Brevemente




Brevemente risplendiamo sulla terra

Recensione di Francesca Marchesani


Autore: Ocean Vuong

Traduzione: Claudia Durastanti

Editore: La nave di teseo

Genere: Narrativa

Pagine: 292

Anno di pubblicazione: Marzo 2020

Sinossi. Little Dog, la voce di questo straordinario romanzo di esordio tradotto in tutto il mondo, ricostruisce in una lettera alla madre la storia della sua famiglia, segnata dalla guerra del Vietnam e dall’emigrazione negli Stati Uniti. Arrivati in America nel 1990, Little Dog e sua madre Rose si stabiliscono in Connecticut, dove lei si mantiene facendo manicure e pedicure. Ma la donna soffre di un disturbo da stress post-traumatico che si manifesta in violenti scoppi d’ira contro il figlio, alternati a gesti di tenerezza assoluta. Con loro abita la nonna Lan, che ha vissuto il dramma della guerra in prima persona: fuggita da un matrimonio combinato con un uomo molto più anziano, è costretta a vendersi ai soldati americani per mantenersi. Little Dog, crescendo, si fa interprete del dialogo impossibile tra le generazioni della sua famiglia tutta al femminile, unendo due donne che non parlano l’inglese e faticano a integrarsi nella cultura americana. Prendendosi cura degli altri, Little Dog impara a conoscere se stesso, dal difficile rapporto con i suoi coetanei che lo prendono di mira per la sua diversità, fino alla scoperta dell’amore. Accolto dalla critica come il nuovo grande romanzo americano, Brevemente risplendiamo sulla terra è una straordinaria storia di formazione che, attraverso il legame d’amore tra un figlio e una madre, parla di identità, differenza, di come impariamo ad abitare i sentimenti più grandi.

Recensione

Sono ancora un po’ scossa se devo essere sincera. La storia di Little Dog mi ha lasciato davvero basita.

In questo romanzo c’è tutto. C’è dolore, amore, sofferenza, rivincita, rassegnazione. È un mix di sentimenti che si contrastano e che si compensano. Alla fine non è altro che la storia di un ragazzino che viene dal Vietnam. Un muso giallo che deve provare ad integrarsi nell’America degli anni 90 con tutto quello che ne consegue.

E non solo deve pensare a se stesso, ma anche a sua madre, che non sa leggere e anche se lo sapesse fare, non sa una parola di inglese.

E vive ancora in un mondo a parte. Lavora come una pazza e torna a casa esausta, esaurita. Stanca anche per fare la mamma, il mestiere più naturale. Little dog quindi deve crescersi da solo.

Non può godersi un’infanzia e un’adolescenza come si deve. Costretto a mettere su una corazza che non gli appartiene. All’apparenza spessa, ma fragile come un guscio d’uovo.

Ma più che la storia in sé, la particolarità di questo romanzo è lo stile di scrittura che non ha eguali. Scritto come se fosse una lettera indirizzata alla madre, l’autore plasma le parole con dolcezza e la trasforma in una carezza. Una mano che sfiora la pelle.

Dentro queste pagine si susseguono senza sosta delle piccole perle da assaporare. Vere e proprie caramelle. Da leggere e rileggere più volte per imprimerle meglio nella mente. Ci fa riflettere anche il titolo in sé: Brevemente risplendiamo sulla terra. Perché? Perché ogni essere umano in confronto alla storia dell’universo è un battito di ciglia.

E la tua vita potrà anche essere meravigliosa e patinata e perfetta, ma non conta nulla. Splende sì, ma per una frazione di secondo rispetto a quello che è il mondo intero. E l’unico modo per sapere se splendi è quello di farti notare dagli altri.

E dal momento che gli altri ti vedono non diventi altro che una preda.

Più splendi e più rapidamente verrai inghiottito. Semplice, ma brutale. Come tutto il resto di questo libro. Sconcertante come degli schiaffi all’improvviso.

Mi lascio cullare ancora un po’ da queste pagine che sono convinta mi rimarranno addosso per un bel po’. Come le pieghe del cuscino sulla faccia, quando ormai sei sveglio da ore.
 

 

Ocean Vuong


Ocean Vuong è nato in Vietnam nel 1988 e si è trasferito negli Stati Uniti nel 1990. Con la sua raccolta di debutto, Cielo notturno con fori d’uscita, ha vinto nel 2016 il Whiting Award. Ha ricevuto inoltre il Pushcart Prize e altri riconoscimenti da: Poets House, The Elizabeth George Foundation, Fondazione Civitella Ranieri, The Saltonstall Foundation for the Arts e Academy of American Poets. Le sue opere di poesia e narrativa sono state pubblicate sul “New York Times”, “The New Yorker”, “Kenyon Review”, “The Nation”, “New Republic”, “Poetry”, “The American Poetry Review”, che gli ha conferito lo Stanley Kunitz Prize for Younger Poets. Cielo notturno con fori d’uscita è stato tradotto in albanese, arabo, bulgaro, cantonese, francese, hindi, spagnolo e ucraino. Il suo primo romanzo è Brevemente risplendiamo sulla terra (2020).

 
 

 

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