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Antonio Lanzetta


DETTAGLI:

Editore: Newton Compton Editore

Genere: Folk-Giallo generazionale

Pagine: 330

Anno edizione: 2024

Sinossi. Due fratelli, due ragazze uccise a distanza di decenni e una comunità che ha scelto di tacere. I cerchi, però, si chiudono sempre. Se è vero che delinquenti non si nasce, per Pietro Casale e suo fratello minore Toni non c’è stata altra scelta. Un evento drammatico ha distrutto la loro famiglia negli anni Novanta e li ha resi indivisibili, nel bene e nel male. Da allora conducono un’esistenza sempre in bilico tra furti d’auto e atti criminali, fino a quando ricevono una telefonata che cambierà ogni cosa per sempre. Luisa, studentessa universitaria, figlia di due amici d’infanzia di Pietro e Toni, è scomparsa e le forze dell’ordine brancolano nel buio. Per i fratelli Casale è l’occasione giusta per pareggiare i conti con il passato. Le cose, però, si complicano quando il corpo della giovane viene ritrovato su una piccola spiaggia deserta della costa cilentana. C’è qualcosa di sinistro in quel cadavere, segni che riaprono vecchie ferite, riportando Pietro e Toni all’estate del 1994 e a un macabro omicidio ancora irrisolto. Spetterà a loro dare la caccia all’assassino, in una corsa contro il tempo nella quale dovranno confrontarsi con un mondo che credevano di essersi lasciati alle spalle.

 Recensione di Roberto Forconi


Non è tratto da una storia vera, ma lo potrebbe essere seduta stante. La realtà tangibile di un percorso di scrittura onesto, emozionale che sovrasta la struttura della storia stessa andando a toccare il lato profondo dell’essere umano. Non parliamo di filosofia, ma semplicemente di un libro che inizia e finisce. Però rimane.

Rimangono impressi i volti dei fratelli e delle sorelle, i boschi profondi e umidi del Meridione, i colpi al cuore che si auto narrano decenni dopo come fossero al primo giorno. Rimane impresso il cadavere di una ragazza coi suoi dettagli, perché la prima volta che si ha a che fare con la morte capitano due cose: non lo dimentichi più, e soprattutto una volta che lei ti ha riconosciuto ti seguirà passo dopo passo senza lasciarti modo di respirare; e cambia il tuo corso, la tua vita, come un destino segnato da un filo sottilissimo ma tutto già percorso.

Lanzetta autore è innanzitutto un Lanzetta lettore perché scrive quello che vorrebbe leggere, e cerca di farci entrare nel suo mondo in una maniera delicatissima senza spingere su sensazionalismi o colpi di scena pilotati. La sua scrittura, molto vicina alla letteratura americana contemporanea, strizza l’occhio al vero racconto generazionale.

Dopo averci fatto conoscere il “buio” ci ha portato verso la drammatica “resistenza”, ha provato a trasportarci su una spiaggia e lì ha gettato le basi su ciò che sarebbe venuto nel futuro prossimo. Con questo romanzo possiamo dire di conoscere il vero Lanzetta Autore con la A maiuscola e non più “narratore” di storie oscure e malinconiche (seppur bellissime).

Lanzetta fa capire che nella vita dei suoi protagonisti si recita una parte che è già scritta e non si può combattere contro il male senza venirne intaccato. Pietro e Toni Casale, due fratelli, uno specchio tra autore e lettore, due ragazzi diventati uomini perché lo dovevano essere per forza. Il passo dall’età adolescenziale a quella adulta vola come un lampo nel cielo e ce li troviamo ancora una volta faccia a faccia contro quel mondo che li ha voluti tenere imprigionati con una corda densa come l’oceano più profondo.

Una famiglia fatta di rancori e dissapori perpetrati negli anni e di avversari ben più temibili del gancio di una pistola. Si sentono gli odori dello sfasciacarrozze, il metallo bruciato al sole, la terra appiccicaticcia, il mare impetuoso, quelle porte timide appena aperte e una natura arcana fatta di dei senza macchia e senza pudore. Nel caos tutto si libera e si trasforma. Nel caos, Antonio Lanzetta lancia l’amo più aguzzo del suo universo; e lì, proprio quando non credi che nulla sia possibile, quasi ricrei una linea temporale tra i suoi libri come se tutti i personaggi che popolano le sue storie siano legati in maniera indissolubile.

Due omicidi in cui Lanzetta spiega pagina dopo pagina con toni quasi folk-country della sua terra, partendo dal lontano 1994 fino ai giorni nostri. Un giallo del cuore, un noir esistenziale che tocca, brucia e fa male ed è quanto di più vicino possa essere a Joe Lansdale se avesse scritto qui in Italia.

Per un istante credetti che nella mia vita niente sarebbe potuto andare male, come se fossi invincibile”.

Già, chi nella vita non lo ha mai pensato…

Lanzetta, una conferma, non una sorpresa!

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Antonio Lanzetta


Vive a Salerno. Ha iniziato a scrivere romanzi fantasy/young adult, poi ha virato verso il thriller, prima con il racconto breve Nella pioggia, finalista al premio Gran Giallo di Cattolica, e poi con Il buio dentro, tradotto in Francia, Canada e Belgio ed eletto dal «Sunday Times» uno dei cinque migliori thriller stranieri dell’anno. La Newton Compton ha pubblicato L’uomo senza sonno, Delitto in riva al mare e Luna rosso sangue.