Cloruro di sodio




Un nuovo caso per la Sezione Q1, la squadra più anarchica della polizia di Copenaghen.


Sinossi.Nel giorno del suo sessantesimo compleanno, Maja Petersen si toglie la vita. Un gesto disperato che riporta l’attenzione su un incidente – mai veramente chiarito – di molti anni prima, quando il figlio era rimasto ucciso nell’esplosione di un’autofficina a soli tre anni. E ora, gli intrepidi disadattati del più famoso dipartimento del corpo di polizia danese, ovvero Carl Mørck con Assad, Rose e Gordon, ricevono l’ordine di sospendere ogni altra attività per riaprire proprio quell’indagine. In particolare, l’interesse si concentra sul mucchietto di sale – piccolo, solo pochi grammi – ritrovato sul luogo della disgrazia. Tanto più che, nel corso di oltre trent’anni, sulla scena di alcuni casi di morte attribuita a disgrazia o suicidio, la presenza del sale si è rivelata una sorta di firma. Possibile che tutto faccia capo a un unico colpevole? A mano a mano che la Sezione Q riesce a trovare un collegamento tra eventi disparati, uno schema molto preciso e sconvolgente prende forma. Un disegno ossessivo, e implacabile. Perché tutte le vittime che tornano a incrociare la strada della Sezione Q non sono affatto casuali, e perché ogni particolare della loro fine è stato pianificato e predisposto con cura e rigore. E mentre tutti i pezzi cominciano a scivolare al loro posto, anche la verità sulla famosa pistola sparachiodi che Carl ha sulla coscienza sin dal suo primo caso si fa sempre più vicina.

“Qualche hanno prima, il caso della sparachiodi gli aveva causato un attacco di panico. Ora quella storia era tornata a far parte della sua vita e aveva fatto di lui un animale braccato.”

 CLORURO DI SODIO

di Jussi Adler-Olsen

Marsilio 2023

Maria Valeria D’Avino, Samanta Katarina Milton Knowles

( Traduttori )

Thriller nordico, pag.464

 Recensione di Loredana Cescutti

Ho aspettato questo libro per ben tre anni e mezzo, da prima che venisse scritto e subito dopo aver terminato “Vittima numero 2117”.

Una smania che mi ha tormentata fino ad ora, soprattutto perché questo, il numero nove, in Danimarca e in altri paesi è uscito addirittura a partire dall’autunno 2021, quindi potete ben capire.

Una storia che riprende da dove l’avevamo lasciata e che ci mette di fronte ad una realtà decisamente mutata, nelle vite della squadra, ma anche nelle nostre.

“Gli occhi tradiscono sempre.”

E nulla sarà mai più come prima.

Sullo sfondo per nulla velato di una pandemia globale che ha messo in ginocchio tutti noi a partire da marzo del 2020, alle porte di un nuovo Natale da trascorrere rinchiusi fra le mura domestiche a distanza di sicurezza, tornano gli intrepidi e quanto mai irriducibili uomini più la straordinaria Donna della Sezione Q, che come sempre si occuperanno di cold case alquanto intricati e dove, il rischio di lasciarci la vita, è sempre all’ordine del giorno.

Tante cose sono cambiate.

Tante, meno una.

“… il passato non si cambia…”

La resa dei conti è sempre più vicina, ora, anche se, per dirla come loro, non si capisce se più per il killer sanguinario o per Carl e la sua squadra.

“L’egoismo rovina tutto ciò quel che c’è di buono nel mondo…”

Un’indagine sporca, malata, che andrà a riportare in luce la follia e l’abominio ma, che finirà per mettere in croce le coscienze della squadra, pur consapevole che non possono voltarsi dall’altra parte, anche se…

“Si può davvero ignorare il diritto alla vita di una persona, se c’è anche solo una minima speranza di salvarla?”

E poi il passato, quello più vicino a Carl che fa ritorno dagli inferi, come una mannaia calata con violenza sulla sua persona.

“La delusione era fisica, gli venne la nausea…si era dimenticato di tutto?”

L’incredulità, accompagnata dallo sgomento più totale, la sensazione di solitudine e isolamento, pur sapendo che anche se pochissimi, i buoni pronti a scommettere su di lui ci sono, senza esitazione alcuna.

“… aveva desiderato poter accedere a tutte le teste e ai cervelli senza vita che si era trovato davanti. A tutte le risposte cancellate dalla morte, alle spiegazioni irrecuperabili annullate per sempre…”

Ma il problema sono tutti gli altri…

… in uno stallo ambiguo, ove la sua situazione, è aggravata dalla pressione per quest’indagine così necessaria e urgente, dove veramente ne andrà della vita e della morte e dove solo lui, dovrà e potrà decidere quale sia l’unica mossa possibile.

“… aveva paura di morire, ma che accadesse proprio in quel momento, con la consapevolezza di essere stato tradito in questa vita, lo riempiva di una pena infinita…”

A rischio di ogni cosa.

Una scrittura che mi era mancata un sacco, uno humor serafico e ad effetto che riesce a farti distendere i nervi, almeno per un attimo, e dei cammelli che rispetto al precedente romanzo, hanno ripescato un minimo della loro verve anche se, dopo ciò che hanno vissuto in “Vittima numero 2117” sperare che ritornino come prima lo ritengo praticamente impossibile.

Sia per loro che per lo stesso Assad, portavoce di tutta questa obiettiva saggezza, ora felice ma anche pressato da una situazione per la quale rischia di implodere.

Un timing come sempre ad effetto, con velocità e cambi di scena continui, senza mai il tempo per annoiarsi o illudersi di averla scampata, almeno per cinque secondi.

Una trama che si intesse, filo dopo filo, sulla cenere degli altri otto libri, che va a ripescare ogni fondamentale del passato e che, più che mai è intenzionata a mettere un punto definitivo, in un modo o nell’altro, all’intera vicenda.

E non avverrà qui.

Ve lo garantisco.

Una lettura vorace che dà l’idea di salvagente utile e necessario, per voi, che alla fine non potrà che farvi arrabbiare mortalmente, poiché giunti all’ultima riga, vi renderete conto che per sapere non potrete che aspettare l’ultimissimo romanzo della serie, e io con voi.

L’unica nota positiva, è che ho praticamente scoperto da pochissimo che il decimo libro è appena uscito in Danimarca e quindi, non ci resta che attendere.

“Per un condannato a morte, il tempo scorre solo verso il buco nero dell’eternità che lo attende.”

Buona lettura!

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Jussi Adler Olsen


(Copenaghen 1950) dopo avere svolto i lavori più vari è oggi scrittore a tempo pieno. Con la serie della Sezione Q guidata da Carl Mørck, ha ottenuto un immenso successo di critica e pubblico, con milioni di copie vendute nel mondo. I suoi libri, premiati da lettori, librai e critici, hanno conseguito importanti riconoscimenti internazionali. Da “La donna in gabbia”, “Battuta di caccia” e “Il messaggio nella bottiglia” sono stati tratti tre film per il grande schermo, mentre l’intera serie sarà oggetto di una trasposizione televisiva prodotta negli Stati Uniti. Gli altri libri della serie, pubblicati da Marsilio, sono “Paziente 64”, “La promessa”, “Selfie”. “Paziente numero 2117” (Marsilio, 2020). “Cloruro di sodio” (Marsilio, 2023) è il nono libro della serie che ci racconta le avventure della Sezione Q.