Non dimenticare




Recensione di Giuditta Pontini


Autore: B. A. Paris

Traduzione: Olivia Crosio

Editore: Editrice Nord

Genere: Thriller psicologico, suspance

Pagine: 364

Anno di pubblicazione: 2019

 
 
 
 
 
 
 

Sinossi. Dodici anni fa lei è scomparsa. Alla polizia lui ha detto la verità, ma non tutta la verità… E ora ha paura. Erano giovani, impulsivi e innamorati. Si conoscevano da pochi mesi, eppure erano certi che sarebbero rimasti insieme per sempre. Poi c’era stata quella vacanza in Francia. Durante il viaggio di ritorno, Finn si è fermato a una stazione di servizio e, per qualche minuto, ha lasciato Layla sola in macchina. Quando è tornato, lei era scomparsa. Questo è ciò che Finn ha raccontato alla polizia. Ed è la verità. Ma non è tutta la verità… Dodici anni dopo, Finn è un uomo diverso, più maturo e sicuro di sé. Sebbene il ricordo del suo primo amore non lo abbia mai abbandonato, lui ormai si è costruito una nuova vita, trovando conforto tra le braccia di Ellen, la sorella di Layla. Insieme, i due sono riusciti a esorcizzare il passato, si sono trasferiti fuori città e adesso hanno deciso di sposarsi. Ma, all’improvviso, la serenità di Finn viene turbata da due episodi inquietanti. Prima la telefonata del suo anziano ex vicino, che sostiene di aver visto una donna identica a Layla aggirarsi nel quartiere. Poi, la sera, Ellen che stringe tra le mani la bambola più piccola di un set di matrioske. Lei dice di averla trovata sul marciapiede, davanti al vialetto d’ingresso. Per Finn, quell’oggetto ha un significato preciso. Possibile che Layla sia tornata? Possibile che la sua paura peggiore stia per diventare realtà? E il dubbio che qualcuno abbia scoperto il suo segreto si trasforma in ossessione quando lui stesso trova un’altra piccola bambola sul muretto di casa. E un’altra ancora sul cofano dell’auto, qualche giorno dopo. E questo è solo l’inizio…

Recensione

Un libro molto particolare. Non delude assolutamente, ma questa volta, l’autrice è stata una vera maestra a giocare con le emozioni e la tolleranza del lettore. Mi spiego. Il libro si apre con il quarantenne Finn, che è in procinto di sposarsi con la sua dolce, remissiva ed innamoratissima compagna, alla quale è legato da due anni: Ellen.

Ma c’è un piccolo particolare: Ellen è la sorella di Layla, ex compagna di Finn, misteriosamente scomparsa mentre era insieme a lui per una romantica vacanza in Francia, il tutto la bellezza di 12 anni prima. Il ragazzo, allora ventisettenne, rimane irrimediabilmente segnato da questo tragico evento, non solo perchè Layla era la sua compagna, ma anche perchè, dentro di lui, sa benissimo che Ellen non potrà mai andare a sostituire la sorella. è una realtà dura, spiacevole, che Finn negherà a se stesso fino all’ultimo…fino a quando, cioè, cominciano ad accadere delle cose, cose strane che all’inizio sembrano semplici coincidenze, ma che poi, a lungo andare, iniziano ad instillare in Finn e nel lettore l’idea che Layla sia ancora viva.

Che sia tornata. Che voglia riprendersi ciò che era suo. L’autrice è molto graduale, molto equilibrata nell’inserire gli elementi di dubbio, va a dosarli così perfettamente capitolo per capitolo che, inizialmente, il lettore si trova nella confusione più assoluta. Può essere, può non essere. Un dubbio in cui chi legge oscilla costantemente, come l’oscillazione temporale che l’autrice introduce fra i vari capitoli del testo.Ecco che, lentamente, elementi del presente si fondono a ricordi del passato, e facendo intravedere qualcosa di nascosto, un segreto che qualcuno porta con sè, e che non ha mai avuto il coraggio di confessare.

Ad un certo punto del libro, però, improvvisamente tutto si disvela. Il lettore arriva ad essere SICURO in maniera pressochè totale di come possano essersi svolti i fatti. La narrazione si appiattisce, passando dall’elemento thriller, ai risvolti che gli accadimenti hanno sulle psicologie dei personaggi. In particolare, c’è un’analisi dettagliata del rapporto tra Finn ed Ellen, del suo inevitabile punto di rottura.

Lo struggimento psicologico di Finn ed il suo senso di colpa per la scelte fatte e non fatte hanno una pregnanza dominante, attirano come una calamita. Al lettore sembra quasi di esserne diventato l’uditore. La sensazione di sentir parlare un personaggio inventato non è qualcosa di automatico.

Ci vuole una certa potenza narrativa, per produrla. Il lettore, a questo punto, viene portato dall’autrice all’estremo limite della pazienza, senza tuttavia smettere di identificarsi in Finn: le sue elucubrazioni mentali, le sue paranoie, la sua ansia di arrivare ad un punto di risoluzione, sono esattamente quelle che il protagonista prova nella storia. Ma è proprio questa parte più lenta, quasi banale, ad aver fatto di questo libro una vera thriller-chicca.

Ad un certo punto, si gira pagina e….lo stile cambia ancora! Il lettore si ritrova fra le mani le macerie di tutti i precedenti elementi fornitigli, e, senza avere nemmeno il tempo di ricominciare a ragionare, è catapultato in una rocambolesca ed asfissiante serie di scene, dove presente e passato fanno a pugni, ogni flashback è una matrioska che contiene al proprio interno un’altra matrioska, di un altro colore, un’altra forma, un’altra consistenza.

L’elemento delle matrioske, che ricorre ritmicamente in tutta la narrazione, è stata una scelta non casuale dell’autrice, a causa della fortissima simbologia che porta con sè. Il finale, che nella parte centrale del libro era dato per più che scontato, è qualcosa di assolutamente unico e, per quanto spiazzante, non delude per niente, anzi!!!

Rende perfettamente l’idea della potenza con la quale un evento traumatico può sradicare la mente umana.

Da leggere ragazzi!!!!

B. A. Paris


Nata e cresciuta in Inghilterra, B. A. Paris si è trasferita in Francia per lavorare in una grande banca d’investimento. Ha poi deciso di dedicarsi all’insegnamento e alla narrativa e ha fondato una scuola di lingue. Il suo primo romanzo, ​La coppia perfetta, ​è stato pubblicato in Italia da Nord nel 2016. Nel 2019 esce N​ on dimenticare​ (Nord).

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