Ali d’argento




Recensione di Barbara Aversa Pacifico


Autrice: Camilla Läckberg

Traduzione: Alessandra Albertari, Laura Cangemi, Katia De Marco e Alessandra Scali.

Editore: Marsilio;

Collana: Farfalle

Genere: thriller

Pagine: 416

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Grazie a un piano raffinato e crudele, Faye si è lasciata alle spalle il tradimento e le umiliazioni subite dall’ormai ex marito Jack e sembra aver ripreso in mano le redini della propria esistenza: è una donna autonoma, si è rifatta una vita all’estero, Jack è in prigione e la società da lei fondata, la Revenge, va a gonfie vele. Ma nuove sfide potrebbero incrinare la sua serenità così faticosamente conquistata. Sull’azienda e sul lancio del marchio Revenge negli Stati Uniti pesa una grave minaccia, tanto che Faye è costretta a rientrare  a Stoccolma. Non può e non vuole rischiare di perdere tutto quello per cui ha tanto lottato. Questa volta però la determinazione non basta, e per risorgere dalle ceneri e riprendere il controllo della situazione ci vuole un piano ancora più diabolico. Così con l’aiuto di un gruppo sceltissimo di donne, Faye torna a combattere per difendere ciò che è suo, e per proteggere se stessa e i propri cari.

Recensione

Questo è il secondo libro dedicato a Faye, una sopravvissuta, una donna che è riuscita a ribellarsi ai tradimenti ed alle umiliazioni subite da suo marito Jack. Ed è andata oltre: ha ottenuto la sua vendetta, così come altre donne oltraggiate e tormentate. La ditta che hanno faticosamente costruito, il progetto pensato per le donne ferite, la “Revenge”, è il frutto del loro riscatto, ed ora sembra essere in pericolo.

Faye ritorna in questo libro più combattiva che mai, ma anche pronta a mostrare le proprie fragilità, le sue cicatrici così sottili non perché invisibili ma perché ormai incastonate nella pelle, in quello strato di sé che difficilmente potrà essere sanato perché affogato nella carne, ammassato visceralmente dentro la sua anima.

Ma ora la potente, ricca ed incrollabile Faye come potrà affrontare l’ennesima crisi?

E se dovesse di nuovo imbattersi nel suo ex marito che rappresenta un pericolo anche per sua figlia cosa farebbe?

Inoltre arriva indolente e felpato un nuovo sentimento, dopo molto tempo, inaspettato e disarmante. E prepotentemente attacca le sue difese facendosi strada là dove le fragilità vacillano.

E se c’è una cosa che indebolisce una donna che ormai si sente praticamente imbattibile è proprio l’amore.

Faye è doppiamente combattuta: si trova a fronteggiare quel maschile insano per salvare la Revenge ed è anche innamorata perdutamente di un uomo.

Come far combaciare tutto?

Il libro, come ogni romanzo della Lackberg, mi ha completamente catturata; ho amato in particolare la sorellanza tra donne, quelle che riconoscono le proprie ferite nell’altra e nonostante il passato si affidano. Perché solo così possono farsi scudo e solo così possono uscirne vittoriose.

Però Faye, perfettamente caratterizzata, riesce a cadere in alcune ingenuità che possono indispettire il lettore e soprattutto a tratti prende troppo sul serio il suo ruolo di donna invincibile.

Amo la penna graffiante della Lackberg che ancora una volta riesce a raccontare la solidarietà femminile con grande intensità. E con la stessa intensità disarmante ci racconta di donne incredibilmente forti ma nel contempo fragili, che gestiscono un passato fatto di paure ed abusi con fierezza e caparbietà, per rinascere ogni giorno diverse.

Credo però che per apprezzare al meglio questo romanzo sia importante leggere il precedente.

È un libro potente, un thriller dinamico e seducente, a volte morboso, che affronta tematiche delicate e sempre più urgenti e lo fa con coraggio e schiettezza.

A cura di Barbara Aversa Pacifico

instagram.com/missparklingbooks

 

Camilla Läckberg


è tra gli autori più letti al mondo. I dieci libri della serie di Fjällbacka, pubblicati in Italia da Marsilio, hanno venduto 25 milioni di copie in 60 paesi. Läckberg è anche imprenditrice di successo e una delle fondatrici di Invest in Her, una società che investe nell’imprenditoria femminile ed è impegnata in prima linea per l’abbattimento della disparità salariale tra uomini e donne. La serie di Faye, di cui Ali d’argento è il secondo episodio, ha segnato un nuovo capitolo nella sua produzione letteraria e ha presentato ai lettori una protagonista indimenticabile, portavoce di un forte messaggio femminista.

 

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