Anime di pietra




Sinossi. Christine Prusik fa l’antropologa forense per l’FBI a Chicago. È fantastica nel suo lavoro. Ha visto una quantità di casi davvero incredibili, ma l’ultimo che le è capitato ha qualcosa di diverso. Qualcosa che non torna. Ogni serial killer ha uno schema, delle abitudini, delle manie. Questo – un uomo dalle mani forti – strangola giovani donne e getta i loro corpi nei boschi vicino a corsi d’acqua. Ma ciò che supera la stranezza convenzionale per chi fa questo lavoro è che, come biglietto da visita, l’assassino lascia ogni volta nel corpo della vittima una statuetta di pietra, simile agli amuleti ritrovati in Papua Nuova Guinea: gli stessi luoghi in cui l’agente Prusik aveva lavorato tempo prima mentre faceva ricerche sul campo. Un’esperienza che l’aveva segnata nel profondo. Per essere solo una coincidenza, ha davvero qualcosa di sinistro. E se invece ci fosse di più? Mentre affiorano dettagli sempre più inquietanti, l’agente Prusik dovrà capire se esiste veramente una connessione tra gli omicidi e il suo oscuro passato, o se i suoi vecchi incubi sono tornati a ossessionarla nel presente.

 Anime di pietra

di Lloyd Deveraux Richards

Piemme 2023

Rachele Salerno ( Traduttore )

Thriller psicologico, pag.336

 Recensione di Salvatore Argiolas

Anime di pietra” è il caso editoriale dell’anno in quanto è balzato in testa alle classifiche di vendita solo dopo esser stato messo in luce su TikTok dalla figlia dell’avvocato americano Lloyd Devereux Richards, che l’ha completato in quattordici anni, diventando in breve tempo un bestseller a più di dieci anni dall’uscita in libreria, passata completamente inosservata.

Questo fatto induce a riflettere sia sulla potenza dei social network, che in pochissimo tempo riescono a catalizzare l’attenzione di milioni di persone, spingendo l’acquisto di un prodotto verso cifre incredibili, sia della scarsa attenzione del pubblico dei lettori su un buon thriller evidentemente presentato molto male.

“Anime di pietra” è ambientato nell’Indiana del Sud e nei dintorni di Chicago, teatri di agghiaccianti omicidi ai danni di giovani ragazze che vengono adescate e uccise seguendo azioni e rituali che ricordano le uccisioni dei cannibali Ga-Bong Ga-Bong della Nuova Guinea.

Quando l’antropologa forense dell’FBI Christine Prusik, che indaga sugli omicidi trova diverse analogie con le pratiche degli antropofagi non crede a ciò che ha scoperto in quanto anche lei è stata in Nuova Guinea e si trova a rivivere traumi antichi;

Il passato torna sempre, pensò. Era riuscita a tenerlo nascosto per anni.”

Nella sua indagine Prusik deve superare anche la manifesta ostilità di un collega, Howard che tenta in tutti i modi di sminuirla agli occhi dei superiori e di ferirne l’autostima e di usurparne il ruolo: “Howard non mostrava un briciolo di spirito di squadra e si rifiutava di riconoscere il fatto che c’era lei al comando. Tuttavia Prusik non poteva permettere che la sua frustrazione le facesse perdere di vista la questione prioritaria: era essenziale scoprire più informazioni sull’assassino. Presto. Subito.”

Christine Prusik è una valida e tenace antropologa forense malgrado sia stata colpita da un disturbo da stress post-traumatico che ha le radici proprio nella sua esperienza di studio in Oceania, permanenza che le consente di intuire personalità e caratteristiche dell’assassino, abituato ad inserire un amuleto nelle ferite inferte alle vittime, proprio come i Ga-Bong che

“infilavano sempre un talismano o una pietra magica all’interno dei resti delle loro vittime, un rituale con origini antichissime e che in genere veniva fatto in segno di rispetto per gli antenati della vittima.”

Ancorata al rispetto delle gerarchie e ostacolata dai colleghi, l’antropologa fatica a far prevalere la sua teoria investigativa, azzardata ma basata su fattori psicologici e rilievi scientifici piuttosto solidi che pare sconfessata dalla cattura di uomo, perfetto per tacitare le insistenti pressioni politiche che esigevano una rapita conclusioni della indagini.

Prusik non ci sta e anche con l’aiuto dello sceriffo del paese teatro di un omicidio, cerca in tutti i modi trovare il serial killer che terrorizza, anche con l’inganno, utilizzando tutte le scorciatoie, ignorando le regole e rischiando la vita di persona.

Malgrado alcune criticità nella trama “Anime di pietra” è un buon thriller psicologico, caratterizzato da un ritmo notevole e basato su un personaggio con tante fragilità ma con una grande tenacia che le fa superare le numerose difficoltà che il caso criminale e l’ambiente professionale le ha riservato.

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Lloyd Deveraux Richards


È nato a New York e ha viaggiato molto in Europa, Africa e Centro America prima di laurearsi in legge. Ora vive a Montpelier, in Vermont, con la sua famiglia. “Anime di pietra” è il suo primo romanzo, pubblicato una decina di anni fa e passato praticamente inosservato fino a quando, all’inizio del 2023, la figlia dell’autore ha pubblicato un video su TikTok che è diventato virale in poche ore, registrando milioni di visualizzazioni e posizionando il libro ai vertici delle classifiche.