Inferno verde




Recensione di Cristina Bruno


Autore: Gert Nygårdshaug

Traduzione: Andrea Romanzi

Editore: SEM

Genere: thriller ecologico

Pagine: 430

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Mino Portoguesa ha dieci anni ed è nato in un villaggio nella foresta pluviale sudamericana. Ama gli animali, i profumi, i suoni e vive semplicemente con la famiglia nel suo paradiso naturale. Per guadagnarsi da vivere caccia delle rare e splendide farfalle che suo padre fissa con gli spilli e vende in città. La loro piccola e pacifica comunità viene disturbata dall’arrivo di una delle maggiori compagnie petrolifere, interessata a sfruttare la foresta amazzonica. Un giorno, tornando dalla sua battuta di caccia quotidiana, Mino trova la famiglia e tutti gli abitanti del villaggio massacrati. Fugge da solo nelle parti più nascoste della foresta, senza mangiare per giorni. Isidoro, un mago itinerante, lo trova e lo adotta; sceglie Mino come apprendista. Insieme preparano uno spettacolo strabiliante che portano per anni nei piccoli villaggi del Sud America. Mino, tempo dopo, diventa uno studente di biologia ed eco-filosofia. All’università trova degli alleati e insieme creano il movimento Mariposa, che mira a dirigere l’attenzione del mondo sulla distruzione della natura causata da compagnie internazionali. I componenti del gruppo segreto cominciano ad assassinare i leader delle aziende responsabili di crimini contro l’ambiente e il sistematico impoverimento del sud del mondo.

Recensione

La vita del piccolo Mino Aquiles Portoguesa scorre tranquilla nel suo villaggio all’interno della foresta amazzonica. È bravo a catturare farfalle rare che il padre poi vende ai collezionisti. Ma anno dopo anno la situazione peggiora per l’invadenza dei gringos che strappano via la terra e disboscano la giungla per costruire pozzi di petrolio, pascoli e coltivazioni intensive.

Non hanno alcuno scrupolo a uccidere per ottenere ciò che vogliono. Anche il villaggio di Mino ne farà le spese e a soli dieci anni il bambino dovrà imparare a cavarsela da solo. Nel suo pellegrinaggio incontra Isidoro, un artista itinerante che gli insegna trucchi di manipolazione e di magia, ma il cuore del ragazzo è colmo di rabbia e desiderio di vendetta.

Quando uccide dei militari che lo hanno insultato inizia la  fuga che lo porterà nel giro di pochi anni a diventare uno spietato terrorista ambientale. Assieme a Orlando, Ildebranda e Jovina, tre giovani all’incirca della stessa età,organizza una terribile ritorsione contro i rappresentanti delle multinazionali che stanno distruggendo la sua amata foresta e sterminando intere popolazioni. Il compito dei quattro è risanare le ferite inflitte dall’uomo alla grande madre Terra.

La loro opera è seguita con paura dai potenti del mondo e i servizi segreti internazionali sono sulle loro tracce per porre fine alla scia di sangue che si lasciano alle spalle. Chi avrà la vittoria finale?

Il romanzo è un grido di dolore lanciato dai poveri della terra contro i potenti che depredano le loro ricchezze e li privano dei mezzi di sussistenza, condannando a morte uomini, piante e animali. Mino e i suoi tre amici sono dei giustizieri invisibili che vorrebbero riequilibrare le sorti del pianeta. Fino alle ultime pagine non sembrano nutrire alcun dubbio sull’equità delle loro azioni, sentendosi degli ambasciatori inviati da Gea per colpire il genere umano, colpevole di empietà nei confronti del Creato.

Ma ciò che distingue l’uomo dall’animale è proprio la capacità di tracciare un confine etico nelle proprie azioni.

Cosa può essere lecito fare per porre fine allo scempio della Natura?

La soluzione non può essere quella dei quattro amici che rispondono con delitti ad altri delitti, la soluzione può essere solo una graduale presa di coscienza da parte di tutta l’umanità che comporti un lento ma deciso cambiamento nello stile di vita nel rispetto dell’ambiente e di tutte le diversità. Un cammino lungo ma necessario, se vogliamo sopravvivere come esseri umani e come Terra.

La storia di Mino si situa a metà tra il racconto epico, che narra la lotta di un bambino contro i giganti, e il romanzo picaresco. Nei tratti del giovane ritroviamo quelli di Lazarillo, scaltro, pronto a tutto, abile a sopravvivere a mille traversie e allo stesso tempo ritroviamo le caratteristiche degli eroi omerici pronti a combattere fino allo stremo per la difesa dell’aretè, della virtù, del valore.

E il messaggio che ci lascia la sua vicenda è chiaro: preoccupiamoci del nostro pianeta prima che sia troppo tardi.

A cura di Cristina Bruno

fabulaeintreccio.blogspot.com

 

Gert Nygårdshaug


ha pubblicato svariati romanzi e ha vissuto con gli Indios nella foresta amazzonica, dove venne inviato da un quotidiano norvegese dopo l’assassinio dell’attivista Chico Mendes. Con SEM ha pubblicato L’amuleto (2018) e Fredric Drum e il mistero del re di Pietra(2019).

 

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