A occhi chiusi




Recensione di Ilaria Bagnati


Autore: Linda Green

Editore: Neri Pozza

Traduttore: Annamaria Biavasco e Valentina Guani

Pagine: 416

Genere: Giallo

Anno pubblicazione: 2017

Qual è il peggior incubo per una madre?

Non sapere che fine abbia fatto il proprio figlio, soprattutto se ha 4 anni ed era sotto la sua supervisione…

Lisa, mamma infaticabile di tre figli, ha sempre messo al primo posto il lavoro perché convinta che la cosa più importante per Chloe, Ottis ed Ella sia avere un tetto sulla testa e un pasto caldo, anche se ciò vuol dire perdersi qualche tappa importante della loro vita.

Questo fino a quando, in una bella giornata di sole, Lisa porta Ella al parco, giocano a nascondino, ma Ella si nasconde così bene da non essere più ritrovata.

Lisa si sente terribilmente in colpa perché mentre giocavano ha risposto al telefono e si è distratta.

Sa che Ella non sarebbe mai uscita dal parco da sola, perciò fin da subito si insinua in lei un pensiero terribile: qualcuno l’ha rapita, ma chi?

«Quando perdi un figlio, il tuo corpo se ne rende conto prima del tuo cervello. Il cordone ombelicale invisibile che vi unisce si spezza, dentro di te tutto si allenta, si ammoscia[…]Tiri il cordone dalla tua parte e speri che, a furia di tirare, urlare, scalciare e strepitare, magari riuscirai a raggiungere l’altra estremità e ritrovare tuo figlio. Ma non è così. Tuo figlio non c’è più. Allora ti invade il senso di colpa. Sei la mamma, hai il dovere di prenderti cura di lui. Eppure sei venuta meno a quel dovere e ciò fa di te una cattiva madre. Avresti dovuto fare più attenzione».

A occhi chiusi ti fa vivere l’angoscia che un genitore prova nel perdere un figlio, ti fa sentire la paura, il terrore che si prova nel pensare che qualcuno l’abbia rapito e abbia abusato di lui.

Si insinua così l’orrenda speranza che sia morto e che così almeno non debba più soffrire.

Da madre sono riuscita ad immedesimarmi bene in Lisa grazie alle descrizioni vivide della Green.

Si sa fin da subito che fine ha fatto Ella ma il finale mi ha comunque sorpresa, anche se, personalmente, avrei prolungato un po’ il racconto, così mi sembra un po’ incompleto.

Linda Green


è nata a Londra nel 1970 e cresciuta nel Hertfordshire. Giornalista pluripremiata, ha lavorato per diverse testate, tra cui The Guardian, The Independent on Sunday, The Times Educational Supplement, The Big Issue, Wanderlust e Community Care Magazine. Vive nel West Yorkshire con il marito e il figlio. A occhi chiusi è il suo ultimo romanzo.