Cluedo Botanico




Sinossi. Cluedo botanico ci conduce a scoprire l’utilizzo più impensabile di foglie, funghi e alghe: risolvere crimini. Un viaggio tra biologia e criminologia, botanica e scienze forensi al cui termine non guarderemo più le piante del nostro terrazzo allo stesso modo. Quando nel 1978 Ted Bundy, uno dei più famigerati serial killer della storia, fu fermato per un’infrazione stradale non poteva certo immaginare che a farlo arrestare sarebbero state la terra e le foglie presenti nel retro del suo furgone, lo stesso tipo di quelle trovate sulla scena dell’omicidio di Kimberly Leach. Nel 1987 furono dei frammenti di muschio a collegare il sergente Charles Ashley al luogo dove aveva ucciso Melinda Buchanan. Nel 2010 sono stati invece i residui sul corpo della vittima di un raro ligustro cinese, presente nel giardino di Jamie Saffran, a incastrarlo come assassino. Questi sono solo alcuni dei numerosi casi che David J. Gibson passa in rassegna per mostrarci come lo studio dei vegetali e delle tracce da loro lasciate sia diventato sempre più centrale nell’esame delle scene del crimine. Alternando dati scientifici e cronache giudiziarie, Cluedo botanico ci rivela come i funghi possano essere usati per stabilire l’ora della morte, le spore per indicare la distanza spaziale o temporale tra due eventi, la presenza di alghe nei polmoni di un cadavere per comprendere se il decesso sia avvenuto per annegamento; ma anche come i fiori possano essere impiegati per produrre veleni letali o l’analisi delle fibre del legno possa portare a una sentenza di colpevolezza, come avvenne per esempio nel celebre caso del rapimento Lindbergh. 

 CLUEDO BOTANICO

di David J. Gibson

Il Saggiatore 2023

Allegra Panini ( Traduttore )

Botanica, pag.312

 Recensione di Ilaria Bagnati

La natura sa sorprenderci, stupirci, affascinarci e sa essere anche molto utile in tanti modi diversi come nel caso della criminologia e delle scienze forensi. Gibson in Cluedo botanico ci mostra come i reperti vegetali possono essere delle prove fondamentali per risolvere un crimine.
La botanica forense può rivelarsi molto utile durante un’indagine per scoprire il colpevole di un avvelenamento, per riconoscere le piante che vengono lavorate per produrre sostanze illegali e quelle rare che vengono vendute illegalmente. L’identificazione di pollini, funghi, piante, spore può essere davvero determinante. 

Nonostante la loro indiscutibile importanza raramente vengono portate prove botaniche, probabilmente per la scarsa presenza di persone qualificate in materia botanica. L’uso del dna in botanica si è rivelato molto importante e il suo utilizzo sarà sempre più comune.

Mi ha sorpresa l’ampio utilizzo della botanica forense, l’ho trovata davvero affascinante e Cluedo botanico mi ha permesso di soddisfare ogni curiosità. 

Ho apprezzato molto i numerosi casi riportati dall’autore perché permettono al lettore di comprendere l’utilizzo pratico della botanica forense e le tecniche utilizzate durante le indagini.

La lettura è scorrevole e adatta anche a chi non ha conoscenze in campo botanico e chimico, tuttavia credo che i più esperti possano apprezzare maggiormente la lettura.

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David J. Gibson


(Cuckfield, 1958) insegna Biologia vegetale alla Southern Illinois University Carbondale. È direttore del Journal of Ecology e autore di numerosi libri di divulgazione scientifica.

A cura di Ilaria Bagnati

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