un lago, Sherrington è davvero a un passo da lui, poi il cuore ha un’esitazione, cede, e l’investigatore non può andare oltre. Noah è cardiopatico e non dovrebbe condurre questo tipo di indagini. Eppure è solo da qui che la corsa per catturare il serial killer accelera e approda a Bilbao, dove sembra che Bible sia fuggito a bordo di un cargo partito dalla Scozia. È il 1983 e la città ignora ciò che si sta preparando: sono i giorni prima del diluvio, o meglio di un’alluvione che metterà in ginocchio una popolazione intera, ed è in queste ore che Sherrington e Bible consumeranno, forse, il loro ultimo duello. Ispirato a un vero, inquietante cold case della storia Britannica.


Prima del diluvio

A cura di Marina Toniolo


 Recensione di Marina Toniolo

Un thriller che tocca corde profonde nell’animo l’ultimo della Redondo.

Ispirato alla storia di ‘Bible John’, serial killer scozzese che uccise delle donne a fine anni Sessanta e mai catturato, il romanzo racconta anche dell’alluvione che avviene a Bilbao nel 1983 e che distrugge il centro storico provocando danni incalcolabili alla popolazione.

L’autrice, con una sapiente consapevolezza della trama, intesse la storia di John esplorando le motivazioni che lo accompagnano, partendo solo dall’indizio che tutte le vittime hanno le mestruazioni nel momento dell’uccisione.
Prima del diluvio” conquista fin dalle prime pagine con capitoli dedicati all’infanzia del killer, con repentini cambi di ritmo che sono come un fulmine nel cielo sereno. Mai protagonista ha un nome così carico di aspettativa come l’investigatore Noah Scott Sherrington: dopo di lui, il diluvio, come il biblico personaggio.
La pioggia è l’elemento costante, presente in ogni momento. Quella di Glasgow, fredda, rivelatrice, che ferma Noah nel momento in cui quasi riesce a fermare Bible John e quella di Bilbao del fatidico agosto, mese in cui cadono tonnellate di acqua dal cielo provocando tracimazioni e vittime.
L’investigatore giunge a Bilbao poco dopo un infarto, deciso a seguire un’intuizione che lo porta sulle tracce di John. Ha poco da vivere e, nel mentre che conduce indagini con i suoi nuovi amici Rafa e Mikel, esplora se stesso, quello che ha vissuto nel momento della morte e affronta le delicate fasi del lutto.

C’è così tanta sostanza appetitosa in questo romanzo, pare che la Redondo abbia trovato la scusa del serial killer Bible John solo per avventurarsi in territori ancora più ampi.

Trovo l’affiliazione tra guerriglieri irlandesi e baschi, IRA e ETA, l’amore nascente tra un uomo con mille dubbi e una donna fiera e coraggiosa. Trovo il passaggio del peso dei morti che mi colpisce come un pugno al naso. Chi ha subito molti lutti importanti sa che ad un certo punto l’ago della bilancia della vita si sbilancia verso chi non c’è più rispetto a chi ancora è vivo. Ma la lezione della Redondo è chiara: c’è sempre un valido motivo per lottare e spargere amore. 

La prosa incisiva caratterizza il libro, merito dell’ottima traduzione che fa risplendere di luce propria ogni capitolo. Affascinante anche l’interpretazione dell’evoluzione di Bible John, del suo modus operandi. Se non fosse un’opera di fantasia potrei giurare che il finale descritto sia avvenuto realmente. Tutti i personaggi sono perfettamente tridimensionali e veritieri, ognuno con le proprie peculiarità. Dolores Redondo confeziona chicche che scavano nel profondo di ognuno di noi con rara sensibilità e posso affermare che la sua vena creativa è solo all’inizio.

Consigliato? Assolutamente si, non solo per il gusto del thriller, ma per il nocciolo della storia che vive di cento altre storie.

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Dolores Redondo


(1969, Donostia-San Sebastián) ha studiato Legge, poi ha deciso di diplomarsi chef e di aprire un ristorante di cucina basca. Ha iniziato la sua carriera letteraria scrivendo racconti e storie per bambini.
Nel 2009 ha pubblicato il primo romanzo: ‘Los privilegios del ángel’.
‘Il guardiano invisibile’
 (pubblicato in Italia da Feltrinelli nel 2013) è il primo romanzo della trilogia del Baztán. Accolto con grande favore dalla critica internazionale fin dalle primissime fasi di pubblicazione, è tradotto in 12 lingue.

Tra gli altri suoi romanzi: 

Inciso nelle ossa’ (Salani, 2016), ‘Tutto questo ti darò’ (DeA Planeta, 2017), ‘Offerta alla tormenta’ (Salani, 2019) e ‘L’uomo delle ombre’ (Piemme, 2020).

A cura di Marina Toniolo 

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