Fiori e demoni




Recensione di Sara Zanferrari


Autore: Sebastiano Marraro

Editore: Rizzoli

Genere: romanzo

Pagine: 137

Data di pubblicazione: 25 giugno 2019

Sinossi. Matias non sa più amare. O forse, la vita gli ha insegnato che farlo può essere molto pericoloso, perché si rischia sempre di essere abbandonati o traditi dalle persone a cui abbiamo affidato il nostro cuore: da un padre che beve fino a perdere i sensi o da una madre che si è scordata di avere un figlio. Ma va tutto bene, sempre e comunque. Davanti agli altri, agli occhi del mondo, Matias è un ragazzo bello e dannato che ha successo con le donne e può sceglierne ogni sera una diversa. Nessuno sa che le notti per lui sono maledette e insonni e le giornate piene di un vuoto che niente può riempire. Nel sesso sfoga i suoi demoni più oscuri, mentre solo la scrittura gli tiene compagnia: sulla pagina, infatti, riesce a far vivere le emozioni che non è più capace di provare. Fino a quando, tra gli scaffali di una libreria, incontra Lei. Ginevra. I suoi occhi e le sue labbra sono una promessa di felicità. Non può ancora immaginare, Matias, che il destino ha messo sulla sua strada un angelo caduto, e che Ginevra è una creatura ferita proprio come lui. Ma dopo quell’incontro, niente sarà più come prima.

Recensione

Un libro “giovane” scritto da un giovane, che racconta in prima persona la vita e il percorso di scrittura del protagonista, Matias, che alterna il dipanarsi della propria storia col racconto di colui che scrive e descrive se stesso (più difficile a spiegarlo che a leggerlo).

Il protagonista, disilluso, sofferente, apparentemente cinico, ha un che del poeta di fine ‘800 / primo ‘900, una sorta di Baudelaire, bello e dannato, che possiede tutte le donne che può, senza innamorarsi mai. O meglio, innamorandosi solo dell’unica che non riesce ad avere del tutto, Ginevra, conosciuta in una libreria. Dolce, delicata, fragile: non poteva che innamorarsi perdutamente di lei.

Non tenevo a nessun’altra ragazza in quel modo, lei era la mia piccola, era il mio nascondiglio segreto, il momento di pace in cui i miei demoni facevano l’amore con i suoi. – pag.98.

Ma Matias è pieno di donne e lei lo sa, perciò la storia non può che essere complicata. Con lei che sfugge e lui sempre più ossessionato e geloso. Lui che è ossessionato soprattutto dal sesso, col quale ha un rapporto di dipendenza “alternata”, fra il piacere e la repulsione che culmina persino nel vomito, a volte.

Matias, rifiutato dalla madre e con un padre alcolizzato che si ricorda di lui solo quando ha bisogno; Matias che entra ed esce dalle donne come si fa con un vestito. E mentre lo fa, pensa, pensa sempre, riflette, ragiona, si tormenta, senza mai trovare la pace.

La vita era spietata, il tempo mietitore scorreva rapido e noi eravamo le vittime destinate alle sue fauci immense. Mio padre era invecchiato e io ero diventato quasi grande, ma non avevamo mai vissuto niente insieme e questo faceva male. Da piccolo meno, però crescendo i vuoti e le mancanze mi avevano reso un leone in gabbia: il passato era diventato il mio padrone e ora potevo soltanto ruggirgli contro senza sfiorarlo. Rabbia e rancore, dolore e desolazione. Non sei mai felice?» mi chiedevano sempre gli altri. E cosa avrei dovuto rispondere a chi mi giudicava senza conoscere la mia storia?” – pag.82

Amore malato, relazioni difficili, sentimenti complessi.

Questi sono i temi profondi che Sebastiano Marraro tocca sotto l’apparente leggerezza di rapporti sessuali descritti ripetutamente lungo buona parte del libro.

Ma non lasciatevi sviare: c’è dell’altro in Matias. Basta seguirlo nel dedalo dei suoi pensieri.

Ci sono storie che iniziano e finiscono

e altre che non finiscono mai

alcuni dicono di amarsi

e altri si amano in silenzio.”

A cura di Sara Zanferrari 

 

Sebastiano Marraro


Classe 1996, è tra gli Instagram poets più seguiti in Italia. Vive in provincia di Milano. Le sue parole su Instagram sono condivise da più di ottantamila lettori. Per Rizzoli ha pubblicato Va tutto bene (2018).