Una donna normale




Recensione di Sabrina De Bastiani


Autore: Roberto Costantini

Editore: Longanesi

Collana: La Gaja scienza

Genere: spy

Pagine: 480 p.

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. 

«Lo sguardo di Costantini è lucido. Le sue parole restano impresse nella memoria, come la sua galleria di personaggi imperfetti e dolenti in cerca di un senso alla comune sopravvivenza quotidiana.»Marco Imarisio, Corriere della Sera

«Uno spirito dickensiano naturale che, coniugato a una capacità affabulatoria a tavoletta, lo rendono davvero unico.»Sergio Pent, TuttoLibri, La Stampa

Aba Abate è una donna normale. Suo marito Paolo, pubblicitario aspirante scrittore, è un uomo colto ma con scarso senso pratico. I suoi figli, Francesco e Cristina, sono adolescenti e, come tutti i ragazzi a quell’eta, problematici e conflittuali. La sua unica vera amica sin dai tempi della scuola, Tiziana, ha una libreria e da single continua a cercare il grande amore. Aba si rivolge a lei in cerca di un aiuto per le aspirazioni di romanziere del marito. Aba fa di tutto per tenere unita la sua famiglia e i suoi affetti, ma non è sempre facile per via del suo vero lavoro. Perché Aba Abate in realtà è anche «Ice». Non una semplice impiegata ministeriale come credono i suoi familiari, ma una funzionaria dei Servizi segreti con un compito delicatissimo: reclutare e gestire gli infiltrati nelle moschee. È proprio da un suo informatore che Aba apprende una notizia potenzialmente catastrofica: in Italia sta arrivando via mare dalle coste libiche un terrorista pronto a farsi esplodere. La scadenza: una settimana. Aba si trova costretta a intervenire in prima persona anche sul campo, in Libia e in Niger. E per avere una pur minima speranza di successo deve avvalersi della collaborazione di un agente del posto, il professor Johnny Jazir, un uomo che la trascina gradualmente in una spirale in cui tutti i suoi valori sono messi in dubbio. Le missioni si moltiplicano, le emergenze familiari e lavorative si sovrappongono nel giro di pochi, frenetici giorni, e quando niente va come dovrebbe il mondo di Aba – quello professionale, ma anche quello degli affetti e dell’amore per il quale ha sempre così tenacemente lottato – comincia inesorabilmente a crollarle addosso. Possono davvero coesistere Aba e Ice?

Recensione

Una donna normale si (pre)occupa della sua famiglia, marito, figli, amici. Cosa mangiano, chi frequentano, gli studi, le attività, le passioni.

Della sua casa. Che sia ordinata, organizzata, accogliente. Ha tutto sotto controllo, nessuna tempesta ormonale,  un amore, per il marito, consolidato nel tempo.

Una donna normale  accompagna i figli a scuola e va al lavoro. Si impegna nel quotidiano.

Una donna normale non indulge in particolari vanità, è bella senza voler strafare e  neppure troppo apparire. Va dal parrucchiere, a fare la spesa, porta a passeggio il cane.

Questa donna normale  si chiama Aba Abate.

Ed è tutto fuorché una donna normale.

A partire dal fatto che vive due vite, totalmente agli antipodi l’una dall’altra, teoricamente inconciliabili. Ma, come spesso accade,  la pratica vince sulla teoria. Tanto più se si ha l’arte del funambolismo nei geni e nell’esempio del più autorevole degli insegnanti, il proprio padre.

Aba Abate è, anche, Ice. Ed è un agente segreto.

Prima regola:

Menti solo se è indispensabile. Le bugie portano guai, meglio le omissioni. 

Ed è sulle omissioni che poggiano le fondamenta della sua doppia vita, sullo sviare discorsi e domande scomode, sull’avvolgersi nella cortina fumogena dell’apparente comune scorrere delle giornate. Complice, quello sì, un marito che non si arrovella di domande e non pretende risposte, un’amica più concentrata su se stessa e su … altro… per  sospettare.

Accade che lo scontro, il conflitto di interessi, inevitabile, si giochi su due livelli: quello della vita di Aba, che si pone come madre educata ed educante, rigida nell’instillare il senso della correttezza nei sui figli; inflessibile nell’osservare un protocollo anche tra le mura di casa, perché nell’evitare sorprese e varianti improvvise si riduce il margine di errore; e quello di Ice, che muove i suoi passi e le sue pedine sulla scacchiera internazionale di interessi e conflitti il cui pegno è la sicurezza del proprio Paese e la salvaguardia della vita delle persone.

Dove la prospettiva e l’agire sono per forza di cose totalmente ribaltati.

(…) nel suo lavoro (…) l’aggettivo giusto andava sostituito con opportuno.

Questa è l’anticamera dell’inferno, Aba. E’ ovvio che loro ci vogliono morti. (…) Non c’è niente di personale, nessun giudizio etico o morale, nessuna questione di civiltà. 

Il talento di Costantini sta in una  scrittura ad uppercut, affilata, diretta, scabra, totalmente fusa con il contesto e la storia che racconta. Al contempo capace di poesia e di profondità che muovono a riflessioni molto ampie.

Sta nell’aver ordito una storia complessa ed averla resa fruibile e godibile.

Sta nella capacità di portare il suo personaggio ed i lettori sull’orlo del precipizio, a guardare l’abisso.

Ho attraversato il confine tra la normalità e il lato oscuro.

Quando tutto implode, quando le due vite si ritrovano in rotta di collisione, quando l’assetto mentale rischia di deflagrare nell’impalcatura di un castello di sabbia che mostra le sue crepe.

E’ come se l’altro mondo, quello dall’altra parte del mare, dall’altra parte di Aba, mi stesse indebolendo, mentre basta il ritorno sulla parte giusta del mare, sulla parte giusta di me, a rasserenarmi.

Fatti forza (…) siamo quasi alla fine. Poi torni da loro, da Aba.

Ice tornerà  veramente da Aba?

Cosa troverà e quale sarà il prezzo da pagare?

Attenzione, perché

Quando la partita ti sembra molto semplice vuol dire che non hai capito una mossa.

La mossa invisibile che decide tutto è almeno dieci mosse prima dello scacco matto.

Su tutto,  sfondo e protagonista, aleggia e albeggia quella terra della quale Roberto Costantini è maestro nel renderne e restituire vive e vitali contraddizioni, contrasti e luci fortissime.

La Libia.

Ponte, nemmeno tanto invisibile, tra Aba e un certo Mike Balistreri?

Roberto Costantini 


Roberto Costantini (Tripoli, 1952), ingegnere, consulente aziendale, oggi dirigente della Luiss, è autore per Marsilio della Trilogia del Male con protagonista il commissario Michele Balistreri, bestseller in Italia e già pubblicata negli Stati Uniti e nei maggiori paesi europei, premio speciale Giorgio Scerbanenco 2014 quale “migliore opera noir degli anni 2000”. Sempre per Marsilio, ha proseguito la serie del commissario Balistreri con tre nuovicasi: La moglie perfetta (2016, finalista al premio Bancarella), Ballando nel buio (2017) e Da molto lontano (2018). 

 

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