A caccia di ombre



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Recensione di Marika Bernard


Autore: Michael Prescott

Editore: Amazon Publishing

Traduttore: Riccardo Bettini

Pagine: 396

Genere: Thriller

Anno di Pubblicazione: 2017

Kris Barwood è in pericolo: un ragazzo, Hickle, si è fissato su di lei, seguendola da lontano, facendole foto di nascosto, registrando ogni notiziario che lei conduce, chiamandola a casa, in ufficio, sul cellulare e facendole dei regali, fantasticando una relazione tra loro due.
Un giorno però le cose peggiorano: lei non indossa un dono che Hickle le fa recapitare e lì lui capisce che “la loro relazione”, quella storia che c’era solo nella sua testa, è finita.
Quando le telefonate si fanno insistenti, Kris e il marito ingaggiano Abby, il “pesce pilota”, una consulente di un’agenzia di sicurezza, per tenere sotto controllo lo stalker di Kris.
Non è solo a Hickle che Kris – e Abby – devono stare attente, ma anche a qualcun altro che tiene entrambe sott’occhio.

La storia è appassionante, avvincente e scritta bene, tanto da tenerti incollato alle pagine. I personaggi sono ben delineati, curati nei minimi dettagli, tanto da sembrare veri.

Abby è, tra tutti, il mio personaggio preferito. Una giovane ragazza che però è bella tosta, dal carattere forte e combattivo. Al contrario del signor Barwood, che mi sembra uno di quegli uomini viscidi e pieni di soldi, ma che, nel testo, ci sta.
Kris invece è una donna che non vorrei come amica… donna bellissima, volto di punta dei tg locali, ma un po’ troppo una banderuola nei sentimenti. Che va in brodo di giuggiole se un uomo la corteggia. Ma anche lei, nel testo, è ben inserita e, comunque, il fulcro della storia.

Uniche due piccole pecche, ma sono delle minuzie, sono l’uso eccessivo della sigla LA al posto di Los Angeles, che talvolta sembra un po’ ridondante, e qualche piccola proposizione mancante; sviste e nulla più.

“A caccia di ombre” è un libro che ricorderò per molto tempo, finito di corsa tra i miei preferiti.

Un meritatissimo applauso all’autore per aver creato un libro così bello, interessante e non scontato.
Di certo lo consiglio a tutti gli appassionati di thriller e anche a chi si vuole approcciare per la prima volta a questo genere.

Michael Prescott


pseudonimo di Douglas Borton, è nato e cresciuto in New Jersey, ha frequentato la Wesleyan University, poi si è trasferito a Los Angeles e ha perseguito una carriera come sceneggiatore. Dopo aver lavorato con diversi produttori indipendenti, ha deciso di dedicarsi alla scrittura di romanzi, un’occupazione molto meno stressante. Ha pubblicato 25 thriller sotto vari pseudonimi (Brian Harper, oltre al già citato Michael Prescott), iniziando con romanzi horror negli anni ’80 e continuando con romanzi di suspense e crimine negli anni ’90 e oltre.