Rhythm Section




Recensione di Salvatore Argiolas


Autore: Mark Burnell

Editore: Mondadori

Traduzione: Stefano Massaron

Genere: Thriller

Pagine: 420

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Dopo la morte di quasi tutti i componenti della sua famiglia in un disastro aereo, Stephanie Patrick cade in una spirale di tossicodipendenza e alcolismo. La sua vita subisce una svolta quando viene avvicinata da un giornalista d’inchiesta il quale le rivela che la morte dei suoi familiari non è stata conseguenza di uno sciagurato incidente, ma di un attacco terroristico. Non avendo più niente da perdere, Stephanie è determinata a vendicare il massacro. Reclutata da una organizzazione dell’Intelligence, si sottopone a un rigido addestramento per assumere l’identità di Petra, una terrorista tedesca, e di Marina, una importante donna d’affari di stanza a Londra. Muoversi nel mondo dello spionaggio internazionale significa per Stephanie mettere progressivamente da parte i sentimenti e agire solo secondo il suo istinto. Ma più le sue missioni diventano brutali più qualcosa inizia a non tornare su quel fatidico volo NE027. Le stanno dicendo la verità su come sono andate le cose? È ancora in tempo per cambiare idea o chi l’ha “creata” non la lascerà mai andare? Primo di una serie, Rhythm Section è un thriller dove azione, spionaggio e violenza si avvicendano con un ritmo incessante e dove Stephanie Patrick ha lo stesso impatto narrativo di personaggi come Nikita, Lisbeth Salander e Jason Bourne.

Recensione

L’11 settembre del 2001 ci fu il tremendo attentato alle Torri Gemelle di New York, atto clamoroso di un piano più ampio progettato da Osama bin Laden e dai suoi soci talebani.

Due anni prima, nel 2009 lo scrittore inglese Mark Burnell pubblicò un romanzo con una trama avente incredibili analogie con l’attacco alle Twin Towers.

Il libro era “The Rhythm Section” pubblicato ora dalla Mondadori in occasione dell’uscita del film tratto dal thriller.

L’intreccio così premonitore, si cita anche Osama come ispiratore dei terroristi, non è il solo motivo d’interesse del romanzo, anzi è la cornice perfetta per far emergere il grande personaggio di Stephanie Patrick, donna complicata e ribelle dalla vita sconvolta dalla caduta dell’aereo che portava a bordo i genitori e la sorella.

Keith Proctor, giornalista investigativo che indaga sulla vicenda credendo che sia causata da una bomba a bordo cerca Stephanie per avere qualche notizia sui suoi familiari e la rintraccia in un bordello dove si fa chiamare Lisa.

In seguito a questa ricerca Stephanie verrà coinvolta in un’avventura dall’andamento incalzante in cui nulla sarà come prima. Proctor sarà ucciso dai cospiratori che stanno espandendo una rete di estremisti islamici e la ragazza sarà risucchiata nell’orbita di servizi tanto segreti che non hanno neanche nome e che vengono associati alla sede dove hanno il quartier generale “Magenta House”.

Il titolo “Rhythm Section” deriva da una pratica di autocontrollo che consiste nel regolare battito cardiaco e respirazione. “E’ come nella musica. La batteria e il basso sono la sezione ritmica, giusto? Il tuo cuore è la batteria, il tuo respiro è il basso. Se sistemi quelli, sei a posto.

Non puoi andare nel panico se hai il respiro e il battito sotto controllo. E’ fisicamente impossibile. Ricordatene: concentrati sulla sezione ritmica e il resto della canzone suona da solo.” dice a Stephanie un agente che la addestra e da allora la missione avrà il nome “Rhythm Section”.

Il compito di Sthepanie è quello di cercare e trovare finanziatori e esecutori del piano che all’inizio è molto oscuro ma pian piano grazie alla caparbietà e alla resilienza di Stephanie si rivelerà un progetto apocalittico che, come detto, preannunciava i tragici fatti dell’11 settembre.

E’ proprio Stephanie la protagonista assoluta di questo libro e in seguito è stata al centro di una serie composta da altri tre thriller non ancora tradotti in italiano “Chamaleon” del 2001, “Gemini”, del 2003 e “The Third Woman” del 2005.

Dal passato autodistruttivo contrassegnato da alcool e droga e prostituzione si salva solo per la sua voglia di ribellione e nel tempo assume diverse personalità per poter raggiungere la sua missione di vendetta assecondando in parte anche la volontà dei servizi che la gestiscono perché come un burattino che si libera dal controllo del burattinaio, Stephanie giocherà metterà in gioco se stessa per vendicare i suoi cari.

In questo suo percorso di rinascita e di catarsi Stephanie o Lisa o Petra o Marina, secondo i suoi molteplici travestimenti, trova un modo di addolcire il suo carattere spigoloso e apre anche uno spiraglio all’amore che credeva impossibile.

Burnell utilizza con abilità le stazioni narrative canoniche, non ultima anche il “cliffhanger”, non soltanto metaforicamente e confeziona un thriller dallo svolgimento teso e incalzante che tiene avvinto il lettore non ha un attimo di noia, presentando anche tematiche non banali riguardanti l’essenza stessa della politica e del contrasto al terrorismo, dove in un ambiguo gioco di specchi si confrontano vittime e carnefici.

Mark Burnell


Mark Burnell è nato nel Northumberland (Regno Unito) ed è cresciuto in Brasile. Rhythm Section è il primo di una serie con protagonista la magnetica Stephanie Patrick. L’autore vive in Inghilterra con la sua famiglia. Da questo romanzo Paramount Pictures ha tratto un film interpretato da Blake Lively e Jude Law, in uscita nel 2020.

 

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